42 ~ Fiocco... ~

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Nina

Sono agli ultimi giorni che mi separano dalla nascita di mio figlio o mia figlia. Non ho mai voluto sapere il sesso anche se ho dovuto lottare molto per poter fare delle visite ginecologiche perché Vladimir non voleva che io avessi questo bambino ma non so per quale motivo ha voluto poi esserci come se fosse lui il padre. Avrei voluto che ci fosse stato Blake con me e anche la mia migliore amica perché non avrei avuto persona migliore con cui stare in questi mesi anche il mio bambino avrebbe avuto una zia straordinaria.
Dopo l'aborto scampato, Ana e Vladimir mi hanno portato in Russia, per tutto il viaggio sono stata bendata con il timore che potessi ricordare la strada e tutto.. Come se fosse possibile!
Questa mattina ho dei dolori lancinanti, ho bevuto anche un the caldo con del limone ma niente, il dottore aveva detto che il mio bambino era sano e forte e credo che abbia ragione, ho un mini hulk dentro di me.
" Nina sicura che non hai le doglie?"
" no Ana tranquilla..."
" vuoi fare due passi in giardino?"
" sarebbe meraviglioso si..." mi alzo e appena metto piede nella serra una fitta più dolorosa mi fa piegare in due su me stessa e sento le cosce bagnarsi. Ana mi fa sedere su una sedia di ferro e poco dopo vengo portata nella mia stanza nervosa per il parto, il dottore entra con degli assistenti e vengo spogliata e attaccata a delle macchine per monitorare il bambino.
Mentre fisso il monitor sento pizzicare al braccio, mi hanno messo una flebo evidentemente per non farmi disidratare.
" okay Nina quando poi sarai dilatata potrai spingere okay?" annuisco e dopo qualche ora sento il bisogno di spingere, è doloroso tanto che ogni tanto urlo ma non mi interessa, spingo e spingo quando entra Vladimir e aspetta di vedere il bambino. Dopo quattro spinte viene accontentato perché un pianto squarcia la stanza. Gli tagliano il cordone ombelicale e viene avvolto in un asciugamano e messo sul mio petto
" è una femminuccia..." vedo che Vladimir è furioso, forse voleva un maschio ma non si sceglie, si avvicina e la prende in braccio e la guarda ma appena lei gli sbadiglia in faccia vedo che non la guarda più con odio
" scegli un nome forza" mi dice
" Isabel... Si" vedo che annuisce, apre il balcone della mia stanza e mostra la bambina alla folla come un trofeo
" è nata mia figlia Isabel! La mia erede! Tra 18 anni sarà promessa sposa di uno dei vostri figli!" mi si gela il sangue all'idea che finirà sposa di un'altro mafioso o comunque un matrimonio combinato, è la mia principessa non voglio che venga messa tra le grinfie del male.
" sistematela e poi portatela nella stanza padronale " tutti annuiscono e dopo avermi messo dei punti che poi si scioglieranno da soli rimango sola con Vladimir che mi fissa
" brava puttanella hai fatto una bellissima bambina... Mi hai dato una bella erede oppure una nuova carne da gustarmi... "
" no ti prego abbi pietà della bambina. Non è colpa sua se è venuta al mondo... Dimmi quello che vuoi e io lo farò" dico fissandolo
" ho intenzione di espandere i miei guadagni in tutta Europa e anche in America. Tu sei stata fin da subito un ottimo affare. Tuo padre è un potente politico, e in cambio della sua popolarità ti ha venduta a me. Carlos era solo un tramite mia cara non gli sei mai interessata. Ora tu sarai mia per sempre "
" io non potrò mai essere tua! "
" o stai alle mie regole e ti sposi con me e ti comporti da degna moglie... Oppure potrei dare la bambina via oppure darla in pasto ai nostri cani, sai è da un po' che non mangiano... "
" non dire altro... Accetto "
" vedrò di farti vivere al meglio mia puttanella. Davanti a tutti sarai la mia donna ma nella vita privata solo una troia. E la bambina la cresceró secondo le mie regole "
" non voglio che lei.. "
" zitta! Non hai voce in capitolo e preparati piccola, ho intenzione di sfondarti a dovere finché non mi darai un erede maschio. Ho bisogno di un successore e so che potrai darmi ciò che voglio... " sbatte la porta e resto lì in lacrime, io e Isabel avremo una vita d'inferno, vorrei solo che lei non fosse nata in questo ambiente. Appena recupero le forze vengo portata dove c'è mia figlia nella culla, la prendo in braccio e vedo che ha i miei capelli e gli occhi pece come il mio Blake, tutto ciò renderà più difficile perché ogni volta che la vedrò mi ricorderà ogni giorno il mio unico e grande amore, quando stavo tra le sue braccia e mi perdevo in quelle due grandi pozze.
Vedo che inizia a piangere così mi siedo sul bordo del letto e scosto la camicia da notte e le porto il viso vicino e poco dopo si attacca, piano piano mangia, è così strano pensare che fino a stamattina era dentro di me e ora è qui tra le mie braccia. Quando si addormenta la rimetto nella culla e la copro col lenzuolino e provo a dormire nonostante la paura per il futuro di mia figlia.

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