Conquiste

21 Stella

Passeggio lentamente sulla spiaggia bagnata e mi concentro sul rumore del mare, la nebbia si sta ormai diradando e, in questa fredda mattina d'inverno, l'aria carica di iodio penetra nelle narici donandomi una sensazione familiare.

Tornare del mio paese, Rimini, è come riscoprire le mie origini, questa acqua salmastra e un po' torbida è stata la testimone involontaria dei fatti salienti della mia esistenza.

Ho rivisto con piacere i miei genitori; inutile dire che hanno accolto sia me che Kevin con gioia ed affetto. Il giovane campione è entusiasta, il nonno gli ha riservato una sorpresa speciale per questo Natale, ha realizzato un campetto di calcio a 5 presso lo stabilimento balneare di loro proprietà ed ha pensato di ricoprirlo con un pallone termico per poterlo utilizzare anche nei mesi invernali.

Un sorriso involontario mi increspa le labbra se ci penso; farebbe qualunque cosa per noi!

Inaspettatamente questo ritorno mi ha riservato emozioni contrastanti, mi sento diversa e la loro presenza costante mi scalda il cuore ma, allo stesso tempo, mi tarpa le ali. In questi mesi mi sono abituata alla solitudine, al senso di responsabilità e all'indipendenza. Ciò che mi dava sicurezza fino a pochi mesi fa ora mi disturba, fino a tollerare a fatica l'allegria di mia madre, la sua vitalità, quell'energia che la porta a parlare in continuazione Mi sento in colpa per tutto questo, i miei genitori hanno fatto moltissimo per noi, continuano a sperare in un nostro rientro definitivo al termine dell'anno scolastico, come se la mia nuova vita fosse un capriccio.

Guardo l'orizzonte e mi sfugge un sospiro, mi manca Giulia, passerà le festività a Barcellona con Matteo e gli amici tra cui Paolo. Spesso cerca di convincermi ad uscire con loro ma non sono convinta che sia una buona idea.

Mi auguro che questo soggiorno al mare mi permetta di schiarirmi le idee; Paolo è decisamente attraente e, come molte altre donne, non sono immune al suo fascino, è il mister di mio figlio e con i ragazzi è eccezionale: Pugno di Ferro quando serve anche se sa essere dolce e comprensivo all'occorrenza. Non posso negare che sia un collega attento, preparato e un amico gentile e premuroso ma, c'è sempre un ma ...

Non so perché ma ho questo blocco che mi impedisce di andare oltre, di dargli una possibilità, ho quasi 27 anni ma non mi sento pronta per iniziare una relazione con un uomo.

Ho un figlio a cui pensare, non posso buttarmi tra le braccia del primo che passa per strada anche se affascinante ed intelligente, e poi c'è quella sensazione di turbamento che mi assale quando sono in sua compagnia. Giulia sostiene che è solo paura di ammettere ciò che provo ma non ne sono così sicura, a volte sono stata tentata di parlarne anche con Laura, lei è più esperta, più matura forse saprebbe consigliarmi e darmi un'opinione obiettiva e sincera ma un po' mi vergogno, mi sento come un'adolescente alla prima cotta, il che può sembrare strano considerando la mia età e il fatto che sono mamma da parecchi anni.

Avverto la vibrazione del mio cellulare, è arrivato un messaggio, lupus in fabula, leggo

Paolo: "Buongiorno, ti immagino mentre passeggi sul bagnasciuga con aria assorta e sorridi. Spero che tu stia pensando a me. A presto "

Forse ha ragione Giulia, è ora di agire. Al mio rientro chiamerò una baby-sitter o lascerò Kevin da Laura per uscire da sola con lui, sarà il mio regalo per questo Natale , darmi una chance, la possibilità di vivere provando esperienze che la vita finora mi ha negato.

Un'altra vibrazione, sorrido pensando che sia un altro messaggio di Paolo guardo lo schermo resto stupita

Laura:" Ci mancate tanto. Tra qualche giorno riceverete una sorpresa speciale. Buon Natale!"

Come se non sapesse che sono curiosissima! Quando vuole sa essere perfida, sa benissimo che inizierò a lambiccarmi il cervello su questo mistero!

Mentre mi dirigo verso casa scorgo con la coda dell'occhio un ragazzino che corre sulla spiaggia in compagnia del padre e per un istante mi pare di vedere Michele.