8 Laura

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Dopo l'incontro per la presentazione del nuovo allenatore mi fermo a parlare un po' con Stella e Michele. Sono stranamente emozionata, vorrei comunicare loro la grande novità ma mi sono autoimposta di aspettare ancora qualche giorno, almeno fino al ritorno di Andrea. Conosco mio marito e so che non mi perdonerebbe mai se dessi il grande annuncio da sola al nostro miglior amico.

Sabato sarà il compleanno di Sam e vorrei invitare Luca e Kevin ad un pigiama party. Per l'occasione chiederò anche a Michele e Stella di fermarsi a cena e per una fetta di torta, così con finta disinvoltura improvviso e chiedo con fare innocente:

< Ragazzi, avete impegni per sabato sera? >

Stella sorride all'istante sollevando leggermente le labbra ai lati e con lo sguardo limpido che la contraddistingue, ma dopo un istante aggrotta leggermente la fronte e nei suoi occhi si insinua un dubbio, una perplessità che non riesco a comprendere pienamente.

< No , perché?> ribatte con un fil di voce.

Anziché risponderle mi volto verso Micky e lo incalzo

< Immagino che anche tu non abbia impegni, giusto?> Più che una domanda è un'affermazione la mia.

< Bhe , io! Cioè ... > tentenna ed è buffo vederlo così. L'affascinante avvocato in grado di tenere testa ai grandi studi milanesi e capace di difendere con tenacia e determinazione gli affari di importanti multinazionali, di fronte ad una semplice domanda pare in seria difficoltà. So di essere un po' perfida ma mi sono sempre divertita a metterlo in difficoltà, a scalfire almeno un po' quell'apparente perfezione con cui ama nascondersi.

So perfettamente che è un uomo sensibile, intelligente, divertente ed allegro ma dopo ciò che è accaduto con la madre di Luca si è rinchiuso in sé stesso e ha indossato la maschera. Riesce ad essere naturale solo in privato e con il figlio. Credo che in realtà non abbia nulla da fare, visto che la sua vita sociale è risicatissima e che questo fine settimana non sarà via per lavoro, quindi sono più che determinata a smontare il suo alibi e convincerlo ad accettare il mio invito.

< Tu? Cosa? Hai già altri impegni? Ti sei finalmente deciso ad invitare a cena una bella fanciulla? No perché in tal caso non mi permetterei mai di rovinare i tuoi piani ! Era ora che mettessi fine alla tua vita monastica! > sentenzio appoggiando una mano sulla sua spalla destra.

Lui arrossisce visibilmente, sembra un adolescente messo alle strette e non un seducente cinquantenne.

< Ma che dici? > ed abbozza una risata imbarazzata < E' solo che avevo promesso a Luca che avremmo guardato insieme l'anticipo di campionato di serie A!>

Non riesco a reprimere una risata spontanea e , con fare teatrale mi passo la mano sulla fronte per sottolineare il mio sollievo < Fiuu! Pericolo scampato! Allora vi annuncio che siete invitati a cena da noi > mi volto prima verso di lui e poi verso la mia nuova amica ed aggiungo.

< Non accetto un rifiuto, la TV a casa nostra funziona benissimo e sono più che convinta che Kevin e Sam saranno felici di guardare la partita con Luca , vero ? > chiedo rivolgendomi ai tre bambini che, da bravi furbetti, stanno fingendo di scambiarsi carte dei pokèmon ma che in realtà stanno ascoltando tutto

< Sii!! Che bello!!! > rispondono infatti in coro, come previsto.

< Poi> aggiungo < Voi campioni rimanete a dormire da noi mentre , mamma e papà li rimandiamo a casina! >

Sorridono ed annuiscono, poi sento Luca chiedere a Sam< Sii! Possiamo giocare alla play in camera tua?> mentre si avviano verso l'uscita.

Stella mi guarda con occhi luccicanti, mi abbraccia saltellando, con l'entusiasmo di una bimba.

< Grazie, che bella idea! Una serata in piacevole compagnia e un po' di tempo da dedicare solo a me stessa, dimmi che non sto sognando!>

< Tutto vero, giuro! La fata Smemorina ha colpito ancora Cenerentola!> le rispondo con tono ironico

< Ok , mi hai fregato anche questa volta! Altro che fata tu sei peggio di Crudelia!> risponde Michele.

< Sei un pessimo attore sai? Ho capito che fa piacere anche a te ma devi fare per forza il brontolone! > ribatto piccata dandogli un pizzicotto sull'avanbraccio e raggiungendo i piccoli sulla porta. Ormai siamo rimasti solo noi e non ho nessuna intenzione di rimanere chiusa in palestra tutta la sera.

Saluto tutti per dirigermi a casa, in compagnia di mio figlio. Mentre faccio manovra noto, con la coda dell'occhio che Michele, prima di salire sulla sua auto, spettina i capelli di Kevin con una carezza giocosa e apre, con fare galante la portiera a Stella.

Nonostante la differenza d'età mi ritrovo a pensare che potrebbero essere una bellissima coppia.

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