Pizza e lezioni di italiano

1.8K 91 0
                                    

Una volta spalancata la porta mi trovo faccia a faccia con due ragazzi.
Uno è bassino, con i capelli grigi, mi guarda sorridendo e poi si avvicina; l'altro biondissimo dai tratti definiti si limita a lanciarmi uno sguardo e a tornare, con indifferenza, a leggere il foglio che ha in mano.
Adesso mi stanno fissando tutti, saluto con la mano come una scema e sorrido mentre mi chiudo la porta alle spalle. Un gruppo di ragazzi mi si avvicina e inizia a presentarsi, sono un po' spaesata ma il loro benvenuto è piuttosto caloroso; il primo ragazzo a stringermi la mano è Einar, ed è anche l'unico di cui ricordo il nome, si perché dopo di lui, una valanga di nomi mi ha travolta così velocemente che non facevo in tempo a sentirne uno che già me ne dicevano un altro.
"Parli italiano"
Mi chiede uno strano ragazzo con i capelli ricci mentre si presenta
"Un po' si "
Gli rispondo mentre mi giro verso qualcun altro che adesso mi sta stringendo la mano e mi da il benvenuto...
Piano piano si presentano tutti, anche le ragazze che, inizialmente, erano rimaste in disparte.
Einar mi inviata a sedermi con lui ed altri ragazzi e insieme mi iniziano a fare una raffica di domande, alcune in italiano ed altre in un inglese abbastanza discutibile, qualcuno cerca di farmi ridere con delle battute, altri si complimentano con me per come ho cantato.
Dopo qualche minuto entrano in sala alcuni ragazzi con la tuta bordeaux che capisco essere ballerini, mi stringono la mano senza neanche guardarmi in faccia e poi si raggruppano tutti in un angolo e iniziano a parlare fra loro .
"Ho conosciuto tutti ?"
Chiedo ad Einar una volta che ho finito di stringere mani e di sorridere a volti sconosciuti
"Eh si tutti, tranne Biondo"
Dice ridendo il ragazzo dagli occhi chiari, e ancora con un grande sorriso in volto si sporge verso i camerini.
Seguo il suo sguardo e vedo il ragazzo dai tratti definiti sbucare da una porta cantando qualcosa
"Sempre il solito"
Commenta Einar scuotendo la testa dopo essersi rigirato verso di me .
Io faccio spallucce e continuo a rispondere a domande su domane fino a quando non è ora di andare a lezione .

Dopo la lezione torniamo tutti in sala relax e ci cambiamo prima di tornare in albergo, io sono una delle prime ad essere pronta e aspetto che qualcuno esca dai camerini per incamminarmi con lui.
A sbucare sono Luca, un ragazzo castano dal
Sorriso amichevole del quale sono riuscita a memorizzare il nome dopo circa 50 volte che me lo ha ripetuto ed Einar
" mi dovete aiutare con l'italiano"
Dico cercando di attaccare bottone
" sono assunto come traduttore personale ?"
Mi chiede Luca ridendo
"Meglio lui che io, in inglese sono una frana "
Aggiunge Einar
"Posso venire con voi in albergo ?"
"Certo"
Risponde Einar sorridendo
"Anzi, stasera ti andrebbe di venire con noi a cenare, pizza e lezioni di italiano"
"Mi piacerebbe davvero, però devo portare tutto nella mia nuova stanza e conoscere le mie nuove compagne, non saprei ..."
"È vero adesso devi chiedere in reception con chi sei in stanza, io sono con Mose e Filippo"
Dice con tono seccato Einar indicando con la testa due ragazzi alla nostra sinistra . Poi aggiunge
"Forza andiamo, prima arriviamo, prima porti tutte le tue cose nell'altra stanza e prima andiamo a mangiarci una pizza"
Mi sto quasi convincendo ad andare con loro quando mi sento sento prendere da dietro il braccio destro
" fermi, dobbiamo aspettare Biondo, ma quanto ci mette!"
Dice Luca roteando gli occhi
"È il mio compagno di stanza, può sembrare un po' spocchioso ma è davvero simpatico"
Aggiunge poi rivolgendosi a me
Simpatico ? Ma se è l'unico che non si è neanche presentato
Alzo il sopracciglio e mi giro verso einar con sguardo interrogativo, poi mi volto nuovamente verso la porta dei camerini maschili, ed eccolo uscire con le cuffie nelle orecchie.

Modalità aereoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora