Such a Strange, Beautiful Life. Right?

Chapter 3: Obblighi bollenti

"Avanti" farfugliai mentre finivo di lavarmi i denti. Il riccio fece capolino con un sorriso malizioso. Cazzo. Mi era del tutto passato di mente! Sapevo benissimo cosa voleva chiedermi ma finsi il contrario.

"Che c'è Hazza?" Chiesi in tono innocente.

Rimisi lo spazzolino al suo posto e lo guardai attraverso lo specchio. Avanzò verso di me cingendomi i fianchi con le sue grandissime mani.

"Allora?" Chiesi di nuovo, questa volta con un tono di sfida.

Sorrise e si morse le labbra.

"Il momento è giunto miss" affermò ridacchiando.

"Speravo te ne fossi dimenticato" sbuffai seguendolo fuori dal bagno.

Mi trascinò nella sua stanza sul suo letto e mi inginocchiai di fronte a lui. Ero piuttosto imbarazzata, soprattutto perché non sapevo da che parte cominciare.

"Ehm.. Harry senti io.. Non ne ho mai fatta una prima d'ora e.." Non ero certa di come continuare. Mi osservò per un po' con i suoi occhioni verdi da cucciolo, per poi dirmi semplicemente

"sei così carina. Rilassati e prenditi tutto il tempo che ti serve, non ho fretta" concluse con un sorriso.

Questo mi tranquillizzò e mi diede la sicurezza di cui avevo bisogno. Allungai la mano e la appoggiai sul suo petto. Scesi lentamente verso l'addome come avevo fatto qualche ora prima con Lou, raggiungendo il bottone dei jeans. Prima di slacciarlo premetti leggermente la stoffa poco più in basso, cominciando a massaggiare la sua erezione crescente. Sussultò così gli slacciai i jeans aderenti. Inarcò la schiena sollevandosi leggermente dal materasso, permettendomi di sfilarglieli fino a metà coscia. Ricominciai il massaggio. Ora era decisamente più sensibile al mio tocco sopra i boxer. Soffocò un gemito mordendosi il labbro.

"Non trattenerti" lo pregai dolcemente, cercando di nascondere la mia eccitazione.

Lui annuì e smettendo di mordersi il labbro, schiuse la bocca dalla quale uscì un roco "continua ti prego, non ti fermare".

Obbedii all'istante liberandolo anche dai boxer. Mi fermai un momento, constatando che era decisamente... imponente. Strinsi un pugno attorno al suo membro, cominciando a percorrere tutta la lunghezza, aumentando sempre di più la velocità. Ansimando, Harry buttò la testa all'indietro con gli occhi chiusi, gemendo pesantemente ogni volta che i miei movimenti di polso si facevano più decisi. Ero estasiata da quella visione, Harry era sempre più vicino al limite. Senza fermare la mia mano, avvolsi la sua erezione con le labbra, cominciando a muovermi allo stesso ritmo della mano. In realtà questo non faceva parte dell'obbligo, ma sentii il bisogno di farlo, come se fossi stata attratta da una calamita. Succhiai avidamente l'estremità, facendo ansimare il riccio, così andai avanti, sempre più decisa. Venne nella mia bocca qualche istante dopo, annaspando in cerca d'aria. Aveva un sapore insolito ma per nulla sgradevole. Quando aprì gli occhi mi guardò tremante, la vista annebbiata dal notevole orgasmo. Ero piuttosto soddisfatta in quanto era stata la prima volta per me, così ricambiai lo sguardo, in attesa di un commento. Alcuni secondi dopo sorrise più che soddisfatto.

"E questa sarebbe stata la tua prima volta? L'hai persino preso in bocca! Piccola sei nata per fare seghe!"

Esclamò entusiasta, facendomi avvampare. Ero assolutamente stupita, ma anche lusingata da quelle affermazioni.

Ma ora ne mancavano altri tre. Sorrisi all'idea, non potendo fare a meno di pensare che mi sarei sicuramente divertita. Sorprendendomi dei miei stessi pensieri, non riuscii a soffocare una risatina. Harry mi guardò confuso ma cercai di fare l'indifferente.

Mentre si sistemava, presi posto accanto a lui nel suo letto. Appoggiai la testa sulla sua spalla e mi rannicchiai su di lui, tornando con la mente a pochi minuti prima.

Mi baciò dolcemente come per ricompensarmi, con quelle stupende labbra color ciliegia, succhiando leggermente il mio labbro inferiore.

Lo guardai con affetto, sorridendo, prima di addormentarmi tra le sue braccia.