Capitolo ventuno

394 14 0
                                    

Ansia, ansia e ancora ansia. Più ci avviciniamo allo studio più le gambe mi tremano. Sono agitatissima. Oggi scopriremo di che sesso sarà il bambino. Scendo dalla macchina "sei preoccupata?" Jenia mi prende la mano "abbastanza." Ad un certo punto mi viene in mente una possibile opzione "nella tua famiglia ci sono dei gemelli?" Ci pensa un po' "di mio padre e mio zio sono gemelli" ho la possibilità che siano gemelli che bello!
Entriamo e quando sento la signorina chiamarmi entro con Jenia in sala "smetti di guardare l'assistente oppure dovrò eliminarla" dico con un sorrisetto minaccioso "tranquilla principessa, amo solo te" mi lascia un bacio e alla fine entriamo "Buongiorno, lei deve essere la signorina Juantorena giusto? Piacere io sarò la vostra ginecologa e seguirò lei e il suo bambino per tutta la gravidanza" sono felice e spaventata "piacere lei deve essere il padre del bambino" Jenia pone la mano alla donna davanti a me "si, Jenia Grebennikov" le fa un sorrisetto, Dio se ci prova ancora non diventerà padre "bene signorina Juantorena si stenda su questa poltrona, le metterò questo gel blu. Poi le passerò questo macchinario sulla pancia e scopriremo di che sesso sarà il bambino" comincio a respirare più profondamente; abbiamo cominciato ancora non si vede niente "ecco il vostro bambino, aspettate che vedo meglio" gira una piccola rotella su un macchinario "è una femminuccia" scoppio a piangere, Jenia mi prende la mano e anche lui scoppia a piangere "grazie mille" usciamo dalla stanza e dallo studio.
In macchina cominciamo a sclerare "oddio amore, che bello un'altra pincipessina in casa" Jenia è molto più felice di me "amore, io avrei già pensato al nome..." dico facendo un po' la vaga "dimmelo subito" gesticolo un po' ma poi mi convinco "Micol mi piaceva, una volta l'ho sentito e fin da piccola ho detto che la femmina l'avrei chiamata appunto Micol e il maschio Dylan. Ti piace?" È al settimo cielo "Lo amo! Micol Grebennikov. Suona benissimo! Sono così felice che nascerà nostra figlia! Dobbiamo farle la camera però." Passiamo tutto il pomeriggio a pianificare tutto nei minimi particolari. Domani darò la notizia a mio fratello. Sono molto stanca e credo che andrò a dormire.

Solo un allenamento| Jenia Grebennikov Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora