[La mattina dopo]
Stanotte anche Levi è andato a salutare Sasha e Connie, per quanto non li conoscesse bene. Gli fa onore, anche se avevo capito fin da subito che tipo di persona fosse. È per le sue qualità che me ne sono innamorato. Solo quando sicuro di non essere visto aveva tirato fuori il ciondolo. Il ciondolo che mia madre aveva regalato a me. Lo stesso che Corvo gli aveva dato da parte mia. Lo tiene sempre con sé, come se riuscisse a sentirmi più vicino. Forse non dovrei sbirciare tra i suoi pensieri, visto che sono quasi sempre diretti o a Eren o a Corvo, quindi comunque a me.
Forse dovrei dirglielo che sono io. Forse dovrei farlo. Magari lo farò. Ma quando potrei? Ora? Meglio di no, ci sono questioni più importanti da risolvere. Dopo la cattura di Reiner e Bertholdt? No, lo escludo. Dopo una battaglia del genere saremo tutti stanchi, e poco inclini alle parole. E di certo non riuscirei ad affrontarlo, o ad andare via. Non dopo averglielo detto. Sai cosa? Invece che farmi tutte queste seghe mentali, aspetterò che sia Hanji a dirglielo. In ogni caso, non potrebbe reagire peggio di come farebbe se glielo dicessi io. Almeno credo.
Ma ora non importa. So che quei due bastardi di Reiner e Bertholdt sono nelle vicinanze, ma non so dove, e ci metterei troppo tempo per trovarli. Non so neanche se effettivamente posso trovarli, conoscendo la loro natura di titan shifters. Per tutta la notte non ho fatto altro che ascoltare i rumori nella foresta, attendendo un qualunque segnale, un qualunque suono che mi facesse capire le loro posizioni. Nonostante il rischio sono anche tornato Eren, così, almeno per qualche ora, non mi sono dovuto sforzare.
All'alba invece sono andato a parlare con Annie. Vederla piangere. Sentirla sentirsi in colpa. Cercare di consolarla. Questo abbiamo cercato di fare per una buona ora sia io che Armin. Annie si è calmata solo per l'ora di colazione, così ora sto andando da Ymir. Devo convincerla a tutti i costi a stare dalla nostra parte. Anche se prima, dati i suoni rozzi del mio stomaco, andrò a prendere qualcosa da mangiare.
Levi P.O.V.
Non sapere la vera identità di Corvo è frustrante. Ma è sicuramente peggio sapere che mi ha mentito. L'unica cosa positiva è che ora so che è maschio. È Eren. Per forza. I suoi lineamenti erano quelli, nonostante tutto. Non può essere un coincidenza. E se alla fine non fosse Eren? Passando vicino alle stalle sento le voci distinte di Hanji e Mikasa discutere di qualcosa. Mi metto ad origliare, riuscendo a sentire solo Hanji affermare decisa "No, Mikasa. Non ti posso dire la vera identità di Corvo. Gliel'ho promesso. E ora scusami, ma ora ho da fare", e camminare nella mia direzione. Appena mi sorpassa le spunto dietro. "Ehi Quattrocchi, cos'è questa storia che tu, proprio tu, sai la sua vera identità?" le chiedo con tono calmo, facendola rabbrividire. Quando sono davvero arrabbiato non esito a mostrarlo, ma è quando non mostro rabbia che incuto davvero terrore. Si gira verso di me molto lentamente, iniziando a ridacchiare e a balbettare. Prova a mentirmi "Eh eh....... emmmh...... n-non so di cosa t-tu stia parlando, Levi. Eheh..... io? Conoscere la sua identità?", ma non lo sa fare. Così le chiedo diretto "Hanji, Corvo è-", ma May mi interrompe bruscamente "Ehi Hanji!". Sotto il mio sguardo arrabbiato, prende la Quattrocchi e se ne va.
Tiro un calcio al secchio dell'acqua vuoto, ma non basta. Ho bisogno di sfogarmi con qualcuno. Vado direttamente verso la torre, incrociando proprio Corvo uscire dalla camera della coppia di ragazze. Per un attimo mi fermo, vedendolo sorridere alla mora, e sono tentato di portarmelo a letto. Se in questo momento mi dicesse di essere Eren, non esiterei a portarlo il più lontano possibile da qui, solo per sentirlo urlare mentre lo faccio mio più e più volte. Lo prenderei in tutte le posizioni esistenti. Neanche i suoi poteri riuscirebbero a stare al mio passo. Lo riempirei fino a farlo esplodere, e lo bacerei tante volte quante sono le cicatrici che ha sul suo corpo.
Poi, quando meno ce lo stiamo aspettando, un boato ed un fulmine. Sentiamo tremare la terra sotto di noi. Corvo in poco tempo è già fuori dall'edificio, mentre noi altri ci mettiamo l'attrezzatura, raggiungendolo subito dopo. Riusciamo perfettamente a vedere sia il titano corazzato che quello colossale, che abbiamo scoperto essere Reiner Brown e Bertoldt Hoover, due della 104esima divisione. Corvo ha anche affermato che il titano femmina è ancora viva, che sa chi è, ma ha aggiunto che ora è dalla nostra parte. Dopo quelle parole Annie Leonhart si è fatta avanti, spiegandoci in lacrime che lei non avrebbe mai voluto attaccarci, ma che è stata costretta dagli stessi che mandano i giganti. Erwin, prima che potesse aggiungere altro, l'ha chiamata nel suo ufficio.
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Non abbandonarmi
RomanceQuesta è una Fan Fiction yaoi tra Eren e Levi. Se non vi piace o non vi interessa, guardate altrove. Se siete sensibili a scene brutali o sessuali BoyxBoy non leggete. Per le Ereriste: spero di essere all'altezza Cosa succederebbe se Eren entrasse...