Chapter 9: Tensione

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Mi stavo quasi addormentando quando sentii suonare il campanello. Ero ancora tra le braccia di Luke, che stava giocherellando con i miei capelli.

"Ti prego non alzarti" si lamentò stringendo la presa su di me.

"Ma hanno appena suonato il campanello!"

"Che si arrangino! Sarà sicuramente Niall che ha dimenticato le chiavi di casa e non riesce ad entrare. Lascialo fuori, così impara a svuotare il frigorifero ogni santo giorno" rispose seccato, prima di ricominciare ad arricciare un boccolo sulle dita.

Dopotutto era abbastanza rilassante stare sulle sue gambe a farmi coccolare, così gli diedi ascolto, anche se quel povero smemorato sarebbe rimasto lì da solo, ad aspettare sul pianerottolo.

Dopo neanche due secondi il campanello riprese a suonare ripetutamente, finché non fui costretta ad alzarmi e ad aprire quella dannata porta, seguita dalle numerose proteste del biondo.

"Niall ma insomma, è mai possibile che non hai mai un mazzo di chiavi con te?" Gridai mentre giravo la chiave nella toppa.

"Povero Niall, non lo fa apposta ognuno ha i suoi difetti! Sei davvero crudele piccola" ridacchiò Harry appena la porta si aprì.

Ops figura di merda.

"Oddio scusa Haz, pensavo fosse..."

"Tranquilla, non fa niente. Per caso ho interrotto qualcosa?" Mi chiese sorpreso dalla mia voce, in un primo momento seccata.

"Ehm ma no, figurati! Ti aiuto a portare le borse della spesa?" Cercai di sviare l'argomento.

Potevo sentire lo sguardo oltremodo irritato di Luke bruciarmi la pelle. Era abbastanza strano quel giorno, non capivo ancora cosa gli stesse succedendo. Vai a capirlo... A volte è peggio di una ragazza mestruata.

"Grazie. Abbiamo incontrato il biondino sulla strada del ritorno e, a giudicare dalla quantità di borse, ha comprato cibo per un esercito!" Spiegò il riccio passandomi un sacchetto abbastanza leggero.

"Lo vedo!" Esclamai portandolo verso la cucina.

"Comunque, anche tu dimentichi le chiavi adesso?" Chiesi incuriosita.

"Veramente non avevo abbastanza mani per riuscire a prenderle" ridacchiò indicando le borse ammucchiate vicino al frigorifero.

"E poi è decisamente più bello se sei tu a venirmi ad aprire la porta" disse con tono dolce, mostrando le sue meravigliose fossette.

Quel sorriso mi fece davvero sciogliere. Come poteva essere così adorabile?

Fece un passo in avanti allungando una mano, con la quale mi accarezzò una guancia. Probabilmente in quel momento dovevo sembrare una perfetta idiota. Me ne stavo lì immobile, con lo sguardo completamente perso in quei due stupendi occhi verdi. Cominciai a pensare di avere una specie di debole per Harry.. Ma no che dico ci mancherebbe. Ariana è stata una mattinata.. impegnativa diciamo, stai solo delirando.

Appena mi ripresi però, notai che indossava una camicia assolutamente orribile. Era marroncina con una strana fantasia sui toni del bianco. Inguardabile.

Essendo io, una maniaca dello stile, non potei fare a meno di rinfacciarglielo.

"Harry cosa diavolo hai addosso?" Scoppiai a ridere cercando però di contenermi almeno un pochino.

"Perché? Non ti piace?" Chiese fingendo di essere sorpreso. In qualche modo sapevo che lo faceva apposta a comprare degli obbrobri del genere, solo per farsi dire quanto erano brutti i suoi acquisti. Non avevo idea di che ragionamenti facesse quella sua mente malata, ma per ora sembrava l'unica spiegazione pressoché sensata.

A volte sembrava davvero un barbone.

Sexy, ma pur sempre un barbone.

"Okay è deciso, la prossima volta vengo con te a fare shopping, niente scuse" sentenziai, non smettendo di ridere.

"Oh sarebbe un onore" affermò il riccio, unendosi a me nella risata.

In quel momento sentii Luke alzarsi dal divano e dirigersi al piano di sopra, sbuffando come del resto aveva fatto negli ultimi cinque minuti.

Lo ignorai semplicemente, data la sua reazione decisamente esagerata, e buttai le braccia al collo di Harry, scompigliando quel disastro che erano i suoi capelli castani.

Lui ricambiò l'abbraccio, alzandomi leggermente da terra e avvicinandomi maggiormente a sé.

"Allora, ti sei annoiata senza di me?" Sussurrò al mio orecchio.

"Mmm... Diciamo di si..."
Piccola bugia, ma non potei fare a meno di sorridere a quella affermazione.

Dopo un bel po', quando sciolsi l'abbraccio, mi osservò per un attimo, soffermandosi sul mio collo.

"Ma non stava sparendo?" Chiese alludendo al succhiotto.

Luke.

Quel maledetto.

Io lo ammazzo.

"Ehm sì... ma ci sta mettendo secoli! Ho cercato di coprirlo con del correttore ma non accenna ad andare via.." Risposi imbarazzata. Certo che stava sparendo.

STAVA, prima che qualcuno non avesse avuto la brillante idea di rimarcarlo.

Feci una smorfia teatralmente esasperata che lo fece ridere, per poi urlare al mio irlandese preferito nell'altra stanza:

"Allora cosa si mangia per pranzo??"

***

Buona seraa❤️

Mi scuso taaanto per essere così lenta ad aggiornare ma proprio in questo periodo sono pienissima di impegni .-.

Vi prego di perdonarmi, farò del mio meglio per continuarla al più presto.

Spero davvero che vi piaccia e grazie per tutte queste visualizzazioni *-*

Commentini sempre ben accetti❤️

Bacinii

Such a Strange, Beautiful Life. Right?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora