I'm shy

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Ho passato il Natale a casa, ho rivisto tutti miei parenti, ho trascorso del tempo con la mia migliore amica, ho comprato un bel regalo per il mio fratellino Kurt, sono andata a sciare con mio padre, ho trascorso capodanno con la mia vecchia compagnia, sono andata a trovare i miei nonni, ho passato una giornata di  shopping sfrenato con mia madre... ho fatto di tutto in queste due settimane di vacanze, ho fatto di tutto sapendo che oggi patirò per ritornare a Roma, ho fatto di tutto perché, invece, questa volta, prima che io torni di nuovo a Malta passeranno più di 2 settimane.
Continuerò a sentire i miei per telefono tutti i giorni, come già facevo, la voce di mia mamma riesce sempre a tranquillizzarmi, a confortarmi, quella di mio papà a tirarmi su il morale e a riempirmi di grinta, e quella di Kurt a farmi divertire, nessuno mi fa ridere come lui...
Do un' ultima carezza alla mia Pearl, la mia cagnolina prima di uscire di nuovo dalla porta della mia stanza qui a Malta e entrare in quella della camera d'albergo a Roma, dai un po' sono felice: rivedrò Lauren, Biondo, Luca e Orion, Einar, Nicole; riprenderò a fare lezione e ...
"Emma dobbiamo andare, scendi"
"Arrivo mami"
Attacco la spilla regalatami da Orion sullo zaino, la scritta che c'è sopra è in spagnolo e io non l'ho mai studiato: digito le parole sulla tastiera del traduttore

"Por la calle de despues se va á la casa de nunca"

"Per la strada del poi si va alla casa del mai"

Sorrido, esco dalla mia stanza con lo zaino in spalla; mai rimandare se puoi fare qualcosa ora, falla ora, vivila intensamente e fino in fondo, Orion ci ha preso in pieno, forse mi ha capita più di quanto riesca a capirmi io ...

Durante queste vacanze non mi sono sentita praticamente con nessuno, Lauren è dall'altra parte del mondo e ci potevamo scrivere solo qualche volta, su Instagram, ma facevo sempre fatica a ritrovare la sua chat fra tutte le richieste di messaggi e i mille direct che avevo con alcune fan davvero carine.
Con Luca ci siamo fatti solo gli auguri per Natale e  l'anno  nuovo, con Einar neanche quelli come con tutti gli altri ragazzi di amici, escluso Biondo che, un ora dopo esserci salutati mi aveva mandato una faccina su whatsapp; io non mi ricordavo neanche che ci fossimo mai scambiati il numero, ma alla fine gli ho risposto e per tutte le vacanze ci siamo scritti quasi tutti i giorni.
Lui mi mandava messaggi del tipo
"Allora non hai ancora mangiato una pizza a Malta come quella mangiata qui eh ?"
E io non potevo rispondere con nulla se non con un si  perché la pizza vera è italiana e quella ordinata quel venerdì sera, quando ancora non ci sopportavamo a vicenda, credo, e ancora fra noi non era nata nessuna amicizia è stata la più buona che io abbia mai mangiato.

L'ora di volo passa davvero velocemente, sento ancora sulla fronte il contatto con  le morbide labbra di mia madre che,m mi aveva salutato con un abbraccio e un bacio
"Già mi manchi"
Le scrivo appena colgo qualche tacca di segnale appena atterrata a Roma, poi raduno tutte le mie cose e mi preparo per scendere mettendomi in coda fra i tanti passeggeri in attesa di uscire dall'aereo.

" 50 € mi è venuto a costare, 50 € mamma, per portarmi dall'aeroporto all'hotel"
Sbuffo mentre trascino la valigia e mi dirigo verso le porte in vetro del albergo
"Potevi predere i mezzi"
"Lo so ma non potevo prendere il pullman ci avrei messo un eternità e mi sarei persa di sicuro"
Attacco il telefono ancora arrabbiata di aver speso così tanto soldi per uno stupido taxi.
« La prossima volta dimmelo che ti vengo a prendere io »
Qualcuno mi posa una mano sulla spalla, ma cosa dico qualcuno, la voce l'ho riconosciuta da subito
« Biondo !»
Abbraccio il ragazzo velocemente, senza imbarazzo, consapevole che tutti i messaggi che ci siamo inviato durante queste vacanze hanno solo rafforzato il nostro rapporto di amicizia, ormai lo siamo davvero, due amici ...
« Emmina»
Mi dice stritolandmi le guance come faceva sempre mia Nonna
« come stai? »
«  io tutto bene tu ? Che hai fatto durante queste vacanze? »
« ah Io utto limpido, sono stato con la mia wave »
Alzo un sopracciglio
« sei stato con la tua onda ? »
Dico ridendo traducendo wave che in inglese significa onda
« si è come ci chimiamo io e il mio gruppo di amici »
Lo guardò incuriosita
« Dai, vaimo, Brian, gli hai conosciuti alla festa »
A interrompere il nostro discorso é Lauren che appena entrata nella hall ci corre incontro e ci stringe in un abbraccio
« Sandwich »
Dice rafforzando la presa
Si effettivamente sembriamo un panino, io mi sento come la carne schiacciata fra le due fette di pane e fidatevi non è una bella sensazione; é una cosa carina si ma non più quando inizia a mancarti l'aria
« Ok Lauren ci possiamo anche staccare »
Dico cercando di rompere questo abbraccio  affettuoso ma nel vero senso della parola soffocante.

A cena ci ritroviamo e salutiamo  tutti e devo dire che non mi sento per niente la nuova arrivata come prima, é diverso, mi sento parte del gruppo, é un buon segno perché se non dovrò più preoccuparmi per gli altri ragazzi riuscirò a concentrarmi al massimo sulla musica, domani si ricomincia e io voglio partire al massimo ...
Passo la serata in camera a finire di svuotare la valigia, ad ascoltare Lauren raccontarmi le sue vacanze in ogni minimo dettaglio e a cantare con lei mentre piego i vestiti nell'armadio; mi addormento sentendo ancora il bacio di mia madre sulla fronte, una sua carezza e la sua voce che mi da la buonanotte.

« Emma hai visto le mie adidas nere non le riesco a trovare »
Vi sveglio con la voce di Lauren, che mi chiama ripetutamente mentre  lancia qua e là vestiti per la stanza
« Sono li Lauren »
Le dico indicando un paio di scarpe accanto al suo armadio, mentre ancora assonnata mi stropiccio gli occhi
« Ma che ore sono ? »
« Le 7:40 »
Dice Lauren guardandosi il polso
Ok é ora di alzarsi

L'apparente tranquillità che sentivo in sala relax, mentre chiacchieravo senza pensieri con Matteo viene interrotta da una comunicazione
« Emma in sala prove 2 per una lezione con Di Francesco »

« Non devi correre nelle parti in cui non canti, quando suoni devi avere la stessa calma che hai quando anche quando canti, non velocizzare »
Mi dice il professore dopo aver sentito la mia interpretazione di fast car
« Cosa ti piace ? Che genere ascolti »
« Pop, Rnb like Alicia Keys »
Sorrido nervosamente e cerco di rispondere e capire come meglio posso per tutta la lezione, anche quando, dopo aver cantato Respect cerco di dire
« I'm shy, sono timida »
Si devo decisamente farmi aiutare da qualcuno perché é vero che sono timida ma riuscirei ad essere un po' più rilassata se avessi più sicurezza anche nella lingua.
Provo natural women, Carlo di Francesco sembra soddisfatto e prima di uscire mi saluta nel modo migliore
« Molto bene »
Mi dice mentre si dirige verso la porta, sul mio  volto uno dei miei sorrisi migliori compare così, spontaneamente: questo 2018 è iniziato davvero nel migliore dei modi ...

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