Capitolo trentuno

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ABBY'S POV
Mi sveglio accanto a Jenia "Buongiorno piccolina. Dormito bene?" Sbadiglio "si dai" la mia voce appena sveglia fa altamente schifo "menomale. I miei non sono molto pratici in italiano quindi potresti parlargli in francese?" Rido "certo che sì" lo bacio. Vado in bagno e mi vesto. Rientro in camera e sono pronta per conoscere la mamma di Jenia. Scendiamo le scale ed entro in cucina "Bonjour mamman, elle est Abby, ma fiancée" (buongiorno mamma, lei è Abby. La mia ragazza)la donna mi guarda e mi abbraccia "tabù de vous rencontrer madame Grebennikov" (piacere di conoscerla signora Grebennikov) ha lo stesso sorriso di Jenia "Enchanté Abby, Jenia m'a beaucoup parlé de toi" (piacere mio Abby, Jenia mi ha parlato molto di te) i suoi occhi cadono sulla mia piaccia "Comment ça va? Je sais que tu as un enfant dans le ventre" (come va? So che sei incinta) mi tocco la pancia "ça va. Il est un peu fatigant mais c'est une belle experience" (va bene. È un po' faticoso ma è proprio una bellissima esperienza) rimaniamo a tavola a parlare del più e del meno. Jenia è andato da qualche parte a recuperare il fratello.
Sono le dieci di mattina quando incontro Stanislav "Ehi ehi Come va?" Almeno lui parla un po' di italiano misto a inglese "ehi bene. Da quanto tempo vero?" Sorride "Ehi, non è che mi vuoi rubare la ragazza?" Jenia fa la sua entrata trionfale, lo guardo alzando gli occhi "Sei proprio uno scemo, ti amo" lo bacio. È abbastanza nervoso "Perfetto. Penso che mi amerai di più perché la settimana prossima andremo a fare una cena sulla Torre Eiffel" non ci credo, tornare lì dopo due mesi sarà stranissimo "Ma io ti amo, ti amo e ti amo ancora di più" lo bacio. Non posso ancora crederci.
Entriamo in casa e finalmente conosco il padre di Jenia "qui est cette belle fille?" Arrossisco un po' al complimento "Elle est Abby, ma fiancée" Jenia mi prende la mano "Enchanté" penso che le mie guance stiamo andando a fuoco "piccola calmati" scoppio a ridere e Jenia lo fa con me. Tutti sono confusi e ridiamo ancora di più per questo.

JENIA'S POV
Non riesco a smettere di fissarla. Mentre mangia e fa i compimenti a mia mamma. Adoro quando si accorge dei mei occhi su di lei e arrossisce. Sono la persona più fortunata del mondo per aver incontrato Abby.
Il pranzo è finito e io e la mia ragazza saliamo in camera mia "Sono proprio gentili i tuoi" mi prende la mano. Impazzisco al suo tocco, mi fa passare una scarica elettrica per tutto il corpo. È strano ma è la prima che mi fa provare queste sensazioni "sai a cosa stavo pensando? A noi tre. Come sarà la piccola Micol? Secondo me con i tuoi stessi capelli biondi e i miei occhi. Saremo una di quelle famiglie perfette" sorrido al solo pensiero di avere una piccola Abby testarda in giro per casa "ti immagini avere una piccola te, ovviamente testarda uguale, per casa? Vi dovrei sopportare tutte e due" scoppio a ridere "beh magari sarà così testarda che non darà retta al padre che poi farà di tutto per riaverla" tenta di fare la finta offesa ma non ci riesce. Le comincio a fare il solletico e continuiamo così per tutta la settimana. La amo punto

Solo un allenamento| Jenia Grebennikov Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora