6 Stella

29 3 2
                                    


Guardo nervosamente l'orologio da polso prima di salire in macchina e sfrecciare, se così si può dire considerando il mio mezzo di trasporto, fino al campo da calcio.

L'allenamento dovrebbe essere quasi terminato ma il dirigente sportivo ha chiesto a tutti i genitori di partecipare ad una breve riunione. Nessuno conosce l'argomento all' ordine del giorno ma sono molto curiosa perché, da ciò che mi ha riferito Laura, pare che non sia una procedura abituale.

Arrivo nel parcheggio ma non riesco a trovare un posto libero. Inizio a guardarmi intorno nervosamente e, dopo qualche minuto noto un'auto che innesta la retromarcia e fa manovra per uscire, così ne approfitto parcheggiando accanto ad una Volvo sportiva che ho ormai imparato a riconoscere.

Senza un motivo apparente sul mio volto compare un sorriso, sono felice che ci sia anche Michele. Ad inizio campionato, quando ancora non conoscevo quasi nessuno, lui è stato molto gentile con me e Kevin. Non solo ci ha accompagnati in pizzeria e poi a casa ma, visto che durante il tragitto i bambini sono letteralmente crollati dal sonno sul sedile posteriore, una volta giunti a destinazione ha sollevato mio figlio come se fosse una piuma e lo ha depositato con dolcezza nel suo letto prima di salutarmi ed allontanarsi nella notte.

Non ho avuto molte occasioni per parlare con lui dopo quella sera e ne sono un po' dispiaciuta, mi ha fatto un'ottima impressione e mi piacerebbe conoscerlo meglio. Lo ammetto ho anche cercato di carpire a Laura qualche informazione ma non sono particolarmente abile nelle indagini quindi non ho scoperto molto.

So solo che è avvocato e che è responsabile del settore legale di una multinazionale molto importante ma che preferisce, quando possibile, lavorare da casa. Vive da solo con il figlio, come me, e nessuno in paese ha mai avuto l'onore di conoscere la madre di Luca.

Persa nelle mie elucubrazioni mentali, non mi accorgo di una buca nella pavimentazione stradale e rischio di ruzzolare a terra. Vedo l'asfalto sempre più vicino al mio volto e stendo le braccia nel tentativo di attutire il colpo quando avverto una presa decisa ma al tempo stesso delicata che mi trattiene e , quasi per magia, mi rimette in posizione eretta.

< Tutto bene?>

Sento chiedere con tono è gentile e pacato; si tratta di una voce matura e un po' bassa, terribilmente sexy. Le gote non esitano ad imporporarsi e non oso sollevare lo sguardo, mi concedo ancora qualche secondo prima di scoprire chi sia il mio soccorritore e, da persona adulta ed educata, accingermi a ringraziarlo. Mi sento osservata, probabilmente sta aspettando una risposta ed è piuttosto sconcertato da questo silenzio, non posso attendere oltre, un respiro profondo, petto in fuori e mento ben sollevato. Mi ritrovo ad annegare in due pozze blu come le onde del mare , abbagliata da un dolcissimo sorriso, nonostante i miei buoni propositi non riesco ad aprire bocca.

< Stella, tutto ok? >

Lo sento ripetere. A questo punto mi riscuoto e riesco a mettere in fila due parole.

< Si grazie Michele!>

< Bene, afferrata in extremis! > afferma ridendo, poi mi sporge un braccio piegato verso di me, invitandomi a prenderlo a braccetto, forse per evitare il rischio cadute. Stranamente mi sento lusingata e protetta da questo suo gesto e non offesa, accetto di buon grado, rivolgendogli un'altra occhiata. E' decisamente un bell'uomo, dotato di quel fascino naturale che in pochi possono vantarsi di possedere, certo ha il doppio dei miei anni ma ciò non toglie che sia un vero spettacolo per gli occhi.

Mentre ci avviamo insieme verso la sala riunioni, noto alcune mamme che ci guardano in modo strano, un misto di sorpresa ed invidia. La situazione è surreale, chi lo avrebbe mai detto che un brutto anatroccolo come me, anche se solo per un attimo, avrebbe potuto bearsi della compagnia dello scapolo più desiderato del paese?

Questa sensazione di compiacimento, aimè dura molto poco perché appena raggiungiamo la porta , mi stacco da lui, lo ringrazio nuovamente e mi affretto a raggiungere la sedia accanto a quella dove è già seduto mio figlio.

Appena lo raggiungo, con il suo consueto brio , mi rivela il motivo di questo incontro.

< Ciao Mamma! Lo sapevi che Mister Daniele va per un anno in Australia e che quindi dalla prossima settimana avremo un nuovo allenatore?>


ConquisteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora