Pensiero film: Anna Frank

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"Il diario di Anna Frank" un libro che ormai è conosciuto a tutti e la sua versione cinematografica è stata realizzata in tante modi

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"Il diario di Anna Frank" un libro che ormai è conosciuto a tutti e la sua versione cinematografica è stata realizzata in tante modi.
L'ultima versione creata al cinema, che ieri sera sono riuscita a vedere, mi ha lasciata con l'amaro in bocca...
Il regista sembra che abbia scambiato Anna per un'adolescente del 21esimo secolo con manie psicopatiche, le scene che si vedono ti danno la sensazione che in qualsiasi momento Anna prenderà un coltello e ammazzerà tutti. Le scene con Peter, che tra l'altro viene rappresentato fin troppo spavaldo, quando nel libro è un ragazzo timido, amoreggia con Anna come se fossero ragazzi di oggi, quando nel libro Anna descrive bene quella voglia, l'attesa è palpabile il suo essere 14enne alla scoperta dell'amore in un'epoca bruttale e in una convivenza forzata con persone sconosciute. Qui viene rappresentata come una Lolita per intenderci, c'è troppa malizia.
Margot, la sorella, troppo buona come la madre, nel diario, lo ricordo bene anche se letto tantissimo tempo fa, vengono descritte come persone fredde, osserei dire. In questo film abbiamo una madre materna, il padre che nel diario Anna descrive come la persona che l'aiuta, che diventa il suo maestro, nel film sembra un tipo... Assente.
Solo la madre di Peter hanno azzeccato, arrogante e antipatica come Anna la descrive nel suo diario.
Non c'è quella attesa che ti prepara per sentire paura all'arrivo dei tedeschi, unica scena fatta bene. Insomma per il mio modesto parere preferisco la versione cinematografica in bianco e nero molto fedele al libro e alle persone che Anna ha saputo ben delineare nel suo diario.

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