Capitolo trentadue

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UNA SETTIMANA DOPO...
JENIA'S POV
È il grande giorno finalmente le chiederò di sposarmi, sono le due del mattino e non riesco a chiudere occhio. Sono veramente tanto innamorato di lei ma ho la fottutissima paura di perderla, sopratutto adesso che ho riallacciato i rapporti con la mia ex Charlotte. Non posso dire che è una brutta ragazza, anzi è diventata una bella modella. Quando l'ho conosciuta io era proprio un cesso a pedali con l'apparecchio, i brufoli, gli occhiali e una strana puzza di capra; adesso invece è perfetta. Aspetta, non posso pensare a lei ora, sto per avere un figlio con la ragazza che amo più di ogni cosa al mondo, non devo farmi distrarre da nessuno. Sono sicuro che lei è la persona con la quale voglio condivirere tutto il resto della mia vita, non riesco ad addormentarmi, ho troppi pensieri per la testa. "Amore ma che ti prende? Sono solo le sue del mattino e tu sei già sveglio?" la mia piccola principessa entra in tutto il suo splendore "Vieni qui diavoletto" allargo le mie braccia e la coccolo sul mio petto "Amore ho paura" adoro quando mette la sua testa sul mio petto e si confessa con me, ultimamente mi piace molto quando mi rivela le sue paure per quanto riguarda la gravidanza "Piccola non devi avere paura, ci sarò io qui, sempre a sostenerti e a starti vicino sempre" Adoro quando diventa rossa quando le parlo, èla mia piccola principessa che si vergogna "Ti amo scemo" arrossisce sempre di più e si nasconde "Ti amo anche io piccola principessa" detto uesto la prendo in braccio e la porto a letto. Non chiudo comunque occhio, ho troppa ansia e decido che la mattina mi sarei fatto dare dei consigli a mio padre.



ABBY'S POV

Sono solo le nove quando mi sveglio e non sento Jenia che mi da il buongiorno. Oggi sarebbe andato a fare un aperitivo con la nazionale e questa sera mi porta a cena a Parigi. Lo vedo entrare con una valigia "Allora principessa io torno questa sera, fatti trovare pronta perchèè sai che non mi piace aspettare" detto questo mi da un bacio ed esce. Rimango a casa da sola perchè tutti sono a lavoro "Allora piccola peste che vogliamo fare?" parlo con la mia bambina accarezzandomi la pancia, sento scalciare "Bene, che serie tv sia" scoppio a ridere mentre prendo qualcosa da bere e mi stendo sul letto. Accendo Netflix e comincio "La casa de papel" una serie tv che ho sentito sempre gente che ne parlava bene quindi decdo di cominciarla. Due ore dopo mi ritrovo ad aver finito metà serie tv; però sono una mamma che oggi era da sola quindi sono giustificata. Decido di andare a fare una passeggiata per il centro della città. Mi paice molto Rannes è abbastanza piccola ma piena di negozi carini.

Ormai sono le quattro del pomeriggio, sto su Instagram e sto guradando le varie storie, una che mi colpisce: i ragazzi sono tutti ubriachi fradici e con loro ci sono delle ragazze che sono molto belle. Però dai Jenia non mi puo' tradire, ha promesso di rimanermi vicino per tutta la gravidanza e che sarebbe stato il padre più bravo del mondo. Continuo a scorrere le storie e me ne colpisce una di Kévin Le Roux; in questa storia c'è una ragazza che è molto vicina a Jenia. Cerco di mantenere la calma e di respirare. Sono le nove, Jenia dovrebbe essere qui da due ore e invece no, sono da sola sdraiata sul letto con il mio vestito elegante, l'avrò chiamato minimo 10 volte ma niente, non voleva rispondere allora gli lascio un messaggio scritto sul comodino "Spero solo che tu non abbia fatto cazzate sennò ritieniti morto" aspetto e aspetto finchè la porta non si apre. Non mi sari mai immaginata questo non da lui

Solo un allenamento| Jenia Grebennikov Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora