CAPITOLO 8

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Una volta preso tutto il necessario ed essermi preparato, scesi al piano di sotto ed incontrai Dylan vestito con un costume a bermuda verde e una maglia gialla con una stampa sul petto raffigurante un spiaggia con una palma.
"Dai a me" Disse prendendo lo zaino dove avevo messo la mia macchina fotografica, asciugamani, un cambio e il libro asciutto ma rovinato di Harry Potter.
Sistemò tutto nel bagagliaio e aspettammo che Edward e Stefani ci raggiungessero.
Una volta arrivati ci imbarcammo nell'Audi di Dylan e partimmo.
Stefani aveva insistito che mi sedessi accanto a Dylan e così feci.
Ci mettemmo un'oretta prima che la macchina si fermasse in una spiaggia non molto trafficata.
Misi il piede fuori dalla macchina e una folata di vento caldo e di sabbia sembra tagliarmi la pelle.
"Dio che caldo!" Si lamentò Stefani uscendo dalla macchina e non potei che dargli ragione.
Dylan si tolse la maglia con un gesto veloce delle braccia e si rimise gli occhiali da sole neri. Mi morsi il labbro alla vista del suo petto ma fui costretto a fermarmi nel momento in cui Edward mi guardò e mi chiese se avessi voglia di aiutarlo a piantare l'ombrellone.
Annuì e seguì gli altri avvicinarsi alla riva ed aiutai Edward con l'ombrellone mentre Stefani e Dylan correvano a farsi il bagno.
"Dylan dice sempre che non serve a niente l'ombrellone perché tanto ci si scotta comunque, ma poi dopo un po' te lo vedi russare all'ombra" Si lamentò questa volta Edward sforzandosi di far infossare l'asta di ferro nella sabbia bianca e calda.
Dopo aver sistemato le varie sedie e le sdraio mi precipitai in acqua dove si era accesa una battaglia di schizzi tra fratelli.
Mi tuffai nell'acqua gelida e ne riemersi soddisfatto e rinfrescato.
Mi misi a guardare divertito i due giocare mentre nuotavo pigramente intorno a loro, mentre Edward cercava disperatamente ed inutilmente di far cadere Dylan che a sua volta lo spostava come se fosse leggerissimo.

"Allora Raff" Disse Stefani stendendosi accanto a me su una sedia sdraio.
"Dimmi Stef" La guardai e lei mi sorrise compiaciuta.
"Come ti va la vita in Italia? Sono due anni che non ci vado, e mi manca. Soprattutto il cibo!" Disse pensierosa guardando il cielo da sotto gli occhiali da sole.
Era vestita con un costume molto sottile e di colore verde acqua che le donava tantissimo e le alzava il seno abbastanza prosperoso.
"Umh, credo bene. Lavoro e studio e passo il tempo libero con il mio fidanzato" Dissi godendomi il sole sulla pelle bagnata e fredda.
"Hai un fidanzato?!" Esclamò lei.
"Emh, si" Ridacchiai "Da due anni" Precisai girandomi per guardarla.
"Umh, e va tutto bene con lui?" Domandò guardandomi da sotto gli occhiali.
Dal tono di voce non mi sembrava che gli interessasse davvero.
"Si, anche se abbiamo litigato molto prima che partissi"
"Perché?" Chiese, questa volta con tono più interessato.
"Volete del cocco?" Domandò Edward.
Ne presi un pezzo e gli tirai un morso per poi rispondere "Perché non si fida tanto di Dylan -In realtà non si fida affatto- e perciò insisteva che non venissi qui. Ma alla fine ho vinto io dopo due settimane di discussioni" Tirai un altro morso al pezzetto di cocco.
"Dev'essere molto affezionato a te" Disse Dylan con voce stranamente più bassa.
Mi voltai per guardarlo, stava seduto su una sedia con gli occhiali da sole e con i capelli bagnati che facevano scendere delle goccioline sugli addominali.
"Molto. Alcune volte però è molto appiccicoso, ho pur sempre bisogno dei miei spazi" Dissi un po' cupo.
"I ragazzi iper protettivi non sono quasi mai una buona cosa. Finiscono sempre per tapparti le ali" Esordì Stefani ricevendo uno sguardo torvo dal fratello.
La giornata passò in fretta tra risate e giochi di carte e partite a palla, e come previsto da Edward, Dylan si era addormentato sotto l'ombra dell'ombrellone.
Una volta tornato a casa mi feci una lunga e tiepida doccia per poi lanciarmi subito sul letto ed addormentarmi con la televisione accesa e indosso la maglia lunga di Dylan della notte precendente.

Ho deciso di pubblicare oggi questo capitolo perché è abbastanza corto e solo di passaggio, perciò aspettate di leggere il prossimo che pubblicherò sabato ;)

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