15 ~ Fuggiamo? ~

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Blake

Io e Nina siamo sdraiati sul mio letto avvolti da un lenzuolo che copre i nostri corpi nudi e sudati.
Le faccio delle carezze sulle braccia mentre riposa accoccolata al mio petto, sentire il suo cuore battere e il suo respiro così tranquillo mi riempiono di gioia. Vuole apparire più grande e imbattibile ma in realtà è così piccola e fragile, un uccellino che deve spiccare il volo. Da quando lho incontrata ho capito che di lei potevo fidarmi e che mi aveva stregato.
Penso a come poterla aiutare a fuggire da questo mondo ma non saprei come fare, il suo pappone è un uomo molto severo e astuto a quanto pare quindi devo giocarmi bene le mie carte. Per ora la prenoteró o la verrò a prendere ogni giorno, non voglio che nessuno sfiori questo bellissimo corpo. La sento muoversi contro il mio petto e poco dopo i suoi occhioni verdi si specchiano nei miei. Vedo che cerca di coprirsi ma è inutile, la mia mente ha registrato ogni singolo particolare di lei.
" oddio che ore sono? Ho dormito troppo? " mi chiede preoccupata
" è quasi ora di cena. Ti va se cucino un po' di carne? Faccio una corsa al supermercato qui vicino" annuisce e la vedo che è a disagio, penso si sia pentita per ciò che abbiamo fatto qualche ora prima, ma i miei dubbi svaniscono quando mi fa un timido sorriso e annuisce
" se vuoi farti una doccia il bagno è dietro quella porta. Faccio veloce" mi sporgo per darle un bacio veloce ma appena poso le labbra sulle sue vorrei non staccarmi più, sono una droga le sue labbra rosee e a forma di cuore.
" Blake devi andare su" mi stacco controvoglia e vado a prendere il necessario per la cena

Nina

Appena esce di casa, mi alzo e raccolgo l'intimo e i vestiti sparsi per la stanza, vado verso il bagno e apro l'acqua della doccia piuttosto calda, mi lego i capelli con l'elastico che porto al polso e mi vedo bello specchio. Per una volta non ho schifo di quello che ho fatto poche ore prima, non credo fosse sesso ma qualcosa che ancora non ha un nome.
Noto sul petto dei succhiotti, dovrò coprirli poi con del correttore e dello spray fissante, se Antonio li beccasse sarebbe la fine per me, anzi per noi.
Prendo del bagnoschiuma e mi insapono, mentre mi lavo penso alle mani di Blake di quando siamo stati insieme, mi ha trattato benissimo come se fosse la mia prima volta

Il nostro bacio si è fatto più intenso tanto che voglio di più, gli occhi di balle ardono di passione e poco dopo sento un rigonfiamento nei suoi pantaloni.
" se vuoi aspetto"
" no Blake ti voglio" così poco dopo mi mette al centro del letto senza smettere di baciarmi e farmi carezze
" la tua prima volta come è stata?"
" per soldi. Molto dolorosa. Non me la sono goduta. Perché proprio adesso sta domanda?"
" perché avrei voluto essere io il primo. Permettimi di regalarti la prima volta che meriti. Permettimi di  cancellare tutto questo schifo " calde lacrime scendono dai miei occhi che vengono fermate dai baci di Blake, annusico e lo bacio con foga, le sue mani vagano per il mio corpo, mi leva delicatamente il reggiseno e poco dopo prende d'assalto il mio seno, uno per uno portandomi quasi al limite. Poco dopo anche le mie mutandine finiscono sul pavimento e il mio sesso diventa gioco della sua bocca, mi porta al limite e vengo nella sua bocca urlando il suo nome. Poco dopo porta il suo pene alla mia fessura che lo accoglie subito, ci muoviamo il sincronia, mi posa dei baci dietro l'orecchio e gli tiro i capelli provocandogli dei gemiti. Quando arriviamo al culmine finalmente mi sento appagata, felice, non ho dovuto fingere alcun orgasmo
" come sarebbe stata piccola?"
" una prima volta perfetta"

Quando esco dalla doccia mi vesto velocemente e vado verso la cucina dove trovo Blake a petto nudo con un grembiule da cucina nero, mi siedo sul bancone e lo fisso mentre cucina
" che profumino"
" ho preso delle costine d'agnello e delle braciole. Ti vanno bene dei cetrioli col pomodoro?" annusico e poco dopo serve il tutto in due piatti e mangiamo tranquilli, parlando delle sue doti culinarie che non sono affatto male.
" senti... Pensavo che magari potremmo cambiare vita io e te"
" cosa stai dicendo?"
" senti potremmo andare a vivere in un'altro paese e rifarci due vite"
" non posso abbandonare Lola. Tantomeno te tua madre"
" non so come tirarti fuori da questa merda di situazione..."
" ci penseremo okay? Hai preso per caso un dolce? Ho voglia di cioccolato" si alza e va verso la busta, ma vedo che non prende niente, mi si avvicina e mi sussurra
" pensavo che tu potessi essere il mio dessert" sento del calore nel basso ventre e poco dopo rieccoci nel letto dove poco prima gli ho donato il mio cuore.

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