Kozume Kenma- Dear (T/n)... [4]

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Al momento sono le due del mattino e ancora sono sveglia, non riesco a dormire, quindi mi metto a scrivere. Siamo solo al quarto giorno di questo diario (intendo quarto giorno che scrivo, non sono molto costante okay? Quindi non lamentarti se non scrivo ogni giorno, dai la colpa a te stessa) e già faccio fatica a trovare frasi con le quali introdurre questa pagina, quindi penso ti racconterò subito tutto ciò che devo raccontare.

Ricordi che due giorni fa ti avevo raccontato di Kuroo e del suo star male per una ragazza? Ecco, in breve vorrei raccontarti cos'è successo, non mi piace lasciare le cose a metà. 
Come già detto quello era un pessimo periodo per lui, anche se per me e Kenma era uno dei periodi più belli, in quanto avevamo deciso finalmente di sposarci. 
Volendo invitare Tetsu al matrimonio, Kenma andò a trovarlo durante gli allenamenti della Nekoma (in quel periodo, come ora d'altronde, stava dando una mano con gli allenamenti) trovandolo sul bordo del campo ad incitare i ragazzi. Lo chiamò e gli disse di venir in disparte con lui per perché doveva dirgli qualcosa; da quel che so, Kenma avrebbe prima cercato di farlo ragionare, di fargli capire che la ragazza per il quale era letteralmente impazzito, non era più tra loro, non era davvero al suo fianco, ma stava vegliando su di lui dall'alto, dato che, logicamente, non voleva vedere l'amico in quelle condizioni. Kuroo, per niente convinto dalla cosa, volle dimostrare la presenza della ragazza che tanto amava salendo sul tetto della scuola. Si avvicinò al bordo del tetto girandosi verso il fantasma che solo lui vedeva tendendo una mano verso di lei, chiedendole con lo sguardo di salvarlo... ma lei non essendo concretamente lì, non potè aiutarlo.
Quella sera Kenma tornò a casa come sconvolto, aveva lo sguardo perso nel vuoto con un'espressione quasi impanicata non da lui. Gli andai incontro preoccupata chiedendogli cosa fosse successo, ma naturalmente, non riuscì a dirmi nulla, semplicemente mi strinse a lui in un forte abbraccio mentre tentava di trattenere tutta la sua tristezza e i suoi sensi di colpa. 
Assecondai il suo gesto tentando di rassicurarlo in ogni modo, lo feci sedere sul divano accanto a me e cominciai a coccolarlo, riuscendo così a farlo addormentare e quindi rilassare per un'oretta. Lo osservai dormire, aveva un'espressione davvero insolita, mi faceva davvero male vederlo in quello stato, volevo fare qualcosa, ma non sapendo cosa fosse successo non potei far nulla. 
Passò una notte, poi due, e ne passò un'altra ancora senza che lui mi dicesse nulla, uscendo sempre alla stessa ora e tornando alla medesima ogni giorno, finchè ad una certa, non si degnò di mostrarmi dove andava tanto spesso. Mi prese per mano e mi portò in ospedale. Non sapevo cosa fare, mi guardavo intorno curiosa di sapere dove mi avrebbe portata. 
Bussò ad una porta e la aprì leggermente
"Kuroo-san, sono io"
Nel sentire quelle parole raggelai. Kuroo? Come mai era lì? Cosa diamine era successo? 
Strinsi la mano di Kenma e mi diressi verso il lettino sul quale giaceva il nostro amico guardandolo con gli occhi lucidi. Non era cosciente, aveva gli occhi chiusi e un'espressione rilassata sul volto. Non riuscii a trattenere le lacrime, Kenma mi strinse a sé e mi rassicurò proprio come avevo fatto io giorni prima con lui pur non sapendo cosa fosse successo.
Mi feci raccontare tutto ciò che hai letto sull'incontro tra Tetsu e Kenma, ascoltai attentamente la voce appena udibile del mio, all'epoca, ragazzo e rimasi in silenzio, non dissi nulla, non avrei potuto dire niente in fondo.

Con questo concludo con il passato di Kuroo, e stacco da tutti questi brutti ricordi per raccontarti in breve quello che è successo lo scorso mercoledì.
Verso le quattro di pomeriggio è venuto da noi Tetsu, era qualche giorno che non si vedevano con Kenma e a quanto pare aveva deciso di venir a far un salto per vedere anche i bambini.  Non uscii subito dal mio studio, essendo troppo occupata a prendermi una piccola pausa, ma (N/ff) è venuta poco dopo tutta felice a chiamarmi per far compagnia a 'zio Tetsu'. Si, hai letto bene (T/n), il tuo amico Kuroo è riuscito a farsi chiamare zio Tetsu dai tuoi figli, i quali lo hanno preso subito in simpatia data la sua natura scherzosa e amichevole.  
Ora ti chiederai come mai lui sia stato qui se ti ho raccontato di quello che successe, in poche parole è riuscito, anche se a fatica, a sopravvivere e a riprendere uno stile di vita quasi normale, anche se ancora oggi di donne non vuol sentir parlare. Penso sia uno spreco, è davvero un bell'uomo e moltissime donne o ragazze che siano vorrebbero una relazione con lui, ma rispetto la sua decisione.
Quel pomeriggio abbiamo parlato del più e del meno, proprio come abbiamo sempre fatto, è stato parecchio piacevole anche se con Kenma abbiamo parlato ben poco data la sua natura pacata.
Ad una certa sono tornata nel mio studio per continuare il lavoro lasciando i bambini e Tetsu insieme; non so cosa abbiano fatto ma penso si siano divertiti parecchio.

Con qui concludo, mi sta venendo un sonno assurdo e ricordare certe cose di certo non mi aiuta a rimanere attiva,
Ci sentiamo 
Firmato,

(T/n)

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Ve ve! 
Manca poco alla fine di questa storia! 
Penso ci saranno al massimo un altro paio di capitoli e poi tornerò a pubblicare ad ogni morte di papa rip
Ah e ovviamente questo è anche un finale alternativo per la shot di Kuroo u.u
In quella originale lui perde la vita, but volevo anche un finale un po' meno triste.

Da Kao è tutto
Bye-bye~





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