11 Stella

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Fa piuttosto freddo questa sera e mentre attendo l'arrivo di Michele e Luca , con Kevin al mio fianco, i dubbi si fanno strada nella mia mente. Mi chiedo perché abbia chiesto a Giulia di passare a prendermi dopo la cena, adoro la mia amica ma la conosco da sempre e so che insisterà per una serata mondane con compagnia maschile mentre io opterei per una serata di confidenze e chiacchiere tra amiche, senza complicazioni o accompagnatori indesiderati.

Ho uno strano presentimento che mi ossessione da quando mi sono svegliata questa mattina, non saprei definirlo ma mi sta facendo venire una forte emicrania.

Avvisto dei fari in fondo alla via, l'auto di Michele si ferma e Kevin sale alla velocità della luce sul sedile posteriore accanto a Luca.

Io non afferro la maniglia e apro la portiera , appoggio ma sono in difficoltà con il vassoio di pizzette e salatini che ho cucinato per la serata. Il nostro autista si affretta ad aiutarmi e mi basta sentire la sua voce , così pacata e calda, per sentirmi meglio. Quest'uomo ha la rara capacità di tranquillizzarmi di farmi sentire serena e protetta con la sua semplice presenza. Giulia direbbe che sento la mancanza di papà e che, vista l'età Michele potrebbe essere una sorta di figura paterna sostitutiva ma io non credo che sia così, le sensazioni che provo sono diverse da ciò che sento quando penso a mio padre. Per me è un'esperienza nuova, non mi era mai capitato di avvertire una sintonia così forte con qualcuno e non so spiegarla nemmeno a me stessa ma in sua compagnia sto bene e per una volta nella vita non ho voglia di scavare a fondo. Mi godo semplicemente la sua compagnia.

Ringraziandolo mi accomodo sul sedile , poi per rompere il ghiaccio, mentre l'auto riparte aggiungo:

< Laura ha avuto una splendida idea! E' da tanto che non passo una serata senza Kevin, quindi ho organizzato una serata con un'amica ! Passerà a prendermi più tardi , quindi non sarà necessario che mi riaccompagni!>

Michele sembra deluso , assume una strana espressione ma con tono gentil emi risponde < Va bene! Spero che vi divertiate!> poi , mentre i ragazzi chiacchierano animatamente, noi adulti rimaniamo in silenzio.

Il nostro accompagnatore sembra stranamente distante , osserva la strada con un'espressione imbarazzata mentre io fingo di controllare i messaggi sul telefono. Per sembrare più credibile invio anche un pro memoria a Giulia con l' indirizzo corretto, sperando di arrivare presto a destinazione dove sono sicura che Laura saprà rallegrare la serata.

< Mamma !> La voce di mio figlio mi giunge improvvisamente all'orecchio < Si tesoro dimmi!> rispondo , ma col senno di poi avrei preferito non farlo < Ma zia Giulia questa sera riuscirà a trovarti un fidanzato?> Le mie guance stanno andando a fuoco, spero che sotto il leggero strato di trucco e con poca luce presente nell' abitacolo nessuno se ne accorga. Mi schiarisco la voce e mi appresto a rispondere ma , prima che io possa pronunciare alcunché Michele interviene < Obiettivo già raggiunto!> . Sto per avere un attacco di panico, ne sono certa, si sta forse proponendo come mio possibile compagno? Non che l'idea non m lusinghi , anzi ma prima di dire una cosa simile con tale disinvoltura dovremmo almeno parlarne, valutare, la mio opinione varra pur qualcosa no?

< Come scusa?> mi sento chiedere.

< Siamo arrivati a casa di Laura> mi risponde con tranquillità prima di scendere l'auto e suonare il campanello per permettere alla padrona di casa di aprire il cancello.

Non ci posso credere, mi stavo facendo un film mentale assurdo. Probabilmente ho letto troppi romanzi rosa nell'ultimo periodo o , come direbbe la mia amica, l'astinenza mi porterà alla follia .

Meglio soprassedere, un bel respiro profondo, un sorriso e speriamo che la serata prosegua in modo migliore, se continuo così rischio di fare disastri e non posso permettermelo questa volta. Sono una donna adulta e ho la responsabilità di crescere un figlio, non ho più quindici anni e i dubbi e le paure riemegono in modo prepotente.

< Iniziate pure ad entrare, vi raggiungo subito!> afferro ilcellulare e digito un altro messaggio per Giulia " Forse è meglio se rimandiamo , questasera è meglio che ne approfitti per riposare un po' "

cerco di riporre il telefono nella borsa ma non ne ho il tempo perché prontamente il display si accende , messaggio vocale . < Non se ne parla proprio! Tu questa sera esci con me o invito a casa tua un esercito di baldi giovani in perizoma pronti a farti un massaggio speciale per una notte intera> rabbrividisco al solo pensiero e purtroppo la mia migliore amica è così matta ed imprevedibile da essere in grado di farlo, meglio il nostro programma iniziale. < Ok scherzavo> le rispondo quindi < Ci vediamo dopo>

Con aria mesta e sconsolata raggiungo quindi il terzetto che , anziché entrare , mi ha spettato a pochi metri dalla porta .

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