Chapter 2: Giochiamo?

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Tutte le volte che facevamo quel gioco finiva per diventare abbastanza sconcio, già dal secondo giro.

Pur essendo vista da tutti come una brava ragazza ero pur sempre un'adolescente con gli ormoni in subbuglio e non mi dispiaceva affatto divertirmi un po'. Accettai, come sempre del resto, e cominciarono con la domanda di rito. In quella casa nessuno, a parte me, sceglieva verità, perché sembravano provare un gusto immenso nel guardarmi "soffrire". Così quella volta decisi di scegliere obbligo. I loro obblighi non si spingevano mai oltre ai baci o allo strusciarsi in modo quasi osceno, quindi ero abbastanza tranquilla. Toccò a Luke darmi l'obbligo, da lui mi sarei aspettata di tutto ma non quello che mi ordinò quel pomeriggio.

"Devi fare una sega a ognuno di noi" affermò in un modo così naturale che pensai seriamente di aver capito male.

Ero scioccata.

Si erano sicuramente messi d'accordo, quegli stronzi, perché si misero tutti a sorridere con apparente innocenza.

Avrei scommesso miliardi sul fatto che fosse stato proprio lui a dare l'idea, quel pervertito.

Gli altri di sicuro non si erano opposti, figurarsi, così mi ritrovai spiazzata da quella affermazione, bordeaux in viso e incapace di dire di no.

Non avevo mai fatto una.. Beh insomma quella cosa a nessuno ed ero piuttosto imbarazzata. Cos'avrei dovuto dire?!

Un sorriso spudoratamente malizioso si fece strada sul volto di Luke, mostrando il suo piercing ad anello sul labbro inferiore e, malgrado tutto, non potei fare a meno di sorridere anche io, mordendomi il inconsciamente labbro. Tanto valeva mettersi in gioco, non volevo dargli la soddisfazione di vedermi sconfitta, con l'espressione più imbarazzata di questo mondo dipinta in volto. Cercai di nascondere i miei pensieri e di darmi un contegno. Mi alzai a fatica dalle gambe di Harry per poi sollevarmi in punta di piedi e accarezzare i capelli biondi di Luke sparati all'insù.

"Ma tutti ora??" dissi con l'aria di chi la sapeva lunga sull'argomento.

Louis, che era seduto una poltroncina più in là mi rispose ridacchiando. "Certo che no. Non devi farlo adesso. È un obbligo senza limiti di tempo."

"Quando avremo bisogno del tuo servizio te lo faremo sapere. Ci sai?" continuò Harry dietro di me, non smettendo di sorridere come un ebete.

"Mi state facendo fare la figura della puttana lo sapete questo??"

"Naah non vederla così.. Vedila come un modo per fare nuove esperienze" rispose il biondo malefico con un tono degno di un professore di filosofia.
Harry lo seguì a ruota annuendo con la stessa aria saccente.

Li guardai talmente male che se avessi avuto qualcosa a portata di mano probabilmente gliel'avrei tirata dietro.
Alla fine sbuffai rassegnata con un "E va bene.. Se proprio devo"

Non riuscii rimanere seria a lungo però così spinsi scherzosamente il riccio giù dalla sua poltroncina, dopodiché il gioco procedette come al solito.

Il turno seguente scelsi verità. Dovevo ancora riprendermi dallo shock di prima.

Ora mi ero accomodata tranquillamente su Ash, che mi chiese cosa ne pensassi di loro quattro. Sapevo dove voleva arrivare. Volevano sentirsi dire quanto erano belli o sexy così li accontentai.

"Comincia da me!"

Ovviamente Luke era come sempre impaziente di essere adulato.

"Beh per prima cosa direi che sei un pervertito folle. Sei uno dei miei migliori amici e devo ammettere che sei anche bellissimo."

Such a Strange, Beautiful Life. Right?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora