Discussioni

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Passarono all'incirca tre ore.
Nel momento in cui T/N ebbe finito di compilare tutte quelle pratiche, si sentí tremendamente stanca, infatti cominciò a stiracchiarsi sulla propria sedia con ben poca grazia per una giovane dama, la quale era.

Finché non sentì qualcuno bussare alla porta, allora fu costretta a rimettersi composta al proprio posto.

T/N: " Ma in questa villa devono venire tutti a bussare alla mia porta?

Ok che sono il capo, però...... va beh"

< Si? chi è? >

.......: < Sono Paul, Madame >

T/N: < Entra pure >

Paul: < Buona sera Madame, sono venuto a ritirare le pratiche >

T/N: < Paul..... quante volte te l'ho detto che puoi chiamarmi T/N quando siamo solo noi due >

Paul: < Mi dispiace ma è la forza dell'abitudine M- , cioè T/N. >

T/N: < Ahahahah ok, se è l'abitudine non ci si può fare proprio niente allora, comunque le tue pratiche sono qui, puoi portarle via anche subito > disse ritornando a stiracchiarsi e poi massaggiarsi la spalla destra con la mano sinistra.

Mentre Paul si avvicinava alla sua scrivania per prendere i fogli e portarli via, vide la mano destra che era appoggiata sul tavolo, era completamente rossa dovuta al grande sforzo per scrivere e correggere tutti quei documenti entro la fine della giornata.

Senza accorgersene appoggiò la mano su quella di lei, che colta alla sprovvista si guardò la mano e poi lo fissò negli occhi, cercando di capire il motivo di quel gesto.

Appena Paul si accorse di quello che stava facendo, cercò di inventarsi una scusa il più in fretta possibile, soprattutto alla quale si potesse credere, ma non li veniva in mente nulla, così cercò di essere il più sincero possibile.

Paul: < Sai......

Io non so proprio come riesci a fare tutto questo, senza il minimo rimorso o ripensamento, ti ammiro molto per questo. > disse con convinzione.

T/N: < Suvvia Paul, non essere così serio, poi non è mica questo gran lavoro o faticaccia.

Ahahahahah > affermò cercando di sdrammatizzare, ma senza successo. 

  Paul: < Invece si!

Basta guardare la tue mani, sono rossissime per il tremendo sforzo che hai fatto.

Dovresti prenderti una pausa..... > 

Mentre parlavano, lui aveva cominciato a massaggiarle le mani per farle provare un po' di solievo e nella speranza, di farle ridurre il gonfiore, anche se non era un medico o un fisioterapista, la cosa stava funzionando e cominciava a farla sentire meglio, ma la loro conversazione non poteva di certo considerarsi finita.

T/N: < No.....non devo, io sto benissimo >

Paul: < Perché no..... non accetti la realtà dei fatti >

T/N: < Te l'ho già detto, io non posso prendere pause a mio piacimento, questo è ciò che ha fatto Madame prima di me >

Paul: < Ma per favore, lo sai benissimo che Madame non era così impegnata e non aveva così tante bocche da sfamare.

La tua situazione non ha nulla a che vedere con la sua, te sei decisamente più in difficoltà! >

T/N: < Adesso basta!

Con tutto quello che ha fatto Madame per noi e per colpa di tutti i guai che le ho causato!

Questo è il minimo! >

Paul: < Allora lo ammetti!

Stai facendo tutto questo per una questione d'onore e un risentimento personale! >

T/N: < Anche se fosse!

Questi non sono affari che ti riguardano ! >

Le sue ultime parole lo colpirono nel profondo, ma anche delle domande cominciarono a formarsi nella sua mente.....

Come aveva fatto ad arrivare a quel discorso?

Per quale motivo si era messo ad urlare contro di lei?

Perché non riusciva ad essere più sincero?

Tutte queste domande li ronzavano in testa, però l'unica cosa che fece fu lasciarle la mano e prendere dalla sua scrivania i documenti, per poi avviarsi alla porta, ma prima di uscire dalla porta si girò verso di lei e aprì bocca < Fa come vuoi, finché continuerai così, non riuscirai mai a farcela da sola > detto ciò, se ne andò.

Per quanto quella discussione potesse essere senza senso, in quel momento la stanza di T/N sembrava essere diventata molto fredda, e senza nemmeno accorgersene cominciò a toccarsi la mano così calda, per poi guardarla.

......:< T/N? >

Era talmente persa nei suoi pensieri, che non sentì la voce di qualcuno chiamarla all'interno della stanza, rimaneva a fissare la sua mano e intanto ripensava a ciò che era successo 5 minuti fa.

.....:< T/N? >

Finché non ricominciò ad udire delle voci, come se prima aveva le orecchie attappate dall'acqua e d'un tratto si fossero liberate.

.......:< T/N?! >

T/N: < È?! Si chi è?! > domandò cominciando a guardarsi intorno agitata.

Mafia Sans x Assassin Reader ReturnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora