FILM

376 25 8
                                    

STILES POV

"Devo parlargli, devo parlargli." Ripeto a me stesso mentre guido verso il suo loft. Fermo la Jeep nel posteggio e mi avvio verso il portone.
Prendo l'ascensore e penso che sto per fare una cazzata ma ormai è andata, non si torna indietro.
Apro la pesante porta scorrevole e l'immagine che vedo mi arriva come un pugno dritto in faccia.
Vedo Derek e la professoressa Blake che si baciano e quasi non crollo. Appena Der si accorge della mia presenza si allontana dalla Blake e mi guarda con un espressione tra il dispiaciuto e l'arrabbiato.
Indietreggio piano fino a girarmi e inizio a correre via. Sento Derek chiamare il mio nome ma non mi fermo e continuo a correre finché non arrivo alla Jeep.

Dovevo tornare indietro.

Salgo sulla macchina e stringo forte il volante facendo diventare le nocche completamente bianche, metto in moto pensando che l'unica cosa che voglio è andare via. Percorro la strada per casa di Lydia dato che ormai sta diventando buio e mi fermo prima alla caffetteria a prendere le ciambelle. Passo anche dalla pizzeria ,prendo la pizza e sono pronto per una serata tra storie commoventi, consigli utili e abbuffate da depressi.

Una decina di minuti dopo arrivo davanti alla grande casa di Lydia e lascio la mia bambina davanti al garage come al solito. Arrivo davanti la porta e busso rischiando innumerevoli volte di rovesciare la cena. Subito dopo Lydia mi apre la porta. La vedo nel suo stato selvatico, capelli da chi li aveva perfetti ma si è buttato a letto e ci è stato fino a questo momento, trucco scolato, pigiama rosa a pallini bianchi con stampe di unicorni e arcobaleni, ciabatte da casa raffiguranti altri unicorni, busta di biscotti mezza piena tenuta tra il braccio e la pancia e orsacchiotto di peluche nell'altro braccio. Appena mi vede sorride e mi lascia entrare aiutandomi a posare tutto sul tavolo. "Grazie." Sussurra abbracciandomi. "Tutto per te, pulce." Dico scompigliandole ancora di più i capelli per poi beccarmi un'occhiata minacciosa. "Vedo che hai preso il doppio delle ciambelle, tutto bene?" Chiede preoccupata. "In realtà no." Ammetto e lei mi guarda con sguardo interrogativo. "Spara." Mi invita a parlare e io lo faccio. "Sai della cotta stratosferica che ho da anni per Derek?" Chiedo anche se so la risposta. "Certo." Appunto. "Cosa ha fatto? Lo posso picchiare se vuoi." Afferma e io la fermo subito. "No! Non serve tranquilla. O forse sì ma non è il momento di pensarci. Dicevo, dopo la prima ora sono rimasto lì per provare a capire che diavolo ci faceva lì e alla fine ci siamo baciati. Ha provato a prendere il discorso un paio di volte ma io ho detto che preferivo non parlarne in quel momento. Appena arrivato a casa trovo Peter, adesso mi dici come va tra voi due, che mi dice che gli devo parlare quindi scendo, vado al loft ma quando apro la porta lo vedo mette bacia la Blake. Hai capito? Quando ha detto che si doveva occupare del corpo dei professori non pensavo parlasse sul serio!" Le spiego la situazione e lei assume quel suo raro sguardo omicida. "Lo picchio." Conferma. "No! Anzi ,si! Anzi, ti aiuto!" Affermo confuso. "Ok, non so cosa fare." Ammetto. "Stiles se siamo qui è per rilassarci quindi porta quel culo sul divano insieme alla pizza che 'le pagine della nostra vita' ti aspettano." Dice sorridendo mentre esce dalla cucina e va in salotto. La seguo con la pizza che poggio su un tavolino davanti il divano letto, Lydia spegne le luci e iniziamo a mangiare mentre vediamo questo film per la quinta volta ormai ma non smetteremo mai di piangere alla fine, questo lo sappiamo. "Ehi Stiles, non tutto quello che è complicato è difficile, lo sai vero? Non siamo in un film." Mi dice e io la guardo grato per la sua rassicurazione.

Quando il film finisce ci ritroviamo circondati da fazzoletti mentre discutiamo dei vari personaggi e del perché del finale. Intanto pizza e ciambelle sono finite da un pezzo e ci ritroviamo a fare zapping per trovare qualcosa da guardare mentre parliamo.
Dopo circa un'ora devo tornare a casa allora mi faccio accompagnare da Lydia alla porta. "Dobbiamo farlo più spesso." Dico. "Già e magari non aspettare che succeda una strage per farlo." Scherza lei. Sorrido prima di abbracciarla, ci salutiamo e io vado verso la Jeep. Mentre sono per strada la macchina si ferma e dopo qualche imprecazione scendo a controllare cosa è successo.
Levo un pezzo che non sembra importante e lo poso nel bagagliaio. Un po' di nastro isolante qui, un po' lì e la jeep riparte.
Arrivo a casa poco dopo e mi dirigo subito a letto. Non voglio pensare a nient'altro fino a domani.

NEW WORLD||STEREKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora