Chapter 26: Tregua

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Ero furiosa, come poteva essere stato così stronzo?

Senza fermarmi mi diressi su per le scale, per poi buttarmi a peso morto sul mio letto e chiudere gli occhi, lasciando finalmente che le lacrime scorressero liberamente sulle mie guance.

Era tutta colpa mia. Se non fossi stata così stupida tutto questo non sarebbe successo.
Eppure non riuscivo a pentirmi totalmente di ciò che avevo fatto. Se ripensavo a come erano andate le cose alla festa, non riuscivo ad immaginare un finale diverso. Voglio dire, ero una persona libera e single, che ha seguito il suo istinto con l'aiuto di una buona dose di alcol, avevo fatto solo ciò che sentivo giusto in quel momento. Avevo ceduto ai miei desideri senza pensare alle conseguenze, ma chi poteva immaginare che mi sarei ritrovata al centro di una faida tra due delle persone a cui tenevo di più?
E poi Harry che se ne era uscito con quelle cose, e Luke che continuava a comportarsi in quel modo, non ero in grado di gestire una situazione del genere. Se avessi potuto scomparire davvero in quel momento l'avrei fatto, ma nella vita reale non era possibile schioccare le dita e sistemare tutto. Dovevo fare i conti con il presente in un modo o nell'altro. Il problema era come.

Non mi ero mai trovata in una situazione del genere prima, non mi ero mai sentita desiderata in quel modo, né tantomeno avevo avuto esperienze di relazioni.
Relazioni.
Ma che razza di relazione c'era tra noi? Come mi ero ritrovata in quella situazione così assurda? Quello che era nato come un gioco innocente tra amici era diventato una cosa più grossa di me senza che me ne accorgessi, non avevo idea di come gestire tutta quella tensione, né tantomeno riuscivo a capire quale fosse la cosa più giusta da fare.
Non sapevo neanche più come definire il rapporto che c'era tra me e quei due, e in un certo senso non volevo doverlo fare. Mi sentivo solo un disastro di emozioni contrastanti, più ci pensavo e meno mi era chiaro ciò che provavo.
Eravamo ancora amici? Ma gli amici di solito non fanno questo genere di cose. Allora avrei dovuto cominciare a pensare che volessero da me qualcosa di più di una forte amicizia? Ma se fosse stato davvero così non avrebbero continuato a comportarsi in quel modo così stupido, giusto? Non ero preparata a tutto ciò, ero sempre stata abituata a trattarli in quel modo, che forse era sbagliato, insolito, ma era sempre stato così naturale e semplice, che non ero pronta ad abbandonare tutto questo. Sapevo bene che niente sarebbe tornato come prima, ma non avevo la minima idea di come sentirmi.
Avrei dovuto scegliere? Ma in base a cosa? Nulla era chiaro, l'unica cosa che sapevo era che non volevo ferire nessuno dei due, desideravo solo che il nostro rapporto rimanesse quello di sempre.
Mi sentivo come una bambola sballottata da una parte all'altra di quella situazione assurda, in balia degli eventi, incapace di prendere una posizione. Volevo sistemare le cose con entrambi, ma senza dovermi schierare.
Almeno finché non avessi fatto più chiarezza nei miei sentimenti.

Riaprii lentamente gli occhi gonfi di lacrime, fissando il soffitto in cerca di una qualche soluzione.
Avevo avuto delle risposte da Harry, se così si potevano chiamare, anche se non mi era ben chiaro cosa stessero a significare, ma continuavo a non capire cosa volesse Luke da me. Mi sentivo come una sorta di trofeo, e questo mi faceva imbestialire. Aveva sbandierato ai quattro venti quello che c'era stato tra noi come se nulla fosse, solo per provocare il riccio e ottenere solo un labbro spaccato.
Che razza di amico farebbe una cosa del genere? Quasi non lo riconoscevo.
Cosa sperava di ottenere? Pensava che sarei caduta ai suoi piedi come premio per il suo egocentrismo? Mi mancava il Luke di una volta, quello che mi prendeva in giro per sfiorare a malapena il metro e cinquanta, che non rifiutava mai di saltare un'interrogazione per passare la mattinata sul divano, che mi abbracciava forte quando mi sentivo giù senza pensarci due volte, facendomi sorridere con quella sua lingua biforcuta.
Mi mancava il mio migliore amico, con cui potevo parlare di tutto e giocare alla PlayStation fino al mattino.
Non potevo negare che i panni da bad boy gli si addicessero particolarmente, e che mi aveva fatto sentire davvero bene la sera precedente, ma proprio per questo mi sentivo solo estremamente confusa.
Era stato uno stronzo a tutti gli effetti, eppure come al solito una parte di me si rifiutava di odiarlo per questo.
Ed Harry, non pensavo che si potesse spingere a tal punto. Lo odiava davvero così tanto? Ma allora perché non odiava anche me avendo scoperto cos'era successo tra noi?
Tutta quella gelosia lo stava corrodendo dall'interno, eppure non aveva smesso di volermi bene, alla fine sembrava attribuire tutte le colpe solo e soltanto a Luke.
Non riuscivo a capirli, né riuscivo a mettermi nei loro panni. Il loro comportamento non finiva di lasciarmi senza parole, incapace di trovare una logica dietro alle loro azioni.

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