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Mi alzo abbastanza tardi rispetto al solito, controllo che ore sono e mi sorprendo nel vedere che sono appena le nove e mezza. Il lato di Joel é vuoto, il che mi fa leggermente preoccupare. Forse é già di sotto. Mi do una sciacquata veloce al viso e poi scendo di sotto, dove trovo Jesy che mangia e Perrie che sta mettendo a posto la tavola. Vado in cucina per prendere qualcosa e darle una mano, mentre io sto entrando in cucina, Richard esce con in mano il cellulare e tutta la sua attenzione é per l'oggetto elettronico perciò non si accorge di me. Mi sposto appena in tempo prima di coilidere con lui, sicuro che tra i due mi sarei fatto più male io. 

Trovo già i cornetti nel vassoio e quindi li prendo e rientro in sala, mentre Jade faa il suo ingresso e sembra anche di buon umore. Il che é un bene, ci sono state un pò di tensioni tra me e lei nei ultimi giorni. 

-Non vieni a mangiare qualcosa?-chiede Jesy a Richard che é ancora concentrato sul suo cellulare. Ma che starà mai facendo? 

-Si...arrivo.- certo, ma fai pure con calma. 

Jade si guarda intorno e poi fa:-E gli altri dove sono? 

Quando finisce la domanda, mi faccio attenta, notando che non manca solo Joel ma anche gli altri tre. Dove sono andati? 

-Sono usciti presto.-risponde Richard mettendo via il cellulare e sedendosi finalmente tra di noi. 

-E dove sono andati?-chiede Jade 

-C'è del lavoro da fare.-risponde con tono che non ammette altre domande al riguardo. 

Subito nella mia mente ritornano le parole di Joel e un brivido passa per la schiena. Non riesco a capacitarmi di questa cosa, mi sembra assurdo che loro siano...che cosa stanno facendo in questo momento? La voglia di sapere é forte come la mia paura di sapere.  

Facciamo colazione in silenzio, una volta finito Perrie e Jade iniziano a sparecchiare, ma Richard le ferma, sorprendendo tutti con la frase:-Pulisco io. Tanto non ho niente da fare.

Prende il tutto e si dirige in cucina. Noi ragazze ci guardiamo in faccia sorprese, ma non facciamo domande. 

-Ragazz, mi accompagnate di sopra? Mi sento stanca, mi sono alzata troppo presto e voglio il letto.-dice Jesy e si vede che é stanca, fatica per due. 

La accompagnamo di sopra nella stanza che divide con Richard, che ormai potremo definire la loro camera da letto. Una volta dentro si stende e fa cenno di chiudere la porta e dall'espressione che intravedo sul suo volto, non esito ad eseguire. Ci avviciniamo veloci a lei. 

-Jesy, tutto bene? Hai una faccia...-dice Perrie 

-Questa mattina mi sono svegliata presto, sapete il bambino a fame a qualsiasi ora del giorno e della notte.

-Insomma, é normale...-inizio con il dire per tranquillizzarla, ma Jade mi fa cenno di farla finire.

-Dicevo...Sono scesa in cucina, ho aperto un attimo la finestra per fare passare un pò d'aria e c'erano dei ragazzi che prendevano...qualcosa da...sottoterra? Non lo so, non ci ho prestato molta attenzione...avevo fame. 

-Poi?-la incita a continuare Jade 

-Buttando di nuovo un'occhiata veloce fuori dalla finestra, ho visto Joel.-al sentire il suo nome il mio cuore ha un colpo.-Non ho idea di che cosa si stavano dicendo. Sono saliti in macchina e quello che mi ha spaventato é che...erano armati. Tutti quanti.

Non sento le successe parole, persa come sono nei ricordi, persa alla frase che mi ha detto. Vedo di nuovo tutte quelle pistole, il coltello, che poi si sono rivelati più di uno tutti regalati dal suo amico coreano. Sento che non siamo in un posto sicuro, che le mie amiche non sono al sicuro.

-Ragazze...credo di dover confessare una cosa.-dico senza rendermene conto e subito i loro occhi sono su di me.-Joel tiene molte armi in camera...e anche coltelli. 

-Oh mio Dio! Lee dimmi che non li usa su di te!-esclama Jade in preda al panico. 

-No! No! Gli ho chiesto perché ci fossero così tanti armi. 

-E lui?

-Mi ha rio in faccia. Poi ha detto qualcosa in spagnolo. 

-Cosa?-mi chiedono in coro tra le esasperate e le preoccupate. 

-Somos della mafia, cariña.

Serà tan facìlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora