13. Ribaltare le carte in tavola

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"Questo piano è una follia, Jeongguk!" Queste furono le parole dette da Jin, appena Jeongguk finì di spiegare a grandi linee il suo piano per riprendersi il branco.

In effetti non era poi così geniale e sicuro, soprattutto per il fatto che Taehyung fosse prossimo al calore. Sarebbe successo il putiferio se fosse iniziato mentre stavano nella loro tana degli alfa.

"Jin. Questa è l'unico modo che abbiamo per poter sconfiggere i Park." Disse con molta calma Jeongguk, portando lo sguardo in quello del suo hyung. Lui era l'alfa ed avrebbe fatto di tutto per riavere il suo branco ed allo stesso tempo per proteggere Taehyung.

"Concordo con Jin." Si intromise Sihyeon nella conversazione tra i due. Era seduta sul divano, mentre accarezzava i capelli del fratello. Jeongguk stava lasciandolo riposare Taehyung dato che già gli aveva spiegato il piano prima.

Jin fece un sorrisetto a quella affermazione, facendolo cadere non appena la ragazza riprese a palare. Quanto odiava i "ma" quel ragazzo.

"Credo che il piano di Jeongguk potrebbe funzionare. Noi otto da soli non possiamo sconfiggere il branco di Chanyeol" Sospirò e si morse il labbro.

"Lo so anche io, Sihyeon." sospirò Jin preoccupato e posando lo sguardo su ognuno dei presenti. Jimin stava tra le braccia di Yoongi ed entrambi passavano lo sguardo tra Jeongguk e Jin; il corvino se ne stava appoggiato alla parete; Hoseok era seduto sul bracciolo del divano e non prestava attenzione alla conversazione poiché troppo impegnato a fare una treccia alla ragazza, venendo ogni tanto ripreso da lei stessa ed infine Namjoon che teneva lo sguardo puntato su Jin in attesa del continuo della frase.

"Ma andare da loro sarebbe una follia. Sono il più grande tra tutti. Non posso permettere che vi feriate o facciate del male."

"Ed io sono l'alfa, Seokjin." Disse Jeongguk staccandosi dal muro ed avvicinandosi al tavolo. Poggiò le mani sulla superficie e guardò l'altro con gli occhi rossi. Odiava quando qualcuno gli criticava il modo di governare. Quello era un buon piano e Taehyung sarebbe stato al sicuro insieme a lui.

"Jeongguk. Andare da Deucalion e dal suo branco è una pazzia! Soprattutto per Taehyung." Quasi urlò Seokjin facendo sussultare il povero Hobi impegnato a fare l'ennesima treccia. Lo sguardo di Jeongguk andò sul compagno che si mosse un poco a causa del rumore.

"Potrebbe entrare in calore in qualsiasi momento. Pensa se dovesse capitare mentre siamo da Deucalion. Non avrebbe più speranze!" Disse Jin con tono più pacato Jin, cercando di farlo ragionare. Se nel branco non ci fosse stato Taehyung, e di conseguenza nessun omega, non avrebbe avuto problemi ad accettare quella alleanza tra i due branchi. Ma la presenza dell'omega ribaltava le carte in tavola.

Jeongguk sospirò, tenendo lo sguardo su colui che era al centro della conversazione. Non poteva assolutamente metterlo in pericolo e gli altri erano tutti d'accordo, tanto da annuire in sincronia.

"Tra quanto dovrebbe avere il calore Tae?" Chiese Jimin dopo un lungo momento di silenzio. Se fosse stato tra una settimana o più avrebbero avuto il tempo di parlare con gli alfa in pace e, durante quei cinque giorni, avrebbero tenuto Taehyung lontano da loro. Poteva funzionare se non fosse arrivato in anticipo.

"Tra quindici giorni." Rispose Sihyeon, posando lo sguardo sul calendario.

"Perfetto! Jin c'è tutto il tempo per riprenderci il branco" Lo guardo negli occhi, sperando di convincerlo e lo vedo sospirare.

"Sei tu L'alfa, Jeongguk e sai cosa è meglio fare con il tuo compagno. O almeno così spero. " Si arrese Jin e Jeongguk sorrise insieme a Jimin.

Un rumore improvviso, captato dall'udito sopraffino di Jeongguk, fece interrompere la conversazione. Poco dopo dei forti pugni alla porta fecero sobbalzare tutti tranne l'alfa.

"Ti avevo detto di andare via da qui, Jeon. Non farmi usare di nuovo le cattive maniere dai." La voce di Chanyeol spezzò il silenzio creatosi e Yoongi fece un passo avanti, mettendo Jimin dietro di sé.

"Questa volta lo affrontiamo!" Disse, mentre prende la katana dalla fodera posta sul fianco.

Fece per andare ad aprire la porta, ma Jimin gli prese la katana e la mise dietro la sua schiena. Il corvino lo guardò confuso e Jimin gli fece segno di fare silenzio e si non muoversi.

Il suo olfatto aveva captato la presenza di molte altre creature insieme a Chanyeol e ai tre generali. Anche quella volta erano in pochi contro un piccolo esercito.

Il coyote spiegò la situazione a tutti e ridiede poi la katana al fidanzato. Jeongguk, che intanto aveva preso in braccio Taehyung, fece uscire tutti dalla porta sul retro, iniziando poi a correre anche lui.

Questa sarà l'ultima volta che mi caccerai dalla mia terra, Park Chanyeol.

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