Valigie

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Eccomi finalmente tornata dopo una Lunga assenza, prima di leggere il capitolo vi consiglio di rileggere gli ultimi: sono cambiate alcune cose; forse non le noterete nemmeno ma meglio avvisarvi ...

Lauren si siede sulla valigia ed io cerco di chiuderla tirando la cerniera con tutta la forza che ho in corpo
« Ok ci siamo quasi, ci siamo »
La spessa cerniera grigia che contorna tutto il mio bagaglio non ha proprio intenzione di muoversi; orami é da una decina di minuti che tentiamo in ogni modo di chiudere questa valigia, mettendoci in posizioni strane, togliendo vestiti dall'interno e schiacciando il contenuto
« Emma ma cosa cavolo ci hai messo dentro »
Mi dice Lauren con tono lamentoso
« Non capisco, all'andata non ho avuto problemi a chiuderla »
Le rispondo mentre scuoto la mano dolorante che per tutta forza che sto impiegando mi é diventata tutta rossa
« Ok vado a chiamare i rinforzi »
Dice Lauren alzandosi dal letto, e dirigendosi verso la porta; qualche minuto dopo ecco spuntare nuovamente i suoi ricci castani accompagnati dal biondissimo ciuffo di Simone e dalla chioma perfetta e pettinata di Einar
« Qual'é il problema ? »
Dice quest' ultimo guardandosi intorno
Io e Lauren indichiamo la valigia con il dito; già pronte ad ascoltare le risate e le prese in giro dei due ragazzi meravigliati del fatto che ...
"Capisco tutto, ma neanche una cerniera riuscite a chiudere"
ecco, infatti i commenti non tardano ad arrivare ma quando un minuto dopo einar si  zittisce non riuscendo, effettivamente, neanche lui nella "grande impresa" siamo io e Lauren a ridere...
Non so come mi ritrovo seduta con la mia compagna di stanza sul grande bagaglio a guardare i due che si dimenano cercando in tutti i modi di chiuderlo, Biondo tira una cerniera, Einar l'altra ed ecco che finalmente, dopo ripetuti sforzi la mia valigia é perfettamente chiusa e pronta per essere imbarcata nella stiva dell'aereo .
Io e Lauren applaudiamo
« Che grande impresa di forza »
Dice lei fra una risata e l'altra
« Ma se senza di noi sareste ancora qui a disperarvi senza ottenere risultati, dopo tutti questi sforzi ci dovete un pranzo »
Replica Biondo buttandosi sul mio letto
«Si, si può fare, io e Emma abbiamo il pullman alle 14 per andare in aeroporto, possiamo mangiarci una pizza a mezzo giorno»
Propone Lauren
«O del sushi»
Aggiungo io che non mangio il mio cibo preferito da troppo tempo ormai
Biondo si volta di scatto verso di me
"Si, sushi»
«Se volete mangiare quello schifo crudo andate da soli, con me pizza o hamburger»
Lauren chiude anche la sua valigia e ci rivolge un sorriso
"Quindi?"
Dice poi con i pugni ben chiusi sopra le anche
"E pizza sia"

Sto per tornare a Malta, anche se ho sentito la mia famiglia per telefono tutti i giorni  e anche se sono solo 2 settimane che sono a Roma sento davvero la mancanza di casa, dell'aria fresca della mia piccola città, della mia cagnolina Pearl, del mio fratellino Kurt; chiamo mia madre per dirle che tutto è pronto:
"Valigie fatte, biglietto preso, tutto in odine, vado a mangiare qualcosa con i miei compagni e poi in aeroporto"
lei chiude la chiamata con un tono più entusiasta del solito, evidentemente anche lei è impaziente  di rivedermi, come lo sono io di riabbracciarla...

"Emma muoviti"
Lauren mi chiama da corridoio mentre mi passo un leggero ed ultimo strato di mascara sulle ciglia
"Eccomi, eccomi"
Ho lasciato i capelli sciolti, solo due ciocche legate in treccine dietro alla testa, il solito maglioncino, i jeans e le air force bianche: per il viaggio voglio essere il più comoda possibile; afferrò il telefono, la giacca e esco dalla stanza chiudendomi la porta alle spalle.
Arrivate nella hall ad aspettarci c'è Biondo che vaga per la home di Instagram lasciando qua e là qualche like ad alcune fanpage che lo taggano nei post
"Andiamo ?"
Dice lauren tirandolo su per il braccio
"Andiamo, Einar non può venire: va a pranzare con Valentina"
Io e Lauren annuiamo e ci dirigiamo verso l'uscita seguite da Simone.

Il tempo per me si ferma quando, parlando dei miei compagni di squadra Biondo, non so se per rassicurarmi o per altro mi posa un braccio sulle spalle, mi stringe per un secondo a se e si stacca, subito dopo.
Dovrei sentirmi in imbarazzo eppure non è così, mi sento stranamente bene, a mio agio, protetta...
Guardo Simone 
"Uno sguardo vale più di mille parole"
Mi diceva sempre mia madre, ed ha proprio ragione; i nostri occhi rimangono appiccicati, intenti a fissarsi, osservarsi e perdersi gli uni negli altri per qualche secondo, sento nascermi una strana sensazione nello stomaco, Biondo solleva il lato destro del suo labbro superiore in un sorriso.
cosa mi sta succedendo ?

Un pranzo tranquillo: chiacchiere, pizza e coca cola, qualche battuta di Lauren, un aneddoto di Biondo e io che non ho mai riso così tanto e così sinceramente in diciotto anni di vita; nella hall dell'albergo, mentre saluto tutti i miei compagni prima di salire sul pullman diretto all'aeroporto provo, per un millesimo di secondo, una strana voglia di rimanere ancora un po' lì con loro. Nonostante tutto: la differenza con la lingua, il mio carattere un po' strano, e tutto il resto con alcuni di loro sono nati dei rapporto speciali e quasi quasi, mi dispiace anche di dover partire
"Ci vediamo fra 2 settimane "
Mi dice Luca salutandomi con due baci e un abbraccio, roteando gli occhi mentre si l'amente pretendendo più giorni di vacanza; un abbraccio con Einar, due baci a Nicole, un cenno di testa per Claudia, e un saluto con la mano per tutti gli altri
"Emma!"
Orion mi prende per le spalle e mi gira verso di lui
« Tieni questo è un pensiero per te, aprilo solo a Natale mi raccomando»
Il ragazzo mi sta porgendo un piccolo pacchetto ricoperto da carta rossa piena di brillantini dorati
«Ma, tu non dovevi, io, ecco, non ho»
«Non preoccuparti, non voglio nulla, ora devo andare, buon natale»
Il ballerino spagnolo si allontana senza neanche darmi il tempo di salutarlo e mi lascia così, davanti all'ingresso del Oc hotel con in mano questo piccolo regalo che per me rappresenta, però, un gesto molto più grande ...

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