CONFLITTI

480 36 15
                                    

STILES POV

"Figliolo alzati! Porta il culo a scuola." Mio padre apre la porta per svegliarmi con la solita tazza di caffè in mano. "mhh ssnjd orandj scuolagdf...lunedì" mugugno un 'si ora vado a scuola...é lunedì' mentre lui inizia già a scendere le scale. Decido di alzarmi controvoglia, lunedì vuol dire 2 ore di chimica con Harris. Non vedo l'ora.

Entro in classe senza rivolgere la parola a nessuno, non me la sento. Mi siedo e accanto a me si catapulta Scott che mi guarda come se fossi un cucciolo ferito e indifeso, odio quando fa così. Odio aver sempre qualcuno preoccupato per me, pronto a soccorrermi anche per la cazzata più grande quando io invece vorrei essere diverso. Ormai non sono più uno stupido e insignificante umano, non sono più l'anello debole del branco. Sono come gli altri e voglio essere riconosciuto come tale. Entra il professore ma non ho intenzione di seguire niente.

Interroga gente a caso mentre la mia mente iperattiva si imbatte nell'ostacolo che ho provato ad ignorare fino ad ora, Derek.
Non mi sento pronto a pensarci ma non posso fare altrimenti. Non ho più avuto sue notizie quindi posso dedurre che se ne sia andato. Stupido altruista di un sourwolf. Almeno ha avuto la decenza di andarsene dopo la luna piena, quando si degnerà di tornare dovrò ricordarmi di ringraziarlo.
Non ho idea di come mi addestrerò ora ma credo che finalmente lo scantinato di casa mia mi potrebbe tornare utile. "Amico, tutto bene?" Mi chiede Scott provando a toccarmi una spalla, cosa che gli impedisco afferrandogli il polso con la mano. Solo ora mi accorgo che sono passate le due ore e mi dirigo verso il mio armadietto per poi andare in bagno. "Stiles!" Mi sento chiamare da Scott che entra preoccupato nel bagno maschile. "Vai via Scott, non sono un cucciolo di cui ti devi prendere cura. Vai ad aiutare, o qualsiasi altra cosa inutile tu faccia , a qualcun altro." Dico appoggiando le mani al lavandino e guardandolo dal riflesso dello specchio. Sono stato crudele ma non mi importa, mi dispiace ma è la verità. Dopo qualche secondo che resta immobile se ne va. Mi lavo velocemente la faccia ed esco dalla scuola, non mi importa se mio padre lo verrà a sapere anzi, ora come ora non mi importa di niente. Mi incammino per il bosco iniziando poi a correre, lancio lo zaino da qualche parte e mentre aumento la velocità sento una strana sensazione. Mi guardo incredulo il corpo che inizia a riempirsi di pelo, un lucido pelo grigio e nemmeno il tempo di metabolizzare la situazione mi ritrovo a correre a quattro zampe, completamente trasformato. Non pensavo di esserne in grado. Pensavo fosse impossibile, invece eccomi qua, a correre verso una coppia seduta su una tovaglia ,intenta a mangiare qualcosa vicino ad un tronco di un albero. Non mi controllo più. Il coyote che è in me ha preso le redini. Mentre mi avvicino sempre alla coppia di più mi sento scaraventare contro un albero. Davanti a me c'è Scott con gli occhi gialli, trasformato, mi guarda arrabbiato e mi fiondo su di lui. Inizio a provare a morderlo ma quando per lui è troppo ruggisce. Non come un gatto che viene soffocato, ma come un alpha. I suoi occhi si illuminano per un attimo di una luce che dal colore dell'oro è passata ad un rosso fuoco. Mi guardo le mani incredulo e con il respiro affannato, sono di nuovo in me. "Cosa...come...come hai fatto?" Chiedo tremante. Scott si gira verso di me. "Sono un Alpha ora." Dice e io continuo a guardarlo a bocca aperta. "Incredibile..." sento qualcuno parlare e mi giro capendo di chi si tratta. "Peter." Saluto con un cenno del capo con ancora un po' di fiatone. "Scott, il nostro piccolo Scott. È un Vero Alpha." Guardo Peter stupito mentre collego che avevo letto qualcosa a riguardo. "Un Alpha che diventa tale solo con la forza di volontà." concludo piano io. Mi alzo, li guardo e vado via capendo che ci sarebbe stato a breve un confronto Alpha Beta, con i ruoli scambiati però. Mi dirigo verso il mio zaino dove ho sempre un cambio per l'evenienza, mi vesto e mi incammino verso casa.
Appena entro salgo le scale e dopo aver superato la soglia della mia camera crollo a peso morto sul letto. Ho bisogno di riposare, cosa che non faccio da decisamente troppo tempo. La cosa buffa è che non posso fare altro che pensare a Derek. Manca da un giorno e io ho perso il controllo ,mi sono trasformato nella mia forma completa, Scott è diventato un Alpha e Peter è sbucato fuori dal nulla. Mio Dio può andare peggio? "Stiles, apri la porta, sono io." Era una domanda retorica. Mi alzo e apro la porta ritrovandomi una perfetta biondo fragola davanti. "Lydia." La guardo. "Stiles." Mi guarda. "Tu saresti qui per fare cosa esattamente?" Chiedo sedendomi sul bordo del letto. "Sono qui per aiutare il mio migliore amico." Dice raggiungendomi. "Spara, parla di quello che vuoi. Io ti ascolto." Dice guardandomi. Santo cielo quanto la adoro. "Voglio che Derek torni." Dico iniziando a fissare le mie scarpe. "Lo so." Dice e mi giro a guardarla "Come fai a-" inizio ma lei mi interrompe. "Stiles, non me ne accorgerei se fossi cieca, sorda e paraplegica. È palese che ti manca, che lo vorresti accanto in un momento del genere. E sai una cosa? È normale." Dice sorridendo. Mi guarda interrogativo quando iniziò ad annusare l'aria....McDonald? Si questo è sicuramente odore di McDonald. "Ah, già. Venendo qui ho pensato di portarti qualcosa per farti stare meglio Dice tirando fuori dalla borsa una busta con dentro due Big Mac, patatine e una Coca-Cola...lei e le sue borse enormi. "Io ti adoro." Dico sorridendo mentre scarto il mio panino. "Lo so." Dice sorridendo compiaciuta.

Appena finiamo di mangiare guardiamo un film a caso in tv e verso le 10:00 va a casa. Salgo in camera dopo aver accompagnato Lydia alla porta e vedo una figura nera appoggiata alla finestra. Per un attimo spero sia Derek ma quando si gira scopro spiacevolmente che si tratta di Scott. "Cosa vuoi?" Chiedo appoggiandomi al muro. "Basta Stiles, basta evitarmi. Sono il tuo Alpha ora." Dice avvicinandosi. "Spero di aver capito male...tu? Il mio Alpha? Con quale coraggio tu ti puoi nominare mio Alpha?" Dico avvicinandomi minacciosamente verso di lui. "Stiles, sei pur sempre del mio branco." Dice facendo illuminare gli occhi di rosso. "Va a farti fottere Scott. Non sei il mio Alpha." Dico prendendolo per il colletto della giacca. "Si che lo sono." Dice ghignando. "Scott. Tu non sei il mio Alpha. Derek è il mio Alpha. Non voglio di certo uno stupido Alpha con ansia da prestazione che si crede chissà chi solo perché non ha ancora ucciso nessuno." Dico alzando la voce e spingendolo verso la parete. "Tanto sai che Derek non tornerà, Stiles. Devi scegliere, il tuo migliore amico o uno sgorbutico Alpha che è scappato." Mi sfida mentre si libera e si dirige verso la finestra. "Muori McCall." Dico quando sta per saltare. "Fanculo Stilinski." E dopo di che salta. Do un pugno alla parete e mi iniziano a sanguinare le nocche. Basta. Voglio solo dormire.

NEW WORLD||STEREKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora