Entro nel salone a passo deciso, carico di entusiasmo ed adrenalina. Sono orgoglioso di questo nuovo incarico, amo il calcio e mi piace il contatto con i bambini ed i ragazzi; sento che faremo grandi cose insieme.
Saluto Daniele, che per me è quasi un fratello, con una decisa stretta di mano ed una pacca sulla spalla, poi mi volto per guardare la mia nuova squadra. I bambini sono tutti seduti in prima fila e accanto a loro, o nelle file retrostanti, sono assiepati i genitori.
Come un fulmine a ciel sereno, mentre scruto la platea, la vedo. Stupito osservo con maggior attenzione ma non ci sono dubbi; è Stella, collega da poco giunta dalla riviera romagnola, giovane, bella, intelligente e, a mio avviso, incredibilmente sexy. Un sorriso spontaneo appare sul mio volto e, con fare spavaldo, le faccio l'occhiolino dedicandole uno sguardo complice.
Non mi aspettavo di rivederla così presto, l'ho salutata nel parcheggio dell'istituto meno di un'ora fa e non nascondo che la sua presenza in questo contesto mi destabilizza un po'.
A scuola mi sforzo di mantenere un atteggiamento gentile e confidenziale ma non troppo, si tratta di lavoro, anche se lei è così seducente che a volte mi ritrovo a sognare ad occhi aperti e che sogni!
Mentre il dirigente della società spiega le motivazioni del cambio di allenatore, fatico a concentrarmi, il mio sguardo ricade sempre sul suo profilo. Lei non mi guarda, concentrata ad ascoltare ciò che viene detto, i lineamenti sono rilassati e talvolta annuisce con fare comprensivo, ha le labbra leggermente dischiuse in modo terribilmente invitante. La fantasia prende il sopravvento e, nella mia mente, ci ritroviamo improvvisamente soli, la raggiungo, le porgo la mano per aiutala ad alzarsi dalla sedia e contraendo i muscoli delle braccia, faccio in modo che i nostri corpi entrino in contatto. I nostri sguardi si incontrano ed avverto una meravigliosa alchimia tra noi, lei si morde leggermente in labbro inferiore scatenando un'ondata di desiderio indescrivibile. E' timida, titubante ma questa sua apparente fragilità la rende ancor più desiderabile ai miei occhi. Mi avvento sulla sua bocca e ci perdiamo in un bacio struggente e passionale, bruciante come la lava dell'Etna.
< Ragazzi, ho il piacere di presentarvi Paolo, il vostro nuovo mister!>
Abbandono a malincuore le mie fantasie e ritorno al presente, sorrido guardandola mentre applaude felice, poi distolgo lo sguardo per non confondermi.
Saluto tutti e faccio un brevissimo discorso introduttivo, ringrazio per l'opportunità e do appuntamento ai ragazzi per l'allenamento successivo. Alcuni genitori si avvicinano per farmi delle domande più mirate alle quali cerco di rispondere nel miglior modo possibile ma, con la coda dell'occhio, la seguo. Vorrei salutarla, prima di andarmene e magari offrirle un aperitivo. Fortunatamente si è fermata accanto alla porta d'uscita, sta parlando con una signora sulla cinquantina che pare un peperino, una di quelle mamme energiche e piene di risorse, si vede che c'è complicità e simpatia tra le due donne.
Con loro seppur leggermente in disparte, che parla con dei ragazzini, vi è anche un tizio alto ed elegante, occhiali dalla montatura leggera e aria da snob per il quale provo una naturale quanto inspiegabile antipatia.
Cerco di concludere rapidamente la conversazione per raggiungerla e, appena ne ho
l'opportunità, sgattaiolo verso la porta.
Stella sta ridendo sommessamente con il bellimbusto piuttosto maturo che ho notato poco fa, poi si gira, mi nota e con un gesto della mano mi invita a raggiungerli.
< Che piacevole sorpresa! Sono felice di presentarti mio figlio Kevin >
mi accoglie indicando un bel bambino biondo, magrolino ma ben proporzionato, con la tipica muscolatura del calciatore in crescita
< Il suo amico Samuele e sua madre Laura >
Allungo il braccio e stringo delicatamente la mano della signora
< Piacere di conoscerla!>
pronuncio in tono calmo ed educato, poi mi rivolgo ai due ragazzi
< E voi campioni preparatevi! Ci divertiremo un sacco e faremo grandi cose! >
Notando un terzo atleta mi rivolgo anche a lui
< E tu, campione, come ti chiamo? >
Vedo i suoi occhi illuminarsi, felice di essere al centro dell'attenzione, mentre le gote gli si imporporano un po'
< Io ... io sono Luca! > allunga poi una manina e tira leggermente la giacca dell'uomo brizzolato al suo fianco < e lui è il mio papà!> sentenzia con orgoglio, come se stesse parlando di un supereroe o di un divo del cinema.
Sollevo lo sguardo e i miei occhi incrociano due pozzi blu parzialmente coperti dalle lenti leggere, cerco di non mostrare il mio disappunto e rivolgendomi al ragazzino aggiungo
< Bene! Ti aspetto in campo al prossimo allenamento!> saluto poi con un gesto della mano e mi avvio verso il parcheggio. Avrò altre occasioni per passare del tempo con Stella, possibilmente da soli e non con Mr Perfettino che mi scruta dall'alto in basso.
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Conquiste
RomanceStella. Un cambiamento di vita significativo. Nuovo paese, nuova casa, nuove amicizie e nuove emozioni. Alla ricerca dell'automia e con il desiderio di dimostrare a tutti di essere diventata grande si imbatterà in piccoli e grandi problemi ma incont...