EMERGENZA

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STILES POV

Da: Sourwolf
A: Stiles Stilinski
"Emergenza."

...merda.

•••••••••••••••

Prendo lo zaino e mi fiondo fuori dall'aula ignorando le urla del professore.

Corro verso la Jeep, entro e provo a mettere la chiave nella toppa fallendo miseramente per l'ansia.

Appena riesco premo l'acceleratore al massimo e parto con una meta.
Il loft.

"Derek!" Grido appena entro nell'edificio.
Corro su per le scale cercando di non inciampare.

Arrivo al portone e lo spalanco.
"Derek..." Sussurro prima di fiondarmi su di lui.

"Stiles." Lo sento chiamare.
È ricoperto di sangue, ha un proiettile nel petto.

"Mi serve un'ambulanza al 47 di Cumb Street. Hanno sparato a un mio amico." Chiudo la chiamata appena mi fanno una conferma e immediatamente cerco qualcosa con cui bloccare il sangue.

"Derek, Derek! Resta con me, non chiudere gli occhi. Derek! Svegliati!" Lo chiamo mentre chiude sempre di più gli occhi e si avvicina al perdere i sensi mentre io continuo a fermare l'emorragia

"Stiles!" Mi sento chiamare ma non alzo lo sguardo.
I paramedici sono arrivati, hanno portato Derek in ospedale.

Mi hanno lasciato solo sulle scale dandomi questa stupida copertina arancione.

"Stiles!" Sento la voce più vicina.
"Dov'è lui? Cosa è successo? Come stai?" Mi riempie di domande.

"Dov'eri?" Le chiedo.
"Io? Ho capito che c'era qualcosa che non andava ed eccomi qui." Spiega.

"Cosa gli è successo?" Chiede ancora.
"Gli hanno sparato." Dico fissando il vuoto.
"Come facevi a saperlo?" Chiede.

Prendo il telefono, apro la chat e giro lo schermo verso di lei.

"Emergenza..." legge ad alta voce.
"Ma perché a me?" Chiedo a bassa voce.
"Come?" Chiede.
"Perché ha scritto a me? Non poteva scrivere a Erica? A Scott? A Peter? A Melissa? Che ne so... a Lydia! Ma perché a me?" Ripeto.

"Stiles, Ognuno di noi, ha un punto fermo nella vita, tu sei il suo." Dice.

"Grazie." Sussurro.
"Di cosa?" Chiede.
"Di esserci sempre." Dico

Mi alzo per abbracciarla quando però non trovo niente.
"Mi eri mancata, mamma." Sussurro.

"Stiles..." Arriva Erica e si fionda ad abbracciami.

"Stiles...stai piangendo." Sussurra prima di stringermi più forte.

"Ti chiederai perché a chiamato te, vero?" Chiede.
Annuisco piano e lei sorride un po'.

"Stiles, Sai che ci scherzo sempre ma Derek tiene a te. Lo capisco da come sorride quando vede un tuo messaggio, quando si mette a camminare avanti e indietro per la stanza chiedendosi se rispondere o no per poi lasciarsi sopraffare dal suo orgoglio e non farlo, da come si comporta quando ci sei tu. Sei importante per lui." Dice.

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