Un bacio veloce

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La corsa per le scale, le valigie, il bacio veloce sulla guancia di mia madre, il passaporto ed io che finalmente mi butto sul sedile dell'aereo contrassegnato dal numero 38, si è il mio posto.
Chiudo gli occhi.
Ci sono.
Non so bene se ne varrà la pena, ma tanto vale tentare, ho appena compiuto 18 anni d'altronde, se non faccio qualche pazzia adesso, non la farò mai più .
È solo un'ora di viaggio, da Malta a Roma, e sono sicura che non farò neanche in tempo ad accorgermene che già sarò arrivata, mi caccio le cuffiette nelle orecchie e sospiro poi
mando un ultimo messaggio alla mia famiglia, prima che l'aereo decolli.
Metto il telefono in modalità aereo, schiaccio play e mi immergo nel mio mondo.
Passo tutto il viaggio ad ascoltare la musica delle mie playlist infinite, come avevo previsto non mi accorgo neanche del tempo che passa ed in un lampo sono già arrivata.
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Il volo in ritardo, le valigie che non arrivano e io che inciampo nei miei stessi piedi e per un pelo non rompo lo schermo del telefono.
La mia esperienza qui a Roma non poteva iniziare peggio, sono quasi le tre quando vedo finalmente passare sul nastro trasportatore le mie due mega valigie, riempite solo dello stretto necessario che, ovviamente, comprende tutto il mio armadio, una decina di libri, alcuni dei miei porta fortuna, tutti i miei prodotti per viso e capelli, un bel po di scarpe e almeno nove pacchetti delle mie caramelle preferite.
Anche se non dovessi passare e entrare nel programma mi fermerò lo stesso qualche settimana a Roma,ed è per questo che ho portato così tanta roba ma sinceramente, spero di rimanere qui per molto più tempo di un paio di settimane...
Domani alle 14 dovrò presentarmi agli studi di Amici, questo strano programma che credo mi possa veramente aiutare a realizzare il mio sogno, non sarà difficile trovarli perché l'hotel convenzionato è esattamente di fronte, almeno non rischierò di arrivare in ritardo come mio solito, penso, mentre spalanco la valigia e inizio a sistemare la mia roba.
Ho iniziato a suonare il piano da piccolissima, sono una di quelle che suda, lavora sodo e si impegna tantissimo per raggiungere i suoi obbiettivi, già a cinque anni sapevo cosa avrei voluto fare da grande, mi immaginavo su palchi imponenti, accanto a grandi artisti a far emozionare le persone con la mia musica come mi emoziono io quando suono o canto qualcosa ...
Questo programma potrebbe essere la mia occasione e farò di tutto per non perdere questo treno che nella vita, si sa, passa una volta sola..
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La sera non esco, non conosco ancora nessuno e di sicuro non mi metto a girare in una città in cui sono stata non più di un paio di volte nella vita tutta sola.
Decido piuttosto di rilassarmi un po' e di prepararmi anche emotivamente per domani; tutto questo mi sembra così strano, non avrei mai pensato di fare qualcosa del genere, eppure eccomi qua e anche se dovesse andare male questa rimarrà comunque una grande esperienza ... non posso negare che mi sentirei, però, molto abbattuta; all'improvviso mi si stinge lo stomaco: l'ansia inizia a farsi sentire e dopo aver cenato, decido di buttarmi sul letto e ancora stanca dal viaggio di oggi e dalla pressione che ha comportato, persa fra i miei mille pensieri, mi addormento.

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