9 ~ Eri Tu? ~

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Nina

Sono tornata a casa dopo il mio turno e le cose non sono andate per il meglio. Non scorderò mai la faccia schifata di Blake nei miei confronti, gli ho mentito e la sua reazione è giusta.
Non mi ha più scritto e cercato ed è meglio così, sono una prostituta e non posso avere legami, se Antonio sapesse già quello che ho fatto credo che mi avrebbe punita dolorosamente.
" tesoro di va un toast?" mi chiede Lola mentre mi porge un piatto di ceramica con un toast fumante con la Nutella come piace a me. Annuisco e do un morso ma il mio stomaco non vuole saperne di tenere il cibo, così rimetto l'anima nel gabinetto.
" sei uno straccio tesoro. È una settimana che sei così... Io non riesco a vederti triste okay?"

 Io non riesco a vederti triste okay?"

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" Lo passerà... Come tutto"
" passerà si. Quello che dico sempre anche io. Ma sappiamo bene che non è così. Ho ordinato cinese. Passeremo un pomeriggio insieme io e te. Solo io e te... Vado a prendere i piatti. Fatti una bella doccia intanto" così salgo e levo tutti gli abiti e li metto nel bidone del bucato, apro l'acqua e mi lego i capelli in una coda per non bagnarli, mi metto sotto il soffione, mi lavo delicatamente con il bagnoschiuma. Poco dopo sono a tavola con Lo e per il film è venuto anche il suo ragazzo Zak, per fortuna Antonio non li ha ancora scoperti sennò sarà difficile. Ricordo bene la sera che Lola mi ha trovato in lacrime nella mia stanza, pensava che qualcuno mi avesse fatto male, tra le lacrime le ho spiegato cosa era successo.
Il pomeriggio vola e la sera sono di nuovo in pista, un bel sorriso e via.
Si avvicina una Porsche nera e mi avvicino per salire, quando vedo Blake alla guida. Indietreggio ma lui mi ferma e mi apre la portiera
" sali su dobbiamo parlare"
" di cosa dobbiamo parlare? Sto lavorando"
" quanto vuoi per due ore?"
" sono 600 sterline" apre il portafoglio e mi da il denaro necessario, così sono costretta a salire e mi porta presumo al suo appartamento.
Noto un forte odore di bagnoschiuma maschile e di fumo, le pareti sono di un grigio scuro cupo, c'è un camino dove arde la legna.
Si toglie la giacca e prende dal frigo una bottiglia di acqua tonica, io resto in piedi e fisso il muro con delle foto alle pareti di moltissimi anni fa quando la sua voce mi risveglia
" togliti la giacca" come se fossi un robot la levo e la poso sul divano, vedo che si avvicina e penso voglia urlarmi addosso invece mi prende il viso e mi fissa negli occhi, mando giù un groppo, mi era mancato così tanto.
Avvicina le labbra alle mie e io vorrei tanto poterlo baciare ma devo odiarlo se non voglio che Antonio gli faccia del male. Provo ad allontanarlo e giro il volto ma le sue labbra sono più veloci dei miei gesti e prendono le mie. Ogni volta che mi bacia è come se mi desse ossigeno, una nuova vita. Ci baciamo intensamente e la temperatura è salita notevolemente.

Gli tocco la cinta dei pantaloni ma vedo che mi prende la mano e la blocca " non posso Nina non posso" " non puoi cosa?" " non riesco a guardarti negli occhi

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Gli tocco la cinta dei pantaloni ma vedo che mi prende la mano e la blocca
" non posso Nina non posso"
" non puoi cosa?"
" non riesco a guardarti negli occhi. Non sei mia"
" sono una escort... Non potrò mai essere tua. È troppo pericoloso"
" fanculo il pericolo Nina! Io ogni giorno corro il pericolo e non posso immaginarti con altri uomini"
" nessuno ti chiede niente. Perché mi hai portata qui?"
" per parlare"
" di cosa vuoi parlare Blake eh? Di come sono diventata ciò?"
" no voglio sapere perché non mi hai detto la verità! Avrei cercato di capire!"  dice mettendosi una mano tra i capelli come per strapparli
" non avrei mai dovuto parlarti. Sono stata sciocca ad avvicinarmi a te. Ho provato ad evitarti e invece mi sei entrato dentro . Blake non posso vederti, solo per sesso se vuoi ma io non posso infrangere le regole e..."
" hai mai pensato a te stessa Nina? A ciò che vuoi assolutamente? "
" non è importante adesso. Senti tieniti i soldi e lasciami andare "
" ti ho pagata quindi resti. Qui "
" vuoi scopare? Ti accontento " mi avvicino per fare il solito lavoro quando lui mi dice una frase che mi sconvolge tantissimo nel profondo
" pagherei ogni sera se servisse a tenerti lontano da quegli uomini arrapati"
" non puoi farlo"
" io posso tutto... Tranquilla che non starai con me. Ti lascerò a casa tua. Io non voglio stare con te. Ora e mai" annuisco e mi siedo sul suo divano dove mi getta una coperta e un cuscino
" stanotte dormi qui. Da domani torni a casa tua" sbatte la porta e se ne va in stanza, io mi faccio piccola piccola e piango silenziosamente, con la speranza che la mia mente dimentichi per sempre quei bellissimi occhi.

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