STILES POV
Passa un'altra giornata monotona e mi ritrovo alle 19:00 steso sul letto in camera mia dopo aver studiato. "Dio, Peter! Ora iniziate tutti con le finestre? Sapete cosa sono le porte? Quelle che si aprono, si chiudono. Quelle da cui solitamente si passa!" Dico vedendo lo zio di Derek entrare in camera mia, dalla finestra. "Divertente Stiles, le conosco." Dice calmo spolverandosi le maniche della giacca. "Perché sei qui?" Chiedo curioso. "No, ho io una domanda per te. Perché Derek è partito?" Domanda prendendomi totalmente alla sprovvista. "È colpa mia. Ha detto che non voleva mi facessi del male. Che non lo poteva sopportare." Dico abbassando lo sguardo, notando solo ora che sono leggermente...in boxer. Peter se ne accorge e mi passa una maglietta a caso. "Strano. Non fa così con molti. Continua." Mi ordina. "Beene, non so altro ma conoscendolo, più o meno, sarà andato da Cora." Dico guardandolo. "È un idiota, tranquillo." Sono felice che qualcuno lo capisca. "Già." Annuisco. "E lo sei anche tu." Continua. "Già...come scusa?" Chiedo sbigottito. "Stiles, sei andato a fermarlo? Lo hai chiamato?" Chiede e io nego con la testa. "Che aspetti?" Domanda allargando le braccia. "Io vado a casa e tu ti sbrighi a chiamarlo." Dice andando verso la finestra. "Ciao Peter." Lo saluto. "Stiles." E dopo di che scende dalla finestra.
Prendo il telefono e compongo il suo numero. Non risponde e decido di lasciare un messaggio in segreteria.
"Ciao, sono Stiles. Ma questo già lo sai. Non so perché ti sto chiamando, in realtà si perché sennò non ti avrei chiamato. Ho solo bisogno di te. Mi manchi, e odio dirtelo ma è vero. Qui stanno succedendo troppe cose e non so come gestirle, mi sento strano, non sono in grado di avere tutte queste responsabilità e tutti mi hanno lasciato il peso dicendo che dovevo prendere il comando ma sai cosa? Non so cosa fare. Ho bisogno di te, dei tuoi ordini da lupo sgorbutico che sa però sempre cosa fare. Buona continuazione." Dico con ormai delle lacrime che mi scivolano sul volto.
Ditemi che non l'ho fatto veramente. Oh mio Dio l'ho fatto veramente.
Mi affretto a scrivergli un messaggio:
A: Sourwolf
Senti Derek scusa, sono un idiota.Scrivo e mando senza nemmeno rileggere. Sono un idiota. Sono un idiota. Sono un idiota. È tutto maledettamente vero ma non so come ho fatto ma Peter mi mette una certa fiducia, mi ha dato una mano anche prima che partisse per New York, con Cora. Sapeva che avevo una cotta stratosferica per Derek e mi ha raccontato tutto il suo passato, il perché degli occhi blu e del suo comportamento apatico. Da quando Scott era un umano sono cambiate troppe cose. Io sono uno dei migliori amici di Jackson e Lydia, per non parlare del mondo sovrannaturale... omicidi, suicidi, darach.... oh merda il darach!
Mentre penso sento la porta di casa mia aprirsi. Mi fiondo giù "Papà!" Grido chiamandolo, lo abbraccio e lui mi stringe. "Novità. Un altro omicidio e un'altra persona scomparsa. La dottoressa Hyliard è deceduta, tre lesioni. Invece il suo sostituto è scomparso." Dice sciogliendo l'abbraccio. "Guaritori ,papá" dico andando in cucina e aprendo la dispensa. Tonno, ragù, sugo, pesto.... mi avvicino al frigo. Salsiccia, cotoletta, hamburger.....minestrone! Perfetto. "Che mi prepari oggi Stiles?" Chiede posando dei fascicoli sul tavolo. Gli rivolgo uno sguardo degno di Satana e gli dico "pesto." Si gira verso di me "ah grazie mi aspettavo minestrone!" Dice sollevato. Povero illuso.
Appena è pronto gli passo il piatto e lui ne prende un boccone. "Stiles! Questo NON è pesto!" Mi dice e non posso trattenere una risata.Vado in camera mia e mi butto sul letto. Squilla il telefono e allungo il braccio per prenderlo rispondendo senza nemmeno vedere il nome, è sicuramente Lydia. "Ehi Lyds." Dico con voce assonata. "Sono Derek." Derek? "Derek?" Chiedo alzandomi di scatto. "Si, Derek." Dice dall'altra parte del telefono. "Perché mi chiami?" Chiedo accorgendomi ora che ha la voce di chi si è appena svegliato. "In realtà mi hai chiamato tu e io stavo leggermente dormendo." Dice e io connetto. "Ah si, bhe giusto e scommetto che avrai sentito il messaggio." Dico speranzoso per il contrario. "No." Grazie a dio. "Ok bene ,senti, non ascoltarlo , anzi, eliminalo!" Dico velocemente. "No, lo sto andando ad ascoltare." "No! Aspetta! Ti posso parlare ora." "Ok, parla." Sospiro pesantemente prima di iniziare. "Tu sei partito e io sono diventato un coyote. Cioè questo lo sai, mi hai trasformato tu. Sai anche questo però. Vabe dicevo, mi sono trasformato in un vero coyote, a quattro zampe, in giro nel bosco, ti dice niente?" "Quando tornerò ti insegnerò a controllarlo." "Ok come vuoi ma non è tutto. Scott è un Alpha, ma tu sei il mio Alpha, quindi mi sono diviso da Scott e non sono il solo. Ora ci sono due branchi, il tuo e quello di Scott, con noi ci sono Lydia, Malia, Jackson, Isaac, Kira e io. Con Scott ci sono Allison e Liam. E tuo zio, che è tornato, sta con noi. Mi hanno dato il ruolo di tuo sostituto e non ho la più pallida idea di cosa fare. Ci sono stati due omicidi, cioè uno e una persona scomparsa quindi...due. Guaritori." Dico iniziando il mio monologo. "Ok." Dice Derek. "OK?! Scusami qui sta andando tutto a rotoli, ti dico che sono in difficoltà e che ho bisogno di una mano e tu mi rispondi 'ok'?! Oh no la mia finestra si apre. Sai anche Scott e Peter fanno come-" mi giro e mi cade il telefono. "Te." Dico guardando Derek che è davanti a me. "Ti odio." Dico abbracciandolo con tutta la forza del mondo. "Scusa...è solo che volevo vedere se te la cavavi." Dice e mi porta alla finestra. "Preparati ad accogliere un nuovo membro del branco, sostituto." Mi dice indicando con un cenno la finestra. "Cora!" La vedo e mi fiondo dalla finestra per andarla ad abbracciare. "Ahh mi sei mancata." Mi fiondo su di lei facendo cadere disastrosamente entrambe. "Anche tu, Stiles." Dice ricambiando il mi abbraccio. Sento Derek ridacchiare alla scena e lo guardo male. Prendo il telefono e chiamo Isaac. "Chiama tutti, Derek è qui." Gli dico e lui mi congeda con un 'arrivo'. "Grazie della considerazione Stiles." Dice Cora ironicamente incrociando le braccia. "Zitta Hale." La ammonisco raggiungendola. Arriva il branco e tutti abbracciano Derek. Tutti sono felici che sia tornato, compreso me. "La mia ancora è tornata." Dico affiancando Der che ta passeggiando. "Non ci credo che sono la tua ancora." Dice guardandomi. "Accettalo, lo sei." Dico ricambiando il suo sguardo e sorridendo timidamente. "Mi eri mancato ragazzino." Ammette dopo un po' e quasi non svengo. Gli ero mancato. "Io ti sono mancato?" Chiede speranzoso. "Si." Dico guardando a terra mentre continuiamo a passeggiare nel viale difronte casa mia. "Ma di più Cora." Dico ridendo e iniziando a correre con lui che mi insegue. "Vieni qui moccioso!" Dice mentre mi corre dietro. "Prendimi." Dico ma subito dopo mi si butta di sopra è solo ora mi rendo conto che è totalmente sopra di me. "Fatto." Dice avvicinandosi pericolosamente. Abbassa lo sguardo sulle mie labbra e lo copio subito dopo. Si avvicina e il mio stomaco si riempirsi farfalle. Quando se sue labbra sono a meno di un centimetro dalle mie mi sussurra "Preso." Prima di alzarsi e andare a raggiungere Chris che è arrivato a salutarlo. Che cosa stava succedendo?
NOTE AUTRICE:
Buongiorno pipol, in questi giorni ci sono un sacco di compiti in classe quindi il tempo per scrivere è zero. Derek è tornato. Scusate in anticipo per eventuali errori. Commentate e votate in tanti!
-A

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NEW WORLD||STEREK
Fanfiction*dalla storia* "E' sempre stato con me, mi ha aiutato nelle situazioni più difficili. Mi era rimasto solo lui. E ora? Se n'è andato." [Sterek] Stiles, un curioso e logorroico umano, capisce ormai di provare qualcosa per Derek, uno sgorbutico e scon...