24. Essere umano

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Il silenzio regnava tra Sihyeon e Yiren ,mentre passeggiavano intorno all'accampamento con il freddo che colpiva entrambe. Sihyeon si stringe nel giubbotto che aveva addosso, mentre Yiren continuava a camminare tranquilla. Era abituata ormai alle basse temperature.

La piccola ragazza le aveva raccontato tutta la storia della sua vita. Sihyeon all'inizio non riusciva a crederci, ma pian piano dovette ricredersi. In fondo non conosceva i suoi genitori biologici per davvero. In quel momento però Sihyeon si accorse di un fatto che le fece stringere il cuore. Lei aveva subito due volte la perdita dei propri genitori: prima biologici e poi adottivi.

Yiren le raccontò come fossero entrambe dei doni da parte di Artemide per la loro famiglia. Loro madre non era una donna fertile, ma sia lei che il padre volevano una famiglia e delle bambine. La dea, intenerita, decise di donare alla coppia le due bimbe. Ben presto, però, Yiren venne messa in secondo piano dalla madre. La donna odiava il fatto di avere come figlia adottiva un comune essere umano e la voleva vedere morta. Loro padre, per salvare la vita di Yiren, pregò di nuovo la dea che guidò la piccola fino all'accampamento delle cacciatrici.

Il clima in casa Lee tornò sereno dopo che Yiren se ne andò, nonostante a Sihyeon e al padre mancasse molto. Quando Sihyeon aveva cinque anni la guerra tra i Jeon e i Park iniziò. Suo padre biologico venne ferito, mentre lei per sbaglio con un coltello trafisse la pancia della madre. La aveva scambiata per un'intrusa.

Il padre dopo che la guerra finì portò Sihyeon dai Kim per far in modo di farla crescere in un luogo sano. Purtroppo però sia il padre che i genitori adottivi morirono pochi giorni dopo a casa Min, durante un attacco a sorpresa.

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Erano tutti seduti in cerchio per ideare un piano per la battaglia che sarebbe iniziata tra pochissimo. Nell'aria c'era odore di neve e sarebbe stato quello il momento in cui tutto sarebbe cominciato.

Taehyung era tra le gambe di Jeongguk ed ascoltava tutto attentamente, nonostante avessero concordato che lui se ne sarebbe stato buono in una caverna qui vicino in modo da far rimanere al sicuro se stesso ed il bambino.

Ognuno degli altri aveva un compito preciso che doveva essere ben rispettato se rivolevano indietro il loro branco.

Jimin si sarebbe trasformato in coyote e sarebbe andato da tutti i componenti più fidati del loro branco per avvertirli del loro arrivo e del piano;

I due gemelli e Hoseok avrebbero aperto la strada utilizzando la forza ed il potere della voce;

Jin e Yoongi sarebbero stati a lato per fermare i nostri nemici, utilizzando le loro katane;

Namjoon sarebbe stato dietro a tutti insieme ad uno degli alfa di Deucalion per fermare degli attacchi alle spalle, mentre Jeongguk e l'altro leader  sarebbero stati in mezzo pronti ad attaccare all'improvviso.

Avrebbero vinto l'oro.

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Era calata la notte e con essa pure la neve era arrivata. Il momento era arrivato.

La mattina del giorno dopo tutti sarebbero stati sul campo di battaglia, mentre Taehyung  sarebbe rimasto in quella piccola caverna senza poter aiutare. Avrebbe sentito tutto il dolore provato da Jeongguk e non avrebbe potuto fare nulla per aiutarlo.

In quel momento Taehyung era accoccolato al petto dell'alfa che era occupato a parlare con Yoongi.

"Jeongguk. In questa battaglia qualcuno morirà." Sussurrò Yoongi mentre accarezzava i capelli di Jimin. "Sento una terribile sensazione ogni volta che guardo Jimin. Sento di dover stare vicino a lui in queste ore." Si morse il labbro.

"Andrà tutto bene Yoongi. Jimin é il coyote più forte che io conosca e farà il culo a tutti domani!" Lo rassicurò, tenendo comunque un tono basso per non svegliare il soggetto del loro discorso.

Yoongi gli rivolse un piccolo sorriso di ringraziamento e poi prese in braccio il biondo. Si allontana verso la caverna e lasciò i due compagni da soli.

"Jeongguk." Alzò lo sguardo Taehyung e fece intrecciare i loro sguardi.

"Domani mattina mi risveglierò qui da solo con il pensiero di te a combattere. Sentirò ogni cosa che proverai anche tu. Ti prego fai attenzione. Dovete tornare tutti sani e salvi da me." Lo guardò negli occhi e Jeongguk appoggiò la propria fronte sulla sua.

"Te lo prometto, Taehyung. Farò di tutto per far tornare tutti vivi nel villaggio, me compreso." E sigillò quella promessa con un altro bacio.

Ma anche Jeongguk sapeva di non poter mantenere quella promessa, dopo le parole che gli aveva detto Hoseok quel pomeriggio.

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