PISCINA

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STILES POV

"Buongiorno." Sento dire da Derek appena apro gli occhi. "Buongiorno." Mugugno in risposta mentre mi giro tra le sue braccia per guardarlo, sposta una mano dalla mia vita ai miei capelli, iniziando ad accarezzarmeli e sorrido dolcemente in risposta. "Derek Hale leva il culo dal letto di mio figlio!" Sento gridare da mio padre mentre apre la porta. Scoppio a ridere segiuto da una risata trattenuta di Derek. "Buongiorno anche a te papà." Dico appena smetto di ridere girandomi a guardarlo. "Ok basta, ne ho abbastanza, vado a lavoro." Dice per poi scendere le scale e torno a guardare Der continuando a ridere, mi giro appena sento il telefono suonare e appena vedo il nome di Lydia sullo schermo rispondo. "Ehi Lyds." Saluto. "Stiles! Oggi sei invitato ad una seduta di shopping del sabato." Mi comunica lei. "Non posso rifiutare, vero?" Chiedo. "Già." Dice lei. "Ok, alle 10:00 al centro commerciale." Le dico. "Perfetto, a dopo Sti." Mi saluta per poi chiudere la chiamata.  Appena provo ad alzarmi sento qualcosa che mi tira. "Der mi devo andare a preparare." Prego Derek. "Hai l'appuntamento alle dieci, torna a dormire." Mi ordina. "No, non puoi immaginare la voglia che ho di stare qui con te ma se non arrivo in orario Lydia mi scuoia." Gli Dico. "So di cosa è capace la bionda quindi ti lascio andare." Si arrende e io lo ringrazio.

Prendo dal cassettone un paio di jeans, una maglietta nera e una felpa rossa. Vado in bagno e apro l'acqua mentre mi levo il pigiama, mi lavo velocemente e quando esco trovo Derek ancora in pigiama. "Tutta tua." Gli dico indicando la doccia e lui annuisce andando in bagno. Mi vesto, metto le converse rosse e vado dietro alla porta del bagno e grido un "Sto scendendo." a Derek per ricevere un "Ok." in risposta. Scendo le scale, prendo le chiavi della jeep e appena salgo su quest'ultima mi dirigo al centro commerciale.

"Stiles!" Mi chiama Lydia appena metto piede nella hall. "Ciao ragazze." Saluto Lyds e Malia. "Tu -inizia Lydia indicandomi con l'indice- mi devi dire tutto ciò che hai fatto ieri sera." Minaccia. "Tu come lo sai?" Chiedo stupito. "Malia ha detto 'c'è odore di Derek' qualche secondo prima che tu entrassi." Dice sorridendo fiera e guardo Malia assottigliando gli occhi minaccioso. "Bene, ti racconterò tutto." Mi arrendo. "Io voglio i dettagli." Dice Lyds. "Io no." Aggiunge Malia. "Dettagliato ma non troppo." Scendo ad un compromesso e tutte e due annuiscono.

Dopo aver finito di raccontare mi si presentano davanti due reazioni contrastanti, Lydia per poco non si mette a saltellare, Malia invece si guarda disinteressata gli artigli. "Siete una coppia meravigliosa." Dice entusiasta Lyds. "Sono d'accordo anche se non sono particolarmente interessata alla vita sessuale di mio cugino." Dice poi Malia ritirando gli artigli. "Ora... Stiles, questo o questo?" Chiede Lydia alzando prima un vestito e poi un altro e io faccio un cenno verso quello a destra. "Ottima scelta." Si complimenta posando quello scartato. "Dato che ci hai messo due ore a raccontare la storia tra te e mio cugino, che ne pensate di tornare a casa?" Propone Mal. "Oppure potremmo mangiare fuori." Propone invece Lydia. "Ok." Concede Malia.

Appena arriviamo al fast food ordiniamo, io un panino insieme a Mal e Lydia un'insalata. "Jackson!" Urla la mia migliore amica appena lo vede con Kira e Isaac. "Ciao ragazzi." Li saluto io. Decidiamo di mangiare insieme e Jacks e Kira mi hanno obbligato a raccontare di nuovo la storia di ieri a causa dell'olfatto sviluppato di Isaac.

Appena torno a casa trovo Derek sul divano con un libro e quegli occhiali che gli donano un'aria...indescrivibile. "Sono tornato." Lo avviso posando le chiavi. "Lo so." Risponde lui raggiungendomi alla porta. "Quante volte ti hanno minacciato per raccontare ciò che èsuccesso ieri a causa del tuo odore?" Chiede sorridendo. "Troppe." Rispondo sorridendo e lui fa lo stesso in risposta. "Hai programmi per oggi?" Mi chiede appoggiandosi allo stipite della porta della cucina con le braccia incrociate mentre prendo dell'acqua. "No, liberissimo." Rispondo prima di portarmi il bcchiere alle labbra. "Allora non ti darà fastidio se ti invito in piscina oggi pomeriggio." Ipotizza lui. "No, non mi darà fastidio." Rispondo. "E' un si?" Chiede. "Si." Dico. "Ottimo, ho già chiesto a tuo padre." Mi avvisa. "Perfetto, mi vado a vestire." Dico entusiasta. 

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