Capitolo 2

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Che cazzo dovevo fare? Era ridotto veramente male...
Io: chiamo la polizia...
Dovevo pur fare qualcosa!
Lui scosse subito la testa. Che cazzo era successo?
Io: aish...
Che dovevo fare?
Mi alzai e aiutai lui a fare lo stesso, lo tenevo dalla schiena, cazzo era tutto così strano...
Arrivammo al locale, chiusi la porta.
Io: riesci a salire le scale o ci fermiamo qui?
Non sapevo davvero che fare. Non voleva nemmeno chiamassi la polizia...magari era un criminale. Aish. Ero nel panico. Non sapevo come comportarmi.

Non disse nulla,continuai a camminare facendolo salire di sopra,lo portai in una stanza facendolo stendere a terra e sospirai subito. Presi la cassetta del pronto soccorso e iniziai a passare il cotone col disinfettante sulle ferite del suo viso e lui te mette dal dolore.
X: Piano!
Lo guardai,non riusciva nemmeno ad aprire gli occhi.
X: perché sei ovunque?
Mi aspettavo un grazie,poi in che modo sgarbato parlava?
Lo guardai,era tutto sanguinante.
X: sto bene..

Io: non sembra che tu stia bene...
Lui sbuffò e io gli feci cenno di stare zitto e continuai a passargli il disinfettante, speravo si riprendesse presto.
Io: che è successo? Devi denunciarli!
Non sapevo nemmeno quanti anni avesse e io gli parlavo già in modo informale. Ma sinceramente ero troppo agitata per pensare a questo.
Erano scappati via lasciandolo lì in quel modo...ma che razza di persone erano?

X: Sono affari miei,tu perché sei ovunque? Mi perseguiti?
Mi alzai andando in bagno,presi una bacinella riempiendola d'acqua e presi uno strofinaccio andando da lui. Iniziai a passargli lo strofinaccio bagnato sul viso per pulirgli tutto il sangue,lui chiuse gli occhi e passai pure al collo,almeno vedevo i punti dove esattamente dovevo passare il disinfettante. Mi avvicinai alle gambe,i pantaloni erano leggermente rotti e potevo notare che pure le sue gambe erano ricoperte di sangue. Lo guardai e notai che si era addormentato.
Presi un cuscino e un piumone,lo trascinai facendolo sdraiare sopra il piumone e lo coprì con una coperta e gli misi la testa sopra il cuscino. Domani avrebbe dovuto fare una doccia,magari avrei detto a Jinyoung di chiamarmi.

Aish, che stavo combinando? Probabilmente era davvero un criminale e magari avrebbe cercato di uccidermi il giorno dopo.
Mi alzai e andai nella mia stanza. Mi cambiai mettendo un pigiama comodo e mi misi sul mio letto sotto le coperte. Strinsi forte il cuscino. Chi sa come stava.
Sospirai e mi misi meglio, mi addormentai dopo un bel po.
Quando mi svegliai andai a controllare che fosse tutto apposto con quel ragazzo. Era seduto che si stropicciava gli occhi.
Io: oh ehm, se vuoi puoi fare una doccia, ma non ho il cambio
Mi poggiai allo stipite della porta mentre lo guardavo. Magari era un ladro?

X: vado a casa
Si alzò zoppicando un po' e io lo guardavo mentre si muoveva.
Io: senti
X: mi chiamo Youngjae non senti
Lo guardai.
Youngjae: da che parte è l'uscita?
Mi guardava,voleva andare a casa in quello stato?

Io: ma...
Mi dava ai nervi. Era davvero antipatico. Ma io non volevo nessuno sulla coscienza.
Io: vuoi almeno fare colazione?
Sospirai guardandolo.
Se Jinyoung lo avesse visto qui non so cosa avrebbe pensato...ma in fondo non avevamo fatto niente di male, no?

Youngjae: sei così fastidiosa! Smettila di essere gentile con me
Io: solitamente la gente ringrazia in questi casi
Youngjae: non ti ho chiesto io di portarmi qua. Tutto perché ho evitato di farti bagnare?
Io: ma sentitelo! Avrei dovuto lasciarti morire lì?
Youngjae: che ti importa della mia vita? È mia non tua,quello che voglio fare di me a te non deve importare

Io lo guardavo. Era impazzito? Era proprio un ragazzo difficile questo!
Io: beh allora cerca di stare male da un'altra parte. Non ti voglio sulla coscienza
Mi guardava e io sbuffai.
Perché si comportava in quel modo? Stavo solo cercando di essere gentile. Non avrei lasciato nessuno in quel modo, l'avrei fatto per chiunque.

Intertwining Of Destiny//Choi YoungJae Got7Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora