Non avrei mai immaginato che a mettermi nei guai sarebbero state un paio di camice dai colori chiari e dal tessuto leggero.
Pensai così tanto tempo al modo in cui la loro solo vista mi aveva fatto sentire. A quello che provai dopo, a come la mia mente riuscisse a trovare un desiderio così forte da un oggetto così semplice.
Deglutii, preoccupato per me stesso. Improvvisamente mi sentivo così triste e solo, e anche pazzo dal momento che il mio pensiero attuale erano delle camicie.
Lanciai un'occhiata al calendario. Era passato un po' di tempo dall'ultima volta in cui ero stato vicino a qualcun altro. Ero abbastanza adulto, ma allo stesso tempo ancora vicino alla mia adolescenza, nel mio breve tempo di vita avevo avuto poche storie.
Erano poche per la mia timidezza e riservatezza. Ci ho messo anni prima di imparare ad aprirmi con qualcuno. Eppure in tutte le mie relazioni c'era sempre un solo problema, che non c'entrava assolutamente con il mio carattere introverso.
L'insoddisfazione. Roteai gli occhi, ripensando alle numerose discussioni che avevo avuto con i miei precedenti compagni. Erano sempre convinti che, nei momenti d'intimità, io non fossi davvero lì.
Che non provassi alcun piacere, che fosse come "stare da soli".
Mi passai una mano fra i capelli, mandando il capo all'indietro fino a poggiarlo sulla parte superiore dello schienale del divano. Quando se ne uscivano con tali discorsi ero solito ad arrabbiarmi e controbattere, ma una parte del mio cervello dava invece ragione a loro.
Non potevo dire di essere proprio assente, in quelle situazioni, ma ogni volta che si arrivava al dunque mi pervadeva un senso di mancanza completa, che mi accompagnava fino a quando non terminava il tutto, lasciandomi continuamente insoddisfatto.
Come dargli torto se poi si lamentavano del mio essere assente. Sarebbe dovuto essere un momento intimo, eppure lo facevo sembrare come un atto privo di sentimenti, come se non fossi davvero interessato a chi avessi davanti perché la mia mente era in costante ricerca di ciò che mi mancava per raggiungere il piacere.
Ma quella mattina era arrivato, all'improvviso, e immediatamente. Mi ero sentito così bene, e mi mancava tanto così per stare ancora meglio.
Senza risposte alle mie domande, presi il telefono, sperando che ce le avesse internet per me.
«Cosa sarebbe un feticismo?»
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spazio ebbastanon è lo stesso giorno in
cui pubblicherò questo
capitolo, dal momento che
li scrivo in anticipo,
ma domani ho un compito
di matematica hahaha
send help.
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fetish ✓
Fanfictionyoonmin - pleasxntville | « cosa sarebbe un feticismo? » dove jimin non sa di avere un feticismo per le camicie e yoongi entra nel negozio dove lavora per acquistarne una. // è una storia scritta per totale divertimento e noia, non prendete nulla...