7. Liquido biancastro

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Erano in quella posizione da ormai una mezz'ora. Taehyung con la testa appoggiata alle gambe dell'alfa, mentre questo gli accarezzava i capelli.

Il più piccolo si stava per addormentare influenzato da quelle delicate carezze, ma proprio nel momento in cui gli occhi del omega si fecero più pesanti, Jeongguk si alzò.

"Jeongguk." Sbadigliò Taehyung, alzando poi lo sguardo. "Dove stai andando?"

"Ho notato che sia tu che Sihyeon non avete un guardaroba molto vasto, perciò adesso verrai a fare shopping con me." Con il sorriso sulle labbra Jeongguk prese Taehyung in braccio e lo portò verso il primo piano come un sacco di patate.

"Dai Gguk voglio dormire." La voce del omega era un miscuglio di imbarazzo e sonnolenza.

"Non se ne parla piccoletto.Chi dorme non piglia pesci e tu oggi vieni a fare shopping con me." Uscì di casa dopo aver avvisato sua mamma, ricevendo indietro una risposta affermativa.

"Non era necessario che mi portassi in spalla come un sacco di patate, lo sai?" Arricciò il naso il minore appena venne lasciato a terra e gli tirò un pugnetto sui pettorali.

"Invece sì. Dai andiamo" Sorrise e lo prese per mano, varcando il cancello della casa branco per dirigersi al mercato del paese.

Passarono due ore buone a girovagare tra diverse bancarelle di vestiti. Taehyung si stava dando alla pazza gioia tra vestiti per sé e per la sorella. Ogni tanto prendeva anche qualcosa da mangiare visti i sensi di fame sempre presenti.

"Menomale che non volevi venire a fare shopping." Ridacchiò Jeongguk mentre lasciò sul carro diretto a casa tutti i sacchetti pieni di vestiti.

"Sei tu che hai insistito. Devi prendertela solo con te stesso"

"Se lo dic-" Non fece in tempo a finire la frase che il suo sguardo si spostò sù una cosa strana e un poco terrificante.
Una decida di creature erano paralizzate e coperte da un liquido biancastro.

Leggermente nascosto su un bidone della spazzatura vi era un ragazzo dai capelli viola.

"Hey. Tu chi sei?" Domandò l'alfa, portando l'omega dietro di sé per fargli da scudo, in caso di qualche attacco da parte della creatura sconosciuta.

"Nessuno." Il ragazzo si fece sempre più piccolo su sé stesso e guardò i due lupi.

"Sono l'alfa di questo branco. Non ti farò nulla tranquillo, ma devi dirmi chi sei." Lo tranquillizzò Jeongguk con voce calma e tranquilla, convincendo il ragazzo a scendere dal bidone della spazzatura.

"Sono Kim Namjoon." Sussurrò, ma grazie all'udito sviluppato i due compagni riuscirono a sentirlo perfettamente. "sono un Kanima."

"Beh Namjoon. Mi dici perchè hai paralizzato tutte queste creature? Ti stavano facendo del male?"

L'alfa sgranò gli occhi appena il ragazzo annuì e spostò lo sguardo sulle altre creature a terra.

"Non è vero." Si difese una di loro mentre cercava invano di alzarsi. "Lo volevamo aiutare perchè ci sembrava spaventato. Tutto qui."

"Oh." Abbassò la testa Namjoon in imbarazzo e dispiaciuto di aver frainteso le loro intenzioni. "Mi dispiace di aver frainteso."

"Dai Namjoon. Ti porto alla casa branco, okay?"

Il Kanima dubitò un attimo alla proposta del alfa, ma alla fine annuì. I tre ragazzi aspettarono che l'effetto della paralisi svanisse e, quando tutti riuscirono a muoversi per bene, si diressero verso la casa branco.

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