~ Giorno 78 ~
<<Eren...>> provò a svegliarlo il moro. Erano circa le 12:50 e Levi non ricordava una giornata in cui aveva dormito così tanto. <<Fammi le coccole...>> mugolava lasciando un sorriso amorevole sul volto del più grande. <<Le coccole!>> Levi si morse un labbro per cercare di non ridere, anche se ce ne voleva per non farlo. <<Che stai sognando?>> sussurrò anche se non si aspettava una risposta. <<Perché non mi fai le coccole?>> il più grande alzò gli occhi al cielo e iniziò ad accarezzargli i capelli. Che faccia da innocente che aveva mentre dormiva. Dopo qualche minuto la mano del castano andò a tastare il viso di Levi facendolo sussultare. <<Sono carine le tue guanciotte... non sembri quasi più un carciofo con gli occhi.>> disse con un fil di voce schiudendo gli occhi. <<Allora eri sveglio!>>
<<No, mi sono svegliato in questo momento. Ho fatto un ogni bellissimo e c'eri anche tu, sai?>> Levi ridacchiò. <<Si, ho notato. E... solo per sapere... cosa facevo nel tuo sogno?>>
<<Nulla...>> rispose Eren girandosi dalla
parte opposta al moro. <<Eren, ti conviene parlare.>> lo minacciò il più grande. <<Sennò?>> lo provocò, allora, il castano. Senza dire nulla si avvicinò al più piccolo e si mise a cavalcioni su di lui, bloccandogli i polsi. Il verde degli occhi di Eren rimaneva fisso sul grigio di Levi aspettando una sua qualsiasi mossa. Le mani del moro lasciarono lentamente i polsi andandosi a posizionare sul suo petto, tutto ciò mantenendo sempre costante il contatto visivo. Ad interrompere quel momento fu il cellulare del più grande, che li riportò in fretta alla realtà. <<S-scusa... devo rispondere.>> disse imbarazzato per ciò che aveva appena fatto... non era veramente sicuro che fosse quello che voleva fare. <<Pronto?>> disse posizionando il cellulare all'altezza dell'orecchio. <<Leviiii!>> urlò la solita voce squillante. <<Eren è sveglio? È con te?>> Levi mugolò un 'Sì' in risposta, mentre la bruna strillò di gioia. <<Passamelo!>><<Prima mi dici cosa vuoi.>>
<<Parlare con Eren, avanti, passamelo!>> sbuffando, il moro, gli passò il cellulare. <<È Hanji, vuole parlare con te.>> gli spiegò. <<Hanji?>> domandò il castano cercando la sua voce. <<Buongiorno, Eren!>> strillò come al solito. <<Vorrei farti una proposta.>>
<<Mh... continua. Quale proposta?>> chiese curioso. <<Ti avevo già detto che sono un insegnante di lettere, no?>> Eren annuì. <<Me lo avevi accennato ieri, con questo?>>
<<Ti andrebbe di fare qualche lezione in classe con altri alunni fino alla vacanze?>> Eren corrugò la fronte. <<Non puoi farlo.>> s'intromise Levi. <<Non può fare scuola per una o due settimane.>> mise in vivavoce per ascoltare e poi ribattergli. <<Si che posso. Io ho qualche ora al giorno, se lo faccio venire come una specie di ospite potrei farlo. E poi cosa credi? Ho chiesto il consenso al preside.>> ci fu qualche attimo di silenzio che venne interrotto da Hanji. <<Allora Eren? Ti va?>>
<<Io... non lo so... mi vergogno.>> disse guardando Levi e rimettendo lo sguardo sul cellulare. <<Non sono mai stato in contatto con dei ragazzi della mia età... non ho nemmeno mai studiato le cose che, a questa età, dovrei sapere...>>
<<Infatti! È un modo per farti degli amici e magari apprendere delle cose che possono servire nella tua vita.>> il ragazzo si guardò un po' attorno. <<Ci stai?>> lui annuì, anche se la bruna non poteva vederlo. <<Va bene... proviamo.>>
<<Evviva!>> esultò la donna. <<Allora Levi ti accompagnerà domani alle 08:15 a scuola! Anzi... un po' prima, magari... così entrino insieme.>> Eren sorrise lievemente. <<Sai, la classe che ho alla prima ora è molto simpatica.>>
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Prisoners of the heart
FanfictionTi viene data solo una piccola scintilla di follia. Non devi perderla. ~Robin Williams. "Trama": Il fondo... eccolo. Lo sto toccando con la punta delle dita. Il tutto, attorno a me, prende una sfumatura di un blu scuro, come i fondali del mare. Se...