insucurezza

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Torno in sala relax saltellando come una bambina, sono felice e non voglio nasconderlo.
Sono felice; felice perché sento il mio sogno sempre più vicino, il sogno per il quale ho sudato fin da quando avevo 5 anni e, a casa mia, seduta sullo sgabello davanti al pianoforte iniziava la mia passione per la musica: mi esibivo davanti ai miei genitori schiacciando tasti a caso e producendo sinfonie stonate, poi mi giravo e attendevo l'applauso...
Non riesco a immaginarmi a fare nessun mestiere se non la cantante, mi riesco a vedere solo su un palco davanti a tante persone a portare la mia musica, a portare me stessa e le mie emozioni...

Mi sdraio accanto a Biondo su uno dei pouf nella stanza
"A cosa dobbiamo questo sorriso"
Mi chiede ridendo
"Sono felice"
Dico ricordando i complimenti di Di Francesco, Biondo scuote la testa ridendo e poi si appoggia con la schiena al muro dietro di noi.

La mattinata è passata in fretta ed ora mi ritrovo a pranzare con Orion che, raccontandomi alcune delle sue esperienze più divertenti mi sta facendo morire dalle risate
" oppure quella volta, stavo preparando una coreografia con una ballerina e durante un passo sono scivolato e sono caduto per terra, solo che per cercare di non cadere mi sono aggrappato a lei e l'ho tirata giù con me"
Rido euforica mentre mi mima la scena
"Non mi parla più da quel giorno"
Conclude Orion con le lacrime agli occhi ...

Dopo pranzo rimango seduta al lungo tavolo rosso con Biondo
"Ma alla fine non l'hai pubblicato quel video vero ?"
Gli chiedo ricordando quando, ieri sera, mi aveva inquadrato con il suo telefono
"What are you looking for Emma?"
Mi aveva detto puntandomi la fotocamera in faccia mentre io ero intenta a stalkerare una mia vecchia amica su Instagram; avevo risposto aggrottando le sopracciglia senza capire cosa stesse facendo
"Certo che l'ho messo"
risponde sorridendo
Roteo gli occhi e prima di potermi lamentare (avrò avuto di sicuro una faccia da ebete in quel momento) vengo preceduta dall' arrivo di Einar che, prendendomi per un braccio mi avvisa dell' incontro richiesto da Rudy Zerbi con la squadra.

Entro nella sala prove preceduta da Matteo e seguita da tutti gli altri, mi posiziono con le spalle al muro e aspetto l'arrivo dell'insegnante, che, solo pochi minuti dopo entra e ci si posiziona di fronte ...
Le parole escono veloci dalla sua bocca seguite dall'annuire di alcuni miei compagni e, fortunatamente, ecco solo qualche secondo dopo provenire dai miei auricolari la tradizione istantanea in inglese di tutto quello che viene detto
"Voglio prepararvi anche a quello che dovrete affrontare fuori, vi confronterete con la discografia, con le vostre scelte...
Il confronto è un modo di esprimere un giudizio su se stessi e su gli altri"

Dove vuoi arrivare mr. Zerbi ?
Penso immaginando che lezione strana possa preannunciare questa frase

"È fondamentale per crescere ogni giorno e per migliorare ... esprimere un giudizio, confrontarvi, non è una cosa negativa"
L'insegnante ci spiega cosa vuole fare con noi oggi: una lezione sul confronto dove lui, non dirà nulla e saremo noi a giudicarci a vicenda esibendoci uno alla volta davanti a tutta la squadra...

Inizia Einar, poi Carmen; per ora sembrerebbe utile questo lavoro: un ragazzo canta e gli altri gli danno dei consigli; Rudy mi interpella dopo l'esibizione della mia compagna

"Penso che potrebbe dare di più, con il suo corpo forse"

Dico in inglese, sperando che non la prenda male; ecco io la trovo bravissima ma se mi chiedono di darle un consiglio, lo faccio.

Dopo quello di Mose è il mio turno, mi scrocchio le dita prima di posarle sul primo tasto del piano per iniziare a suonare "fast car"

"A chi non è piaciuta alzi la mano"
Dice Rudy al termine della canzone, mi sorprendo nel non vedere nessun braccio alzato e nel sentire Mose predere la parola convinto
"Quando canta con il pianoforte sento la sua natura invece con una base sotto non mi arriva tanto"

Rimango seduta davanti al piano non consapevole che sto per ascoltare la frase di Rudy che sarà la causa del mio passare tutta la serata, una volta tornata in albergo, sul letto a piangere
"C'è qualcun altro di voi che crede che Emma non abbia una personalità artistica ben definita?"
Carmen prede subito la parola
Non mi offendo, è il suo pensiero e custodisco questo consiglio
"Chi investirebbe sul futuro di Emma"
Eccola: "la famosa frase "
Mose scuote la testa, gli altri abbassano lo sguardo, vedo solo un dito alzarsi, dietro ai riccioli di Yaser, quello di Einar

"Solo Einar"
Dice Rudy mentre mi fa segno di tornare accanto agli altri
"Solo Einar, solo Einar"
Questa frase mi rimbomba nella testa
"Solo Einar "
Non tanto perché sia stato  SOLO lui ad alzare le mano ma forse perché questa lezione é stata un po' la goccia per far traboccare il vaso, da quando sono entrata mi sono sentita pugnalata alle spalle da tutti i cantanti escludendo forse, solo Einar, Biondo e Luca...

Tutte le parole dette su di me, le risatine, le occhiate e ora anche questo, un giudizio che però, mi fa sentire come se fossi tornata indietro, come se avessi perso tutti i passi in avanti fatti da dicembre e proprio oggi che mi sembrava di essermi avvicinata di poco poco poco al mio grande sogno adesso mi sembra di essere come caduta, e cadendo si sa, ci si fa male, tanto male, e questa goccia oggi non ha fatto solo traboccare il vaso delle mie insicurezze ma anche i miei occhi che ora, colmi di lacrime non riescono più a trattenerle ...

Spazio autrice
Scusate per l'assenza ma a scuola è davvero un periodo difficile ho più di 2 verifiche ogni giorno ... perdonatemi spero vi piaccia

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