Kozume Kenma- Dear (T/n)... [2]

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Rieccomi qui a scrivere dopo quasi due giorni di assenza, ti sono mancata (T/n)? Non credo, in fondo sarebbe a dire che ti manca la te stessa di questo ipotetico futuro.
In ogni caso, dato che questo sta ormai diventando un mio diario, ti spiegherò cosa abbiamo fatto due giorni fa, quando mi sono interrotta e ti ho lasciata lì, con la breve spiegazione della tua situazione in questa realtà. 

Quando sono uscita dal mio studio ho visto i bambini osservare Kenma mentre giocava con il Nintendo, erano davvero emozionati nel vedere il padre tanto concentrato e soprattutto, erano entrambi attratti dai mostri e dai vari personaggi del gioco. Non volevo disturbarli, per cui sono andata silenziosamente in cucina dove ho trovato sul tavolo tutti gli ingredienti per preparare delle patate al forno come si deve e una torta alle mele, cosa che con preparavo da moltissimo tempo a Kenma, forse dal giorno del nostro anniversario, il 13 agosto.  Ricordo ancora il giorno in cui ci sposammo e anche il giorno in cui decidemmo di compiere questo passo. Non ci fu una vera e propria proposta come ci si aspetta guardando quei film in cui lui si inginocchia con una scatolina contenente un anello, è stato tutto molto più naturale, in fondo, sai bene che Kenma non è il tipo da cose appariscenti, non sarebbe mai riuscito a fare quella cosa tanto classica e diabetica. Stavamo semplicemente conversando, lui era coricato e stava usando le mie cosce come cuscino nel mentre che giocava ad un vecchio gioco, mentre io giocherellavo con i suoi capelli appena tinti e tagliati; mi sembra stessi parlando di Kuroo, in quel periodo era parecchio strano e stavamo discutendo su come tentare di fargli riacquisire la solita lucidità. Durante quel discorso Kenma mi aveva informato che il nostro amico era ridotto così a causa di una ragazza che aveva perso la vita ormai qualche mese prima. A quanto pare era davvero pazzo di lei e non voleva accettare in alcun modo la sua morte. 
"E se io morissi prematuramente tu che faresti Kenma?"
Me ne uscii con questa frase, e lui cominciò ad agitarsi seppur non dimostrandolo. Stavamo insieme da cinque anni ormai, lo conoscevo dalle medie, quindi posso esser certa del fatto che fosse nervoso. Mi chiese il perchè di quella domanda e gli dissi che semplicemente volevo sapere se sarebbe stato triste, se avrebbe pianto, se sarebbe rimasto con il pensiero fisso nel passato o invece avrebbe continuato a guardare avanti. 
Non seppe rispondermi, mi disse che era inutile pensare a cose che non vorrebbe accadessero.
"Io vorrei evitare rimpianti... mi piacerebbe davvero avere una famiglia con te e di questo te ne ho parlato più volte"
"Matrimonio?"  Mi chiese lui alzando lo sguardo verso di me
Inutile dire che mi aveva spiazzata, non avrei mai creduto ci arrivasse o che semplicemente potesse pensare ad una cosa simile.
"Ti va di... ecco..."  Era piuttosto imbarazzato e nervoso, quindi distolse lo sguardo dal mio viso "E se ci sposassimo?" 
Gli sorrisi dolcemente e annuii senza proferire parola, continuando a coccolare quel piccolo micetto biondo che si era sdraiato su di me, e che sarebbe diventato mio marito di li a poco.
Ne riparlammo poi più avanti, decidemmo data e luogo e chi invitare. Non invitammo molte persone, solo i parenti più vicini e gli amici più cari come Kuroo, sapevo bene che Kenma non era, e non è ancora oggi, tipo da stare in mezzo ad una folla. 
Eravamo giovani, insomma, ventitrè anni io e ventidue lui, avevamo ancora tutta la vita davanti eppure decidemmo di compiere questo passo davvero presto, perchè eravamo sicuri di questo, e lo siamo tutt'ora. 
Perchè in fondo, nonostante sia come un terzo figlio alle volte, lo amo, lo amo davvero come marito, lo voglio al mio fianco nonostante le cose che ogni tanto dico di lui e voglio vederlo felice, non sorridente, quello è davvero troppo per Kenma, ma mi basta sia contento della vita che fa, e spero che anche tu lo voglia, che anche tu, nella tua realtà, possa amare Kenma e volere la sua felicità, proprio come sto facendo io adesso. 

Il resto delle cose te le racconterò un altro giorno, devo assolutamente tornare a lavoro, non posso temporeggiare ancora, ci sentiamo presto
Firmato

(T/n)


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