capitolo sette

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Mi sono appena svegliata e ho appena fatto le acrobazie per non far svegliare Jenia. Mi vesto e vado a scuola. Mi diverto molto a stare con le mie compagne di classe "Ehi piccolina come va? Ieri non ti abbiamo visto e ci siamo preocupati tantissimo" Chiara una delle emie migliori amiche da sempre. Ormai sono 16 anni che andiamo a suola insieme "Ciao chiarè, ieri non mi sono sentita benissimo, ma oggi mi sono ingozzata di antidolorifici ed eccomi qui. Oggi dovevamo avere due ore buca e i professori ci lasciavano il tempo per preparare la nostra tesina. Sono molto indietro perchè ancora non ho scelto il tema principale. Ho sfogliato vari articoli e uno in particolare mi ha colpito molto il tema dei colori e della follia. Si lo so che sono due cose che non c'entrano niete l'una con l'altra ma sono molto indecisa. La prima ora la passo a vedere molte tesine che sinceramente sono molto belle ma alla fine decido di andare nella parte della follia, perchè mi appartiene in un certo senso. Mi squilla il cellulare e vedo che è Jenia. Lo ignoro inizialmente perchè devo concentrarmi sulla tesina ma non ce la faccio a non scrivergli quini rispondo

DA:Jenia🏐❤️

Buongiorno piccolina! Grazie per non avermi svegliato ma ti volevo salutare. Che stai facendo? Pomeriggio ho allenamento se vuoi puoi venire a vedere. Fammi sapere che così andiamo insieme.

Sorrido a quel messaggio madevo studiare. Tra meno di un mese ho la meturità e tra qualche giorno ho il test di ammissione all'università di Parigi quindi ho una settimana abbastanza piena.

A: Jenia🏐❤️

Buongiorno scemo. Oggi pultroppo no perchè devo studiare sia per la maturità che per il test di ammissione per l'università quindi devo mettermi sotto con lo studio. Però quando hai finito se mi vuoi fare un po' di compagnia non mi dispiacerebbe.

Mi concentro sulla mia tesina e comincio a organizzare il mio power point. Sarà molto colorato e rispecchierà molto il mio stile.

Sono veramente orgogliosa di me perchè dopo un'ora avevo già finito di fare la pagina iniziale. L'ho fatta con un bellissimo mix di colori accesi e in primo piano ci ho messo 'L'Urlo' il quadro di Van Gogh (simbolo principale della follia); la campanella suona e torniamo in classe. Mentre la lezione di storia si faceva sempre più noiosa una persona bussa alla porta "Avanti" urla la professoressa "Buongiorno, avrei bisogno un attimo di Abby, le devo parlare per il test di ammissione all'università" la professoressa mi fa cenno di uscire e io vado "Allora Abby, il test si svolgerà in due fasi, una di comunicazione scritta e una comunicazione orale. Moltoo probabilmente il tuo esame sarà tra due settimane, il giovedì. Così potrai rimanere il sabato e la domanica a fare un po' di shopping o visitare la città. Volendo puoi portare una persona. Il volo e il soggiorno sarà tutto a spese dell'università quindi voi non dovrete spendere più di tanto. Se hai dei dubbi io sono qui, domani visto che abbiamo leione ti faccio avere un libro con i vari test che sono usciti lo scorso anno così almeno ti puoi fare un'idea" Ringrazio la professoressa e ritorno in classe. Guardo il telefono e vedo un messaggio di Jenia

DA: Jenia🏐❤️

traqnuilla piccolina, finito allenamento vengo a farti compagnia. Perfetto. Che stai facendo? Mi annoio, sono a casa a guardare stranger things, ma senza di te non è lo stesso. Perchè non torni? Uffa mi manchi.

Leggendo quei messaggi scoppio a ridere e tutti si girano verso di me "Juantorena, cosa c'è tanto da ridere? Ti fa tanto ridere la storia? Perchè non mi dici di cosa stavamo parlando?" guardo Chiara e mi fa cenno alla prola Hitler sul libro "Di Hitler professoressa e della sua follia." dico con tono superiore. Guardo Chiara e la ringrazio.

Finalmente esco da questa topaia e prendo il mio amatissimo pullman. Erano tre giorni che non lo prendevo. Mi metto le mie cuffiette e musica a tutto volume. Mi nnoio e decido di chiaare Jenia "Oi piccolina tutto bene? Perchè mi hai chiamato?" mi dice con aria preocupata "Bhu mi annoiavo, che hai fatto oggi?" dico tenendo d'occhio il posto vuoto vicino a me "niente di che, quando mi sono alzato dal letto tuo fratello mi ha riempito di avvertimenti, poi sono tornato a casa e ho visto alcune puntate di Stranger Things ma senza di te non è lo stesso quindi ho spento e volevo aspettarti per pranzare. Quindi ti va di venire a casa mia a mangiare? Visto che almeno c'è un po' più di pace rispetto che a casa di tuo fratello. Così almeno pensi di più allo studio" ora che ci penso non è una brutta idea.
Esco dall'autobus e vado a casa di Jenia. Suono il citofono e mi apre subito come se già mi stesse aspettando. "Ciao piccolina, mi sei mancata tantissimo" mi prende in braccio e mi bacia "Ehi scemo mio, anche tu mi sei mancato tantissimo" mi bacia ancora. Mangiamo e poi lui esce "Ci vediamo dopo, vedi di fare la brava piccolina" faccio cenno di si "Tranquillo sarò qui a studiare" mi fa cenno di ndare lì da lui; mi avvicino a lui e mi bacia "Ci vediamo; ti amo" lo guardo "anche io ti amo". Mi metto a studiare e così passo le successive tre ore.

"Piccolina sono a casaaa!" Scatto in piedi dalla sedia e gli salto addosso "Finalmente, non vedevo l'ora. Mi sono annoiata tantissimo" lo bacio "Ehi piccolina sono mancato solo tre ore" metto il broncio "allora sei stato felice senza di me?" mi comincia a fare il solletico e io scoppio a ridere "sei una stupida, non dire mai più che io stia bene senza di te che sennò non smetto di farti il solletico" non smetto di ridere "potrei sentire la tua risata per sempre" smette di farmi il solletico e mi bacia, un bacio come quello che ci siamo dati sulla collina. "Ti amo piccolina" gli lascio piccoli baci sulla bocca. "Guardiamo Stranger Things amore?" chiedo con una vocina da bambina piccola "certo piccolina". Ci mettiamo sul divano. Sono veramente stanca e nemmoeno il tempo di arrivare all'intro che mi addormento.

"Svegliati piccolina" Jenia mi sta scuotendo delicatamente. Mi stiracchio e stropiccio gli occhi "Mi sono addormentata per tutta la puntata?" fa cenno di si "scusami è che a scuola mi sto uccidendo e sono in ansia per il test dell'università; a proposito oggi la professoressa mi ha parlato e ha detto che posso portare una persona con me se voglio" faccio la vaga "e hai già idea di chi portare?" Mi fa curioso lo scemo che ho vicino "si una mezza idea ce la avrei, quindi ti va di accompagnarmi?" gli spunta un sorriso a 32 denti "ovviamente, certo che si, oddio amore che bello. Ti porto in ogni luogo" lo riempio di baci. Usciamo e andiamo a mangiare qualcosa "Amore andiamo al Mc?" gli chiedo mentre saliamo in macchina "Okay ma prima andiamo a fare un giro in macchina da qualche parte visto che sono le sei ed è presto" Ci dirigiamo verso il mare e mi rivengono in mente le scene di ieri. sento un nodo alla gola ma non voglio scoppiare a piangere ancora. Mi trattengo e mi mordo il labbro "C'è qualcosa che non va Amore?" mi chiede Jenia preocupato "No tranquillo" dico tossendo. Fianlmete arriviamo al Mc Donalds e ordianiamo. Qui vedo Tsima con un amico e decido di andarlo a salutare "Tsima!" gli salto addosso e lui mi prende in braccio "Gemellina ciao. Con chi sei venuta?" sposto lo sguardo in direzione di Jenia "Ah, vedo che lo hai perdonato" dico a bassa voce un già "Va bene, che ne dici se domani vieni ad allenamento?" vorrei dire di sì ma ho da studiare tra meno di 6 giorni devo partire per fare il test "Vorrei tanto ma devo studiare sia per la maturità che per il test per entrare all'università a Parigi" mi fa i complimenti, poi si ferma "Che?! Parigi?! Oddio Abby sono felicissimo per te" lo ringrazio e lo saluto. Mentre vado verso Jenia mi sono fatta un po' di domande: se andrò a Parigi non potrò tornare qui sempre, non potrò più giocare nella mia squadra, non vedrò più così tanto mio fartello, i mei migliori amici, la mia nipotina, il mio ragazzo. Non vedrò più le partite della Lube dal vivo, non vedrò più un allenamento dei ragazzi. "Ehi principessa che ti prende. Sei così preocupata" lo gaurdo "Stavo pensando che se io mi traferirò non vedrò più i mie amici, le mie amiche, le mie compagne di squadra, le partite della Lube, mio fratello, la mia nipotina e sopratutto non vedrò te"a questo pensiero mi sento molto triste e sto per scoppiare a piangere "Abby tranquilla, io appena avrò qualche giorno verrò da te, giuro che questa distanza non ci separerà" mi bacia. Ho paura di perderlo, di perdere tutti nella mia vita. "Fino a quando non ti trasferirai a Parigi ti va di trasferirti da me? Così almeno passiamo più tempo possibile insieme" penso che sia un'ottima idea. "Okay devo solo preparare le valige con i vestiti, se a mio fratello però serve una baby-sitter allora faremo venire la piccolina da te" mi correge "da noi" rido. "Facciamo che domani pomeriggio dopo l'alenmaento vieni a casa di mio fartello e mi aiuti okay?" mi fa cenno di si

Dopo aver finito di mangiare, Jenia mi porta a casa perchè sono troppo stanca. Arrivati sotto casa mi da la buonanotte. Appena salgo a casa crollo sul letto

Solo un allenamento| Jenia Grebennikov Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora