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Sono completamente sconvolta da ciò che ho appena sentito. Jesy é incinta? No, non é possibile. Jesy é una ragazza molto tosta, ma certe volte é timida e non riesce ad andare oltre ad un semplice bacio. Ha bisogno di tempo, é molto delicata e lui non doveva farle una cosa simile.

-Mi sono svegliata in un letto che non era il mio e mi sono subito preoccupata. Non riuscivo a ricordare cosa fosse successo, la mia mente si fermava ai cinque ragazzi in discoteca. Mi sono alzata e la testa mi girava e mi sono chiesta quanto cazzo avessi bevuto. Poi lo vedo entrare con indosso solo un paio di pantaloncini leggeri, tipo quelli che vedi addosso ai giocatori di basket.

<<Ti sei svegliata finalmente>>ha detto. Mi si é avvicinato mettendomi di nuovo stesa sul letto, salendomi sopra. <<Mi sono fatto tanti di quei viaggi mentali su questo momento>>avevo capito subito a cosa si riferiva e ho cercato di liberarmi, ma...-fa fatica ha continuare, ovvio non é stato di sicuro un bel momento. Jade le fa cenno di saltare-Ho scoperto di essere incinta il quarto giorno, sapete le nausee sono sempre il primo segnale...e il sonno. Voi non avete idea di come era felice quando mi ha portata dal medico per averne conferma. Sembrava che fosse tutto quello che desiderava. Io ero...ho fatto l'errore di chiedere al medico se si potesse abortire.

-E lui?-chiede Jade, ma possiamo immaginare tutte la risposta

-Tornati a casa...mi ha mollato un ceffone che mi ha fatta finire a terra per quando é stato forte. Mi ha bloccata a terra e mi ha guardata...occhi pieni di rabbia e follia. E mi ha detto:<<Tu terrai il bambino. Il mio bambino, sono stato chiaro?>>, io ero spaventata. Gli ho detto di si per essere liberata. E poi lui ha aggiunto:<<E' per questo che ti ho scelta. E' per questo che siete qui>>.

Le reazioni di Perrie e Jade sono più che ovvie, un pò meno quello di Perrie, insomma noi due siamo quelle che hanno avuto più libertà di movimento. Io ho avuto delle informazioni da Joel e sicuramente anche lei da Zabdiel, non sono mica cieca, loro hanno instaurato quello che si potrebbe chiamare un rapporto. Lei si muoveva già da prima di me, deve per forza aver capito qualcosa.

-Dobbiamo andarcene subito da qui. Ora!

-E come?-esclamo ormai sono all'esasperazione. Perché non la smette?-Non abbiamo niente in mano. Non abbiamo un cellulare e non ho ancora visto un telefono fisso con cui possiamo chiamare. Forse non hai ancora capito Jade che loro qui comandano. E voglio dire che tutto quello che vedi, da questa villa, negozio e ogni attività é gestita da lui! La polizia prende ordini da lui! Lui é il capo assoluto. Il presidente e il sindaco se ci sono, non contano assolutamente niente. Siamo straniere e lo capirebbe chiunque, non ci aiuteranno perché ormai sanno tutti che sono stati loro a portarci qui. E hanno tutti paura di lui.-mi fermo per riempire i polmoni di aria.-Siamo in trappola.

-No invece!-continua ad insistere facendomi saltare i nervi.-Siamo insieme e insieme troveremo una soluzione. Scapperemo da qui...

Sono pronta a dire qualcosa, farla desistere dallo scappare anche se non so il perché, ma non faccio in tempo a dire niente che sentiamo tutte la porta aprirsi e ci mettiamo tutti in piedi. Come quando fai qualcosa che non dovresti fare e ti stanno per beccare.

Sentiamo dei passa in avvicinamento, il mio stomaco si contorce per paura che Joel pensi che io fossi d'accordo con il tutto.

-Buenos dìas señoras. Disculpe si entro asì.

Serà tan facìlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora