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Chiudo la porta una volta che é entrata anche lei, girando la chiave nella toppa per poi sfilarla e metterla sul comodino dalla mia parte di letto. Leigh Anne si é seduta incrociando le gambe. Mi prendo un pò di tempo, mi cambio con calma sentendo i suoi occhi su di me. Mi infilo i pantaloni del pigiama, con il caldo che ha fatto oggi non credo di mettermi la maglia.

-Allora, che cosa é successo?-la esorto a parlare

-Jade ha detto che c'è ne dobbiamo andare di qui.

-La cosa non mi sorprende per niente. Quella ragazza non vuole proprio capire, eh? Quale piano stupido vi ha proposto?

-Nessuno? E' spaventata...anche Perrie.-continua a testa bassa e noto perfettamente che si sente molto in difficoltà e forse anche in colpa.-Jesy é incinta.

-Davvero?-resto un pò sorpreso a questa sua uscita. Richard non ci ha detto niente, almeno non a me, o a Zabdiel e Erick. Sicuramente Christopher lo sa, nessuno di noi può tacergli su niente che avvenga in casa.

-Si...il tuo amico...l'ha stuprata. 

-Non ci credo, non sarebbe da Richard.

-Jesy era vergine e aspettava quello giusto. Il biondino l'ha presa con la forza e quando lei ha pensato all'aborto l'ha picchiata costringendola a tenere il bambino. Questa é violenza.

-Mi dispiace per quello che é successo alla tua amica. Riesco a capire perché Richard abbia perso il controllo quando lei ha chiesto dell'aborto. Richard é domenicano, loro hanno un senso della vita molto diversa dalla stra grande maggioranza del resto del mondo. E' stato di sicuro uno dei paesi più duri con la legge per l'aborto...Ancora oggi non hanno trovato una soluzione.

Non dice niente, si alza per aprire la finestra.

-E' un problema se lo lasciamo aperto? Fa caldo.

-Non c'è problema. C'è altro che mi devi dire?

-Si.-aspetto con pazienza che parli. Siamo usciti e non credo che siano rimaste da sole per più di 20 minuti prima che arrivassero mia madre e Paulina. Quanto avranno parlato?-Jade odia tua madre.


Stasera c'è la festa di Halloween, la nostra occasione per parlare di un problema sorto a Cuba con l'anfetamina comprato da Christopher il mese scorso, che é misteriosamente scomparso.

E una regola, che non si può-o meglio non si potrebbe-infrangere, é quella di travestirsi. Erick non trova il senso di girare normalmente durante una serata dedicata ai morti, agli horror e altro, e quindi tutti gli invitati si devono travestire e presentarsi alla festa con caramelle in caso qualche bambino venisse a bussare. Cosa che non é mai successa dato che nessun genitore vuole che i propri figli si avvicinino troppo alla nostra casa per paura.

Siamo in camera da un paio di ore, la festa é già iniziata e si capisce dal baccano. Leigh Anne é stanca e lo capisco, ma dopo aver visto la foto inviata da Johann ho deciso che dovevo avere quel trucco da carcerato zombie.

-Ho finito.

Mi alzo e mi controllo allo specchio. Niente male, é stata molto brava. Allungo la mano verso di lei e la tiro verso di me per darle un bacio a cui lei risponde.

-Grazie.

-E' stato un piacere.

-Mettiti la maschera e scendiamo prima che ci vengano a cercare.

Lei prende la maschera comprata da Zabdiel e una volta messo scendiamo di sotto,  lei mi fa cenno di uscire fuori. Accetto solo perché sono giorni che é chiusa in casa e un pò di aria fresca le farà bene anche fuori c'è un pò di gente, individuo subito Erick che parla con alcuni ragazzi, non é male neanche il suo trucco, anche se é poco originale. Tutti si fanno il trucco dello scheletro.

-Quello é Erick?-mi chiede

-Si, é lui.

Camminiamo un pò per il cortile finché lei non si ferma e guarda alla sua destra. Guardo anche io, sorpreso nel vedere un bambino. Che cosa ci fa un bambino che avrà si e no quattro anni, nei dintorni di casa nostra.

-¿Trick or treat?-dice il bambino

-José no!-grida qualcuno avvicinandosi. La ragazza sembrerebbe troppo giovane per essere la madre e ci sono altre ragazze e quindi devono essere per forza parenti. -Lo siento mucho, nos iremos inmediatamente-hanno tutte un'espressione molto spaventata. Erick si avvicina con Jaime che ha in mano un pacchetto di caramelle, cosa che mi fa capire che deve essere arrivato da poco.

-Ese saco está un poco vacío. ¿Quieres un caramelo? -il bambino fa segno di si con il capo.

-Y aquí te sirven.

Il bambino sorride nel vedere le caramelle che Jaime gli mette nel sacco per poi fargli un carezza sui capelli.

-Gracias.-ringrazia anche lui e poi pende per mano la sorella e si allontanano veloci

-Ehi!-ci giriamo e troviamo Richard sul pianerottolo che ci chiama. Deve essere giunta l'ora di parlare. Rientriamo tutti e una volta ricongiuntoci con Christopher suggerisco alle ragazze di andare da Jesy.

-Debemos aclarar la carga entrante de anfetamina de Paraguay.

Serà tan facìlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora