Capitolo 9. Peter è libero

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La mattina dopo ci svegliammo in ritardo, ovviamente. Io sapevo cosa mi aspettava quella sera dovevo andare a liberare Peter altrimenti le conseguenze non mi sarebbero affatto piaciute. Sarebbe stato difficile mantenere il segreto con le ragazze visto che stavano organizzando un ritrovo del cerchio per parlare di quello che avevano trovato a casa mia la sera prima, dovevo inventarmi qualcosa ma ovviamente non mi diedero tempo di inventarla. 
Clarie: "Ragazze io stasera avrei da fare però...."
Emma: "Clarie, è importante lo sai, si tratta del cerchio!"
Clarie: "E va bene ci sarò!"
Odiavo mentire ma dovevo mantenere il segreto, Peter era stato abbastanza chiaro. Quella mattina arrivammo in ritardo a scuola e inutile dire che una volta arrivata a casa non spiccicai una parola con mamma ma andai diritta in camera mia e chiusi la porta. Mi misi sul letto a pensare a cosa avrei dovuto fare questa sera e a come tutto sarebbe stato più facile se mamma mi avesse detto fin da subito la verità, probabilmente adesso non sarei in questo casino e costretta a dover dire segreti alle mie amiche. Mentre ero sul letto a pensare a tutto questo mi tornò in testa il fatto che ero l'unica strega completa senza grimorio. In quel preciso momento il mio telefono iniziò a squillare. Era una chiamata anonima, risposi comunque. 
Clarie: "Pronto?"
Sconoscito: "Ciao Clarie, sono la strega in contatto con Peter e so che stasera finalmente lo libererai! Verrò a prenderti io davanti a casa tua alle 23.00. Mi raccomando puntuale io odio aspettare!"
Clarie: "Come hai fatto ad avere in mio numero di telefono!?"
Sconoscito: "Sai la tua scuola è accessibile a tutti e i tuoi amici sono così simpatici!"
Clarie: "Lasciali in pace!"
Sconosciuto: "Certo! Non gli faccio nulla, ma ricordati l'accordo che hai con Peter! A stasera!"
Attaccò il telefono dopo aver detto quella parole. Ero un pò spaventata perchè veniva a prendermi così tardi? E come aveva fatto ad entrare a scuola ed avere il mio numero, chi glielo aveva dato?? Ormai non potevo tirarmi indietro, mi avrebbero tormentato per tutta la vita e avrebbero fatto del male alle persone a me care. 
Squillò il telefono ancora una volta, risposi senza neanche guardare il numero sul display. 
Clarie: "Cosa vuoi ancora!?"
Damon: "Scusa non pensavo di darti fastidio!"
Rimasi a bocca aperta. Era Damon.
Clarie: "Oddio scusami! Pensavo fossi.... non importa!"
Damon: "Che cos'hai sembri strana oggi!"
Clarie: "Niente sono solo stanca. Perdonami!"
Damon: "Se lo dici tu ok!"
Clarie: "Si certo fidati, non ho segreti io!"
Damon: "Che vorresti dire con questo tono sarcastico ragazzina?"
Clarie: "Senti, non mi va di discutere con te adesso, non è di questo che ho bisogno adesso! Ho già i miei problemi!"
Damon: "Io non volevo discutere, ti ho solo fatto una domanda!"
Clarie: "Si scusa...te l'ho detto sono solo stanca. Stanotte non ho dormito molto bene!"
Damon: "Si lo so ero salito in camera tua stanotte per salutarti ma ho visto le ragazze e che già dormivi e me ne sono andato!"
Clarie: "Immaginavo fossi tu!"
Damon: "Non volevo svegliarti scusa!"
Clarie: "Tranquillo. Senti possiamo sentirci dopo... devo studiare e poi stasera mi vedo con gli altri del gruppo a scuola, dobbiamo parlare di alcune cose!"
Damon: "Si va bene, comunque sei strana!"
Clarie: "A dopo. Ti amo!"
Damon: "Ti amo!"
Non avrei voluto reagire così ma finchè non mi avrebbe dato delle risposte potevo essere arrabbiata con lui. Dopo aver chiuso la telefonata con Damon iniziai a fare i compiti. Era impossibile per me concentrarmi con tutto quello che mi stava accadendo. 
L'ora di uscire su stava avvicinando e io sentivo dentro di me salire l'ansia. Dovevo sgattaiolare fuori di casa senza farmi sentire dalla mamma, così scesi le scale senza le scarpe cercando di fare meno rumore possibile e ci riuscì. Arrivai in cucina, misi le scarpe e uscì sul portico ad aspettare le 23.00. 
Mentre aspettavo la macchina che venisse a prendermi squillò ancora il telefono. Guardai lo schermo era Allison.
Clarie: "Allison, scusami ma davvero non posso stasera. Scusami!"
Allison: "Clarie che sta succedendo sembri strana e spaventata!"
Clarie: "Ma perchè stasera tutti vi preoccupate per me!"
Allison: "Scusa era solo una domanda!"
In quel momento davanti al vialetto di casa si accostò una macchina scura. Capì subito che erano venuti a prendermi.
Clarie: "Scusa devo andare, ciao!"
Staccai la chiamata prima che potesse replicare e fare domande e andai verso la macchina. Il finestrino si abbassò e il guidatore mi disse di salire dietro. Aprii lo sportello e entrai in macchina, che partì a tutta velocità. La ragazza davanti si voltò verso di me. 
Danielle: "Ciao io sono Danielle e sono la strega che ti aiuterà con l'incantesimo. Tieni prendi questi fogli e leggi quello che c'è scritto e fai come ti diciamo io e George e non ti succederà nulla!"
Clarie: "Sei tu la strega che è in contatto con Peter e quella che mi ha chiamato al telefono?"
George: "Questa streghetta fa troppe domande amore! Falla tacere!"
Clarie: "Amore? Siete fidanzati?"
Danielle: "Pensavi di essere l'unica fidanzata con un  vampiro? Bhe ragazzina ti ho battuto sul tempo di qualche anno!"
Clarie: "No, solo che pensavo...."
Danielle: "Dammi il tuo telefono, non vogliamo che il tuo fidanzatino rovini tutto!"
Diedi il mio telefono a Danielle che lo mise nella sua tasca poi tornò a guardarmi.
Danielle: "Sei molto carina! Capisco perchè il fratellino Salvatore è innamorato di te!"
George: "Siete molto carini insieme! Ma mamma Anne non accetta la vostra relazione vero?"
Clarie: "E tu che ne sai di mia madre e di me e Damon!"
Danielle: "Vi teniamo d'occhio da un pò! E' impressionante come tu e i tuoi amici avete ucciso Karla!"
Rimasi senza parole dopo quello che aveva detto Danielle. Non volevo fare altre domande, avevo paura delle risposte. Poco dopo George fermò la macchina e spense il motore.
George: "Siamo arrivati!"
Venne ad aprire il mio sportello e mi prese per un braccio.
George: "Andiamo streghetta devi fare un'incantesimo!"
Clarie: "Perché lo volete libero? Sapete che cosa ha fatto in passato?!"
George: "Certo, ma lui mi ha trasformato e mi deve un favore!"
Disse guardando Danielle. 
Danielle: "Ha promesso di trasformarmi, così posso stare sempre con George."
Clarie: "Cioè tu rinunci hai tuoi poteri per lui?"
Danielle: "Oh, ma lo farai anche tu credimi!"
Clarie: "No che cosa stupida perché dovrei farlo?"
Danielle: "Se ami veramente una persona vorrai trascorrere con lui l'eternità! Tu invecchierai e Damon no, rimarrà sempre perfetto e bellissimo e ti lascerà, cercando altro! Lo sai anche tu che è così!"
Guardai Danielle cercando di capire cosa stava dicendo, ma dentro di me sapevo che aveva ragione, io sarei cresciuta, invecchiata e Damon no. Non avevamo mai pensato a questo dettaglio perché eravamo felici e nessuno me lo aveva mai fatto notare; ma sapevo che lei aveva ragione. 
Clarie: "Quindi vuoi liberare un assassino per amore? Sacrifichi la vita di molte persone per un tua egoista idea d'amore?"
Danielle: "Senti bene ragazzina anche tu stai con uno di loro e io non sono egoista, tu lo sei se pensi che il tuo amato Damon ti amerà anche quando sarai vecchia e piena di rughe! Adesso cammina e fai l'incantesimo!"
Riconobbi il posto dove mi avevano portato eravamo al lago. Quel posto era sicuramente legato alla dimensione parallela di Peter. Danielle mi diede un coltellino svizzero mentre George accendeva delle candele. 
Danielle: "Serve del tuo sangue per l'incantesimo, basta solo un piccolo taglietto non iniziare a pignucolare! Poi devi farlo cadere sul foglio dell'incantesimo e pronunciarlo e lui sarà libero!"
Clarie: "Tutto qui?"
George: "Che ti aspettavi scusami?"
Clarie: "No è solo che pensavo fosse qualcosa di più lungo!"
George: "No adesso sbrigati!"
Feci come mi aveva detto Danielle, mi feci un piccolo taglio sul palmo della mano e feci cadere qualche goccia sul foglio dell'incantesimo e lo pronunciai. Un fascio di luce apparve intorno a noi e vidi un'ombra uscirne. Peter era libero. Stava lì in piedi a fissarmi. Poi mi si avvicinò.
Peter: "E brava streghetta! Ora però ho fame, sai dopo tanto tempo chiuso lì dentro senza anima viva da dissanguare! Finalmente grazie a te posso di nuovo nutrirmi!"
Avevo paura ce potesse mordermi e che la mia visione si avverasse. Mi si avvicinava sempre di più, poi si scagliò su Danielle e la morse; lei gridò poi cadde a terra senza più muoversi. George gli si gettò contro.
George: "Avevi promesso di trasformarla Peter! L'hai uccisa!" 
Si gettò contro Peter che gli infilò una mano nel petto strappandogli il cuore. Anche George cadde a terra e la sua pelle iniziò a diventare grigia. Li aveva uccisi. Io gridai. 
Clarie: "Perchè li hai uccisi?! Sei un mostro!"
Peter: "Bhe volevano stare insieme per sempre no? Adesso possono!"
Clarie: "Avevi promesso....."
Peter: "Non mi servivano più, dovevano solo farmi uscire, sai streghetta io non mantengo le promesse... mai!"
Le sue parole mi spaventavano. Aveva fatto una promessa anche a me e adesso sapevo che non l'avrebbe mantenuta. Sentivo che da lì a poco sarebbe giunto il mio momento, sarei sicuramente morta anche io. Guardai Peter che in un secondo mi fu addosso e mi morse il collo. In quel momento nella mia mente vidi il volto di Damon e a come lo avevo trattato il pomeriggio al telefono e mi sentì terribilmente in colpa, non volevo morire senza avergli detto addio, ma era tardi potevo sentire Peter che succhiava via la vita dal mio corpo ma si fermò. 
Peter: "Buonasera Damon!"
Caddi a terra e l'ultima immagine che vidi era Damon scagliarsi addosso a suo fratello e riuscire a farlo scappare poi chiusi gli occhi e buio.

 Peter: "Buonasera Damon!"Caddi a terra e l'ultima immagine che vidi era Damon scagliarsi addosso a suo fratello e riuscire a farlo scappare poi chiusi gli occhi e buio

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Innamorata di un vampiro||Parte 2°||Damon SalvatoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora