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Vado velocemente nella sua stanza e come prima, entro senza bussare.

"Ancora??" Dice abbastanza straziato.

"Senti scusa" butto di getto le parole fuori dalla mia bocca.

Ha uno sguardo misto tra lo stordito e affascinato, un po' come imbambolato, non penso che sia per me..cioè sono vestita come prima.

"Ho qualcosa in faccia?" Aggiungo facendo un movimento strano con la mano per indicare il mio viso.

"No.. è che..davvero hai detto scusa?" Finisce la frase con una risatina.

"Ah...cosa? Quindi cioè mi credi seriamente così stronza, così orgogliosa?" Concludo..cioè aveva ragione ma cazzo che palle.
Tutti pensano che sia una stronza insensibile ed in effetti la sono, però non pensano che ci sia un motivo per tutto questo.
Questa cosa mi fa incazzare.

"Beh no aspetta.." fa per dire.

"Guarda io sono venuta qua per scusarmi ma così mi fai innervosire solo" aggiungo.

"Nono, scusa continua pure" afferma mentre fa un gesto con la mano per indicare di continuare il discorso.

"So che non hai avuto una bella infanzia..." fatico a dire. Dopotutto gli argomenti come questi mi toccano molto e mi fanno pensare anche alla mia vita..

"Ti sei addirittura informata?" Dice stupito.

Lo fulmino con uno sguardo un po' come dire sono venuta qui per una cosa seria, chiudi quella cazzo di bocca:)

E per fortuna capisce e scrolla la testa come per svegliarsi.
"Già...mio padre è morto quando av-" lo interrompo.

"Solo dodici anni..." continuo io la frase con un tono basso.

"Wow" dice con un sorriso  sulle labbra.

Nel mentre il mio volto si stava rattristando.
Penso troppo a me, sono cresciuta senza una vera famiglia...

"Ehi Sofia, che hai?" Dice accarezzandomi la spalla.
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Mmmmmmhhhhh.
Drogheee leggere tasche pesantiii

Sono un disastro •|Sfera EbbastaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora