15 Stella

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L'atmosfera è piacevole nell'auto di Paolo, i sedili comodi, la musica in sottofondo e il suo stile di guida sicuro ma non spericolato hanno la capacità di farmi rilassare. Questa serata senza il mio piccolino mi preoccupava ed invece è stata decisamente piacevole. Ho avuto poche occasioni in realtà per parlare con il mio collega ma e probabilmente il mio primo giudizio è stato superficiale e scorretto. Il suo aspetto fico decisamente avvenente ed il suo atteggiamento così deciso mi avevano indotta a pensare che fosse una sorta di pallone gonfiato interessato solo allo sport e al divertimento. Al contrario sono rimasta piacevolmente colpita dalla sua capacità di ascolto, dall'attenzione e la sensibilità riservate alle persone che gli stanno accanto ed anche dalla sua capacità di comprendere dallo sguardo le esigenze altrui. " A cosa stai pensando?" chiede con quella voce così calda e , ammettiamolo, terribilmente sexy. " posso risponderti con sincerità?" ribatto voltandomi verso di lui per osservare il suo profilo e ostentando una determinazione che in realtà non mi appartiene. Scoppia in una risata calda e rassicurante " Devi" aggiunge poi , ritornando improvvisamente serio. Non posso evitare di rimproverarmi nella mente, ma cosa mi è passato per la testa facendo quella domanda? , ora cosa gli dico senza mentirgli ma anche evitando di fare la figura della ragazzina stupida ed immatura? " Quindi ... " mi incalza lui mentre accosta davanti al cancelletto di casa mia . Avverto una forte sensazione di calore e sono sicura che il mio viso in questo momento sia dello stesso colore della polpa di un anguria matura ma fortunatamente la scarsa illuminazione dovrebbe aiutarmi a nascondere l'imbarazzo. " Pensavo che a volte bisognerebbe lasciarsi un po' andare e non farci sempre frenare dalle paure. Questa sera per esempio, non ero entusiasta di lasciare mio figlio, non è abituato a stare senza di me e io ero più spaventata di lui all'idea di dover passare del tempo senza la sua compagnia, ed invece..." solleva il braccio mostrandomi il bicipite muscoloso e ben modellato, accende la lucina di servizio posizionata sopra allo specchietto e fissa il suo sguardo nel mio avvicinandosi un po' e sussurra " e invece ...? " Ho la bocca asciutta, la salivazione azzerata, sembra quasi che voglia sedurmi e questo mi lusinga ma mi destabilizza al tempo stesso. " E invece ..." faccio una piccola pausa ad effetto mentre slaccio la cintura di sicurezza " è stata una piacevole serata . Buonanotte!" pronuncio in un solo fiato ed afferro la maniglia per scendere e raggiungere il comfort della mia abitazione il più in fretta possibile. Devo aver sottovalutato i suoi riflessi perché prima che io riesca a catapultarmi al di fuori dell'abitacolo sento il rumore della chiusura centralizzata ed avvero il calore della sua mano che afferra la mia in modo deciso. " Aspetta! Dove vuoi fuggire ?" chiede con voce roca ed uno sguardo inquietante.

Inizio a tremare , avverto uno strano brivido lungo la schiena e resto letteralmente paralizzata.

Le sue labbra si schiudono in un dolcissimo sorriso, la presa si allenta ed intreccia le sue dita con le mie per poi portarsi la mia mano alle labbra, e trapassandomi con i suoi splendidi occhi scuri , che ora mi ricordano una dolce cioccolata calda, aggiunge " sono felice che tu la pensi così, anche io sono stato molto bene in tua compagnia e, se lo desideri, potremmo uscire insieme qualche volta!" Il mio mutismo lo spiazza, è evidente, perchè il suo sguardo muta più volte nell'arco di qualche minuto , dapprima mi pare fiducioso, poi perplesso,adirato, intrigante, per poi ritornare dolce prima di concludere " Ma non voglio metterti fretta, vuoi che ti accompagni dentro? " così dicendo disattiva il blocco dalle portiere dandomi la possibilità di scegliere.

Sono molto confusa e sento la necessità di rimanere da sola e riflettere in modo calmo ed obiettivo, ma allo stesso tempo non vorrei offenderlo quindi mi limito a rispondere " No grazie, non è necessario. Sono molto stanca ed è meglio che vada , ma grazie infinite per la splendida serata. Mi farebbe piacere uscire con te qualche volta!" Paolo avvicina pericolosamente il suo volto al mio , avverto il suo respiro caldo a pochi centimetri dalle mie labbra ma resto immobile, lui chiude le palpebre, sospira poi cambia traiettoria e mi posa un bacio leggero sulla guancia prima di salutarmi. Scendo dalla sua auto e apro prima il cancelletto pedonale e dopo pochi minuti l'uscio di casa, lui mi saluta con un gesto della mano e riparte quasi sgommando . Forse ha fretta di raggiungere i suoi amici ed io ho interpretato un semplice atteggiamento educato e gentile per qualcosa di più. Non so cosa pensare ma credo che questa notte dormirò ben poco. Ho assolutamente bisogno dei consigli e dell'opinione di Giulia ma temo che non rientrerà a breve. Non mi resta che farmi una doccia calda e accoccolarmi sul divano con un buon libro per ingannare l'attesa.



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