"Ti possa murì" quell'inflessione dialettale rendeva la frase ancora più dura, ancora più pesante. Dopo tutte le brutte notizie di quel periodo, l'ennesima lite con l'augurio finale di morire, qualcosa in lei si ruppe definitivamente.
Se le parole possono portarti in paradiso, altre trascinano a terra un animo che voleva lottare ancora una volta per salvare il matrimonio.
Lui le disse, uscirono fluide, accompagnate da quello sguardo che lei conosceva bene. Era abituato a pronunciare parole che piano piano la stavano allontanando da lui. Ma quel desiderio, perché dietro alle parole dette con rabbia hanno in fin dei conti una base veritiera, avevano annichilito ogni tentativo. Sì promise che era ora di dare una svolta. Avrebbe pensato solo ai suoi figli, non c'era alcun senso riprovare, ritrovare un appiglio a cui aggrapparsi. Era delusa, affranta, lo guardò dritto negli occhi, non gli avrebbe dato la soddisfazione di vederla in lacrime, respirò profondamente e prese i suoi figli e gli portò al mare.
Loro dovevano conservare bei ricordi.
Loro dovevano vedere che la loro madre era forte, che ce l'avrebbe fatta a combattere anche l'ultima brutta notizia.
Di quale malattia doveva lottare, loro non dovevano saperlo. Loro dovevano sapere che neanche il loro padre l'avrebbe sconfitta. Lei avrebbe vinto sempre e comunque
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Pensieri fugaci
Poetryi pensieri fugaci sono quei discorsi che fai con te stessa più che altro, mentre cucini o cammini sotto la pioggia. non vuoi perderli allora è bello poter trascriverli quando sei presa da questo raptus di follia mentale.