8. Dominatore e sottomesso

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Presenza di smut!

La casa branco, luogo molto noioso al parere di Park Jimin, era sempre piena di creature che correvano e litigavano tra loro. Il caos più totale.

Quella mattina, però, tutto sembrava stranamente tranquillo al suo risveglio perciò decise di uscire e di andare a cercare il suo fidanzato.

Raggiunse il piano sottoterra della casa dove si trovava la palestra e, proprio da essa, arrivò all'improvviso uno strano rumore, simile al ferro quando si scontra contro qualcosa. Yoongi era lì dentro di sicuro.

Il biondo entrò nella palestra per assistere all'allenamento, ma appena ci mise piede rimase a bocca aperta.

Min Yoongi si stava allenando colpendo vari manichini con la sua spada, ma non era questo il problema più grande.
Il vero problema era il fatto che fosse senza maglietta e completamene sudato.

A Jimin sembrò di rivivere il giorno in cui vide per la prima volta Yoongi nella stessa palestra mentre quest'ultimo si stava allenando e fu proprio da quel momento che iniziò a provare interesse verso il corvino.

"Amore. Hai intenzione di fissarmi ancora per molto?" Chiese la Kitsune, girandosi verso di lui e portandosi l'asciugamano alla fronte per togliersi il sudore di dosso.

Non sentendo alcuna parola abbandonare le labbra di Jimin, Yoongi alzò un sopracciglio e si avvicinò a lui. In tutto ciò Jimin non riusciva a smettere di osservarlo, ammirando la sua bellezza.

"Il gatto ti ha mangiato la lingua?" Lo prese in braccio, stringendo il suo culo con la scusa di sostenerlo e si leccò le labbra.

"Beh amore mio" Ridacchiò Jimin, circondando il suo collo con le braccia. "Ti ricordo che tu sei un gattino perciò sì, il gatto mi ha mangiato la lingua questa notte."

"Beh potrei mangiarla di nuovo sai? Non rinuncio mai ad un tuo bacio." Sussurrò il corvino sulle sue labbra, prima di unirle in un bacio per niente casto.

Molti trovavano la loro relazione basata solo sul sesso. Non facevano altro se non quello, ma in realtà questo era il loro modo per tenere viva la passione. Amavano provocarsi tra di loro e finire poco dopo uniti ovunque loro volessero. Ma in fondo si amavano così tanto da morire l'uno per l'altro.

Le piccole mani di Jimin andarono a stringere e tirare alcune ciocche di capelli, stringendo la presa delle gambe sulla sua vita.

Fece scontrare i loro bacini, facendo ringhiare il ragazzo che ormai era impegnato a mordere e succhiare quel poco spazio di pelle ancora non marchiata. Lievi ansimi lasciarono la bocca del biondo mentre si spingeva di nuovo contro il bacino di Yoongi.

"Fammi scendere, hyung." Disse tra gli ansimi e tornò con i piedi per terra. Non ci rimase per molto dato che poco dopo già stava in ginocchio.

"Dovresti mettere più spesso i pantaloni della tuta grigi." Ghignò lui, prima di abbassarli di scatto insieme ai boxer. Guardò la verga del suo ragazzo, leccandosi le labbra e poi iniziò ad usarla per dargli piacere.

Fece passare la lingua dai testicoli fino al glande, sentendo ogni venatura presente sul membro del fidanzato. Inglobò la punta ed iniziò a succhiarla, mentre tenne lo sguardo puntato in quello di Yoongi.

Nel mentre il maggiore era un disastro di gemiti. Mise la mano sulla testa di Jimin e strinse i suoi capelli. Con uno sguardo lo avvisò della sua prossima mossa e poco dopo spinse il resto del proprio membro nella sua bocca.

"Cazzo, piccolo. Bravo così." Gemette rocamente e strinse con l'altra mano il divisorio che divideva il campo dalle gradinate. Iniziò a spingere in lui con violenza, mentre Jimin continuava a succhiare e a procurarsi del piacere da solo.

Le dita entravano ed uscivano velocemente da dentro al suo orfizio, provocando gemiti che mandarono delle vibrazioni all'erezione di Yoongi.

"Cazzo. Alzati e mettiti a novanta contro questo cazzo di divisorio!" Ordinò severo e dopo aver ripreso fiato Jimin ubbidì. Si alzò in piedi e si mise a novanta, appoggiando i gomiti sul divisorio.

Spinse il sedere contro il membro di Yoongi appena fu dietro di lui e ricevette in risposta una sculacciata, il cui rumore fece eco in tutta la palestra. Un lamento, più simile a un gemito, uscì dalle sue labbra, facendo ghignare il maggiore.

"Mi vuoi piccolo? Vuoi urlare come hai fatto stanotte?" Chiese con voce sensuale Yoongi, posizionando la punta sulla sua entrata bagnata. Quando vide Jimin annuire si spinse in lui, facendo gemere entrambi chi con tono roco e chi con uno più acuto.

Fin da subito le spinte furono secche e violente. Yoongi sapeva benissimo come Jimin odiasse il sesso gentile. Lui amava sentire il suo partner rude e dominate e Yoongi adorava accontentarlo. Erano fatti per stare insieme quei due: un sottomesso perfetto ed un dominatore violento.

"Oh hyung. Cazzo, se sei grande!" Urlò Jimin di piacere appena gli venne colpita la prostata. Andò incontro alle sue spinte, facendo scontrare il suo sedere con il bacino del maggiore. Yoongi era completamente dentro di lui.

"Oddio, piccolo!" Gli stringe i fianchi con forza e fa combaciare il proprio petto con la sua schiena, spingendo dentro con forza. Jimin non resistette più e con un urlo, venne invaso dall'orgasmo. Venne copiosamente sul divisorio e crollò poi sù esso. Sarebbe caduto a terra se solo Yoongi non lo avesse preso.

Venne anche lui dentro al biondo e gli diede un bacio sui capelli. Uscì e lo prese in braccio, appoggiandolo sul primo gradone. Prese i suoi vestiti e lo aiutò a vestirsi prima di dargli un dolce bacio a fior di labbra. Si sistemò anche lui, mettendosi addosso una felpa.

"Sei stato bravissimo, amore mio."

Lo prese in braccio e fece per baciarlo, quando un boato proveniente dai piani superiori fece tremare tutto.

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