sguardo su sguardo

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Gli altri sono già tutti usciti quando finalmente siamo entrambe pronte, l'unico che ci ha aspettato é stato Luca, con il quale adesso ci stiamo incamminando verso il locale.
Neanche cinque minuti e siamo già davanti all'ingresso
"Siamo arrivati, forza vieni"
Dice Lauren prendendomi per il braccio e trascinandomi all'interno.
La musica è abbastanza forte ma riesco comunque a capire le parole della mia amica
"Forza seguimi in pista"
"Ti raggiungo dopo"
Le dico cercando di farle capire al meglio le mie parole, facendo anche strani gesti con le mani
"Ti reggo un topo?"
Mi risponde lei ripetendo la mia frase che, evidentemente, non ha capito
"Lascia stare"
Le dico, urlando il più possibile per farmi capire e scuotendo la testa mi allontano.

So che stasera non riuscirò mai a lasciarmi andare se non dopo almeno un paio drink, per il momento decido di sedermi su uno dei divanetti che noto in fondo alla sala : non voglio finire per essere ubriaca gia alle 10 di sera, certo non vorrei proprio ubriacarmi ma se proprio deve succedere, che sia il più tardi possibile.

Mi siedo e come una scema inizio a guardarmi intorno, alla mia destra vedo il bancone dove noto diversi dei miei compagni iniziare già a buttare giù cose pesanti; al centro, dove tutti ballano riconosco subito la figura di Lauren muoversi con grande sicurezza, poi scorgo Claudia ballare praticamente appiccicata ad Alessandro dei the jab.
Sembrano divertirsi tutti.
"beati loro"
Penso
"Si Emma, non riuscirai mai a lasciarti andare se non bevi qualcosa"
Mi dico fra me e me consapevole che l'unico modo che ho per evitare di passare tutta la serata qui seduta è quello di unirmi ai miei compagni già appostati al bancone della discoteca.

Mi sto per alzare quando mi sento prendere e bloccare il braccio da qualcuno ; mi volto e a mia grande sorpresa trovo
"Einar!"
Esclamo felice di vedere il mio compagno
"Emma"
Risponde lui prolungando la a finale, più del dovuto.
Decido di intrattenermi un po' con lui a parlare perché anche se evidentemente ubriaco rappresenta di sicuro una compagnia migliore dell'alcool.

Le conversazioni in discoteca sono sempre le più strane, quando uno dei due non ci sta molto con la testa, o addirittura entrambi si sa che i discorsi affrontati non sono proprio normalissimi
"Allora Emma, che mi dici?"
Mi chiede Einar guardando il soffitto
"Ah io nulla, tu piuttosto, cosa ti sei bevuto per ridurti così già alle 10 di sera?"
"Preferisci gli orsetti gommosi o le caramelle frizzanti?"
Mi chiede girandosi verso di me con un sorriso piuttosto inquietante e senza che io possa dire nulla riprende a parlare
"Ehhhh forza, vieni a ballare"
Dice mentre si alza dal divanetto, poi, inaspettatamente, se ne va senza rivolgermi più parola.
Rido da sola nel vederlo allontanarsi barcollando.
Ogni persona reagisce in modo diverso all'alcool: c'è chi non ci sta proprio con la testa, chi lo regge bene, chi vomita e basta, chi ha le allucinazioni.
Io sono una di quelle che quando è ubriaca non pensa a nulla, ha la mente vuota e agisce istintivamente il che a volte mi porta a fare gradi cazzate ...

Davvero, non posso passare tutta la sera qui, finalmente prendo forza e mi alzo, mi avvicino al bancone e mi siedo su uno sgabello.
Prima di ordinare qualcosa però mi guardo nuovamente intorno, non è bello bere da soli, un compagno lo si deve avere per forza e io adesso sto selezionando il mio.
fatevi avanti chi vuole avere l'onore di bere con la mitica Emma ?

Biondo:
Scruto la grande sala e cerco con gli occhi Einar che ho perso alcuni minuti fa dopo qualche shottino di troppo; io li reggo bene, lui per niente.
"Bro ? Come va?"
gli chiedo trovandolo sdraiato a pancia in giù su uno dei divani della discoteca
"Alla grandeeeee"
Risponde lui
"Lo vedo"
Mi siedo accanto al mio amico preoccupato che possa vomitarmi addosso da un momento all'altro
"Sicuro di stare bene? Avvisami se ti serve che ti accompagni in hotel"
Gli dico mentre mi guardò intorno
"Oggi non hai trovato nessuna bella ragazza da "conoscere" ehhh di la verità, è per questo che ti offri di riaccompagnarmi"
"Ti vedo male mi offro, si chiama amicizia, e oggi mi annoio qui"
Gli rispondo sinceramente mentre ancora cerco con lo sguardo qualcuno che potrebbe rappresentare una buona compagnia per stasera
"Eheheh oggi c'è p "
Non sento la fine della frase di Einar, non mi interessa, il mio sguardo, il mio udito, tutti i miei sensi vengono catturati da una una figura angelica ma estremamente ipnotizzante seduta su uno sgabello vicino al bancone.
Ho lo sguardo fisso su Emma e non riesco a distoglierlo, sono come incantato, imbambolato.
I miei occhi scorrono attenti su ogni millimetro del suo corpo, poi la mia attenzione viene catturata dal suo sguardo insicuro che si aggira per la sala in cerca di conforto e poi si posa sul mio.

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