~ Giorno 80 ~
L'ultima campanella si prestò a suonare per indicare la fine delle lezioni. Eren uscì dall'aula, salutando Hanji, che era stata l'ultima insegnante di quel giorno. Sorpassò velocemente il gruppetto della classe che stava sempre fuori a parlare, ma venne fermato da Jean. <<Hey, Eren.>> ghignò. <<Perché non rimani a parlare un po' con noi?>> non sapeva perché, ma quell'invito gli puzzava di marcio. Sapeva che non gli stava affatto simpatico, ma, magari, si era calmato e voleva veramente "solo parlare". <<Beh, di cosa vuoi parlare?>> domandò sarcastico Eren. <<Della discoteca, ovviamente. Tu ci verrai, non è vero?>> ci pensò per qualche secondo, per la prima volta, senza sparare subito una qualunque decisione affrettata.
<<Mi sembra ovvio.>> sorrise in fine. <<Come potrei rifiutare questo invito?>> si guardarono negli occhi per dei secondi che sembravano essere infiniti. Si scrutavano l'un l'altro, ma sembrava più un modo per non sentirsi inferiore.
<<Eren.>> lo sommosse una terza voce che diede fine a quella gara di sguardi. <<Ti ho detto che ti avrei aspettato davanti scuola, no?>>
<<S-si, Levi, ma...>>
<<E allora perché non sei lì?>> la domanda rimase in sospeso quando quella testa calda di Jean decise di riaprire bocca. <<E lui chi è? La tua baby-sitter?>> una leggera risata si incominciò a sentire tra i vari ragazzi che erano rimasti, ma di certo, una così stupida presa in giro, non l'avrebbe nemmeno presa in considerazione.
<<Ha per caso parlato qualcuno?>> la sua voce roca pareva quella di uno spettro mischiata ai suoi occhi glaciali che, in quel momento, erano fissi sul biondo cenere che era rimasto paralizzato. <<Bene. Allora andiamo.>> concluse il discorso prendendo per il braccio il castano per trascinarlo alla macchina. Eren si guardò un attimo alle sue spalle per vedere il ragazzo che continuava a rimanere fermo e immobile, ma provando a far finta di niente. Soffocò una risata che non se ne sarebbe andata molto facilmente.
<<Sei stato grandissimo, Levi!>> disse sedendosi sul sedile. <<L'hai visto com'è rimasto!?>>
<<Si, l'ho visto.>> rispose freddo mentre Eren se la rideva. <<Comunque... posso andare alla discoteca? Ci hai pensato?>> Levi sospirò lasciando trapelare falla sua bocca un suono simile ad un'affermazione. Quindi era un 'si', ovviamente, per il più piccolo. <<Evviva! Grazie!>> si mise ad urlare di gioia.
<<Eren, guarda che devi permettermi che starai attento. Sei mai stato in una discoteca?>>
<<Uhm... no. Ma deve essere forte, vedrai che non mi succederà nulla! Sarà un ottimo momento di svago per me.>> Levi non disse nulla limitandosi ad annuire poco convinto. <<E... a che ora è?>>
<<Non lo so, ma credo verso sera. E mi sembra che abbiano deciso che ci andremo sabato.>> rispose buttandosi a peso morto sullo schienale, dal momento che, il suo, era abbassato. <<Ricordati dove dobbiamo andare lunedì, però.>>
<<Ma certo che me lo ricordo! E non vedo l'ora!>> affermò facendo sorridere il moro. Eren lo guardava come se fosse la prima volta che vedeva un sorriso sul suo volto. <<Te l'ho mai detto che sei bellissimo quando sorridi?>> sussurrò facendo perdere quasi un battito a Levi mentre guidava. <<Forse qualche volta.>>
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Prisoners of the heart
FanfictionTi viene data solo una piccola scintilla di follia. Non devi perderla. ~Robin Williams. "Trama": Il fondo... eccolo. Lo sto toccando con la punta delle dita. Il tutto, attorno a me, prende una sfumatura di un blu scuro, come i fondali del mare. Se...