pensiero infantile

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Eccomi a saltare, su e giù, su e giù. Più mi tiri più salto come le molle del divano
È inutile che con la piastra cerchi di appiattirmi, appena usciamo dalla parrucchiera sbuccheró fuori, da dietro, di soppiato, crederai di essere perfettamente liscia invece da dietro la nuca saluterò la parrucchiera che si è intascata i soldi per un inutile lavoro.
Col vento giocherò, la strada non ti farò vedere ma nemmeno ti farò riconoscere dalla gente, guardarti i piedi dovranno per capire se sei di fronte, di dietro o di lato.
Io mi diverto, soprattutto quando mi metti dietro l'orecchio, pensi di avermi domato invece quatto quatto dalla fronte compaio.
Uffa mi hai scoperto, quando un selfie hai voluto farti.
Sono riccio, mi stropiccio ma non mi alliscio.

Pensieri fugaciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora