39 ~ Ricordare ~

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Blake

Sono sul divano a bere qualcosa di bello forte, non sono stato bene ultimamente e sono peggiorato quando ho scoperto che Nina era tutta una farsa, una montatura per ingannarmi. Se non fosse stato per la mia migliore amica Tamara non avrei mai scoperto questa verità.
Da allora ho chiuso i ponti con mia madre, con James e tutti. Vivo con Tamara nella sua nuova casa fuori città e mi sto innamorando di lei.
Ho scoperto che è vero che Nina era una escort e che ci andavo a letto ma non sapevo che lei stesse con me perché collaborava con il mio acerrimo nemico Carlos.
" ehi tesoro devi prendere le medicine però" Tamara me le porge con un bicchiere di acqua e un tovagliolo, è davvero sexy in costume da bagno, ha la fortuna di avere una casa con una mega piscina e fare feste gigantesche
" grazie..." dico mandando giù tutto e facendola stendere vicino a me
" non dovresti bere così tanto. Ti basto io no?" annuisco ma bere e fumare sono il mio tutto ultimamente
" dai ci penso io a farti stare meglio. Sarò il tuo alcool e la tua sigaretta" mi toglie la cinta dei pantaloni e mi fa un bel pompino, è brava indubbiamente ma Nina non so lo rendeva speciale, devo dimenticare quella sgualdrina.
La faccio alzare e la bacio con passione per poi andare nella mia camera da letto e farla mia, le strappo di dosso il costume da bagno ed entro in lei con un colpo secco, mi muovo dentro di lei violentemente tanto che la sento gemere di dolore ogni tanto, la prendo e la faccio mettere a carponi per prenderla dietro ma quando provo ad entrare in lei vedo che faccio fatica così capisco che è vergine. Bagno un dito e lo passo sulla sua fessura, lentamente entro e lo muovo per farla abituare, quando vedo è quasi pronta metto il mio pene sulla sua entrata ed entro in lei, le esce un gemito di dolore ma mentre mi muovo dentro di lei con una mano la stimolo ed entro in lei con le dita, poco dopo raggiungiamo il piacere e cadiamo sul letto abbracciati ed esausti. Gattona verso di me e si appoggia al petto disegnando dei piccoli cerchi
" allora ne è valsa la pena?" mi chiede mentre mi morde il collo
" Mhm molto si..."
" io devo andare a lavorare ora. Tu... Vai a fare qualche gara stasera o?"
" Sisi adesso mi preparo e vado a fare un giro in moto e poi ci vediamo stasera al chiosco vicino alla pista okay? " così prende la sua roba e va fuori dalla stanza per poi uscire di casa. Io metto una canotta grigio topo, un bermuda e un paio di scarpe da tennis, il resto lo metterò poi al mio camerino. Prendo la moto e guido verso le colline fino al lago dove andavo da piccolo in vacanza.
Metto giù il cavalletto e mi siedo su un tronco a fissare l'acqua, c'è un papà che tira con il figlio dei sassi nel lago ma non riesce, sorrido alla scena perché anche mio padre so che fece così con me. Il papà si allontana un secondo per andare a rispondere al telefono e il bambino dai capelli biondi e le guance paffute mi si avvicina con dei sassolini e mi chiede di aiutarlo, appena li prendo in mano una violenta fitta mi colpisce la testa tanto che barcollo

" Blake non riesco"
" dai vieni qui scema ti insegno" dopo diversi tiri a vuoto vedo che ci riesce ed esulta come una bambina, mi fa la linguaccia e scappa ma in poco dopo la raggiungo e la prendo tra le braccia, ha iniziato a piovere a dirotto ma nessuno di noi osa muoversi
" andiamo sotto quella quercia" così corriamo e aspettiamo che il temporale passi, le sorrido e avvicino le labbra alle sue, le cingo la vita e sento il suo respiro aumentare e poi poso le sue labbra sulle mie, ci scambiamo un bacio appassionato che vorrei non finisse mai, una boccata d'ossigeno.

" ragazzo la porto all'ospedale ha bisogno di vedere un medico" mi risveglio da questo stato di trance e corro alla moto, piombo a casa della sua migliore amica, busso e quando mi aprono la porta vedo uno Zak con uno sguardo cattivo, sento dei singhiozzi e vedo Lola e miranda che si abbracciano e James che tiene tra le braccia Oliver mio nipote, quel bambino che per due mesi non ho mai voluto vedere.
" non sei il benvenuto sparisci da casa mia" tuona arrabbiato ma Lola si avvicina e mi invita ad entrare, mi siedo e finalmente posso dirlo
" so chi è Nina" ma non reagiscono e una brutta sensazione cresce dentro di me.

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